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Catania
E’ emerso un quadro aggiornato degli equilibri criminali e della loro evoluzione nella fascia di territorio a cavallo tra le province di Catania e Messina
Un’alleanza mafiosa consolidata, un traffico di droga senza sosta e presunti legami con la politica locale: è il quadro che emerge dalla vasta operazione antimafia condotta all’alba di oggi tra Messina e Catania, con l’esecuzione di 39 misure cautelari. L’indagine, frutto della collaborazione tra le Direzioni Distrettuali Antimafia delle due città e coordinata dalla Direzione Nazionale Antimafia, ha ricostruito le attività del clan catanese e della sua articolazione locale e del clan attivo tra Calatabiano, Giardini Naxos, Taormina e zone limitrofe.
L’inchiesta ha rivelato un vasto traffico di droga gestito dai due gruppi criminali, che avrebbero utilizzato linguaggio in codice, telefoni dedicati e app di messaggistica criptate, strumenti già riscontrati in operazioni precedenti, come il recente maxi blitz di Palermo con 181 arresti.
Oltre alle attività criminali legate al traffico di stupefacenti e alle estorsioni, le indagini hanno anche fatto luce su un possibile coinvolgimento della mafia nella campagna elettorale per le regionali del 2022. Il braccio destro del boss a Giardini Naxos, si sarebbe adoperato per sostenere un candidato catanese all’Assemblea Regionale Siciliana. Sebbene non siano emersi elementi sufficienti per contestare il reato di scambio elettorale politico-mafioso, le Procure hanno acquisito nuovi indizi sulla capacità dei clan di influenzare il voto locale.
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