Petition update · GOOD NEWS: Il governo stoppa le prime trivelle

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito


Nuova del Sud di giovedì 13 dicembre 2018, pagina 5

Il governo stoppa le prime trivelle – “No a Masseria La Rocca”
di Russo Michelangelo

Ieri l’annuncio di Di Maio dopo il consiglio dei ministri. Soddisfazione anche dalla Regione. Ma Mattia va all’attacco II governo stoppa le prime trivelle L’esecutivo “gialloverde” lancia un segnale sul petrolio in Basilicata: vogliamo i1100% di rinnovabili ??.

orik II vicepremier Di Maio A PAGINA 5 Ieri l’annuncio di Di Maio dopo il consiglio dei ministri. Soddisfazione anche da Pietrantuono “No u Masseria Lu Rocca” Il governo glalloverde dà il primo segnale sul petrolio alla Basilicata di MICHI:LA\GGLO RUSSO BRINDISI DI MONTAGNA- Le premesse non sembravano positive. Lo stesso Nicola Allegretti, sindaco di un piccolo comune di 800 abitanti, aveva più volte espresso i propri timori circa l’esito della controversia che era sorta con la Rockhopper. Il no inca g.sato dal Consiglio di Stato, che aveva respinto il ricorso proposto dalla Regione, sembrava far presagire un finale sgradito alla comunità di Brindisi di Montagna. Tempestivo si è rivelato l’intervento del Governo Nella fattispecie il vicepremier, nonché ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio, ieri mattina, a margine del consiglio dei ministri, si è collegato su facebook con il popolo penta stellato. Oggetto della comunicazione, la contrarietà espressa in merito all’autoriz7a zione per Masseria La Rocca. “In Consiglio dei ministri – ha detto rivolgendosi “agli amici della Basilicata” – abbiamo respinto l’autorizzazione all’impianto in Basilicata per ‘Masseria La Rocca’. Presto lanceremo un nuovo piano climaenergia che si baserà sulle rinnovabili. L’Italia – ha poi argomentato – deve avviare un percorso verso il 100 per cento di rinnovabili, le mega centrali geotermiche e gli idrocarburi non sono una strategia nazionale degna di questo nome, perciò abbiamo respinto la richiesta per l’insediamento dell’impianto di ricerca Masseria La *** Rocca”. IL COMMENTO DI PIETRANTUONO “A condividere le motivazioni della Regione Basilicata”, rappresentata nella riunione di ieri a Roma dall’assessore all’Ambiente ed energia Francesco Pietrantuono, sono stati il presidente Giuseppe Conte e tutto il Consiglio dei Ministri. “A nome del governo regionale esprimo profonda soddisfazione per il risultato. Nella mia nota indirizzata al primo ministro Conte – dichiara l’assessore Pietrantuono – ho trasferito le motivazioni di incompatibilità di questo permesso di ricerca con le caratteristiche territoriali, paesaggistiche e ambientali dell’area, sottolineando il suo forte contrasto con la visione di sviluppo che la Basilicata si è data. La Regione, interpretando la voce del territorio, ha percorso un iter di grande pa.rtecipa.zione con il Comune di Brindisi di Montagna, le associazioni, a partire da No Triv, la Conferenza delle autonomie a cui vanno i ringraziamenti peri tanti contributi offerti. Ho rimarcato – aggiunge – come la procedura adottata dalla Regione Basilicata fosse estremamente corretta e questa convinzione ci ha spinti, dopo l’annullamento del nostro diniego arrivato con le sentenze del Tar Basilicata e del Consiglio di Stato, a promuovere il ricorso alla Corte costituzionale. Al presidente Conte ho trasferito la ferma volontà della Basilicata di negare ogni altro permesso di ricerca e successiva possibilità di estra zione, ricordando il nostro grande contributo in termini di estrazione di petrolio e gas. Nel corso della riunione, i ministri Costa e Di Maio – ha riconosciuto Pietrantuono – hanno condiviso le motivazioni della Regione Basilicata, richiamando anche la strategia energetica nazionale che non considera le estrazioni petrolifere come settore strategico del Paese”. L’APPELLO DI SCAVONE Tra i tantissimi comuni nel mirino delle compagnie petrolifere figura anche quello di Tito. Il sindaco Graziano Seavone chiede al Governo di agire nell’interesse dei titesi, così come ha fatto per il permesso “Masseria La Rocca”. “Adesso ci attendiamo che i ministeri interessati dinieghino i restanti 16 permessi di ricerca e coltivazione di idrocarburi (di cui 3 riguardano anche il territorio di Tito), piuttosto che costringere gli enti locali a bracci di ferro in aule di tribunale con le compagnie petrolifere. Le volontà delle comunità locali sono chiare circa il superamento dell’energia fossile a favore di modelli più sostenibili. Noi lo abbiamo rimarcato il 2016 opponendoci come consiglio comunale di Tito al decreto Sblocca Italia e con le delibere di diniego ai permessi di ricerca,. Continueremo a prestare attenzione e ad opporci fmo a quando non sarà garantito che oltre quanto già autorizzato, non si può andare”.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link