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I risultati positivi dello studio registrativo ADEPT, che ha valutato l’uso sperimentale di dupilumab negli adulti con pemfigoide bolloso da moderato a grave, sono stati presentati durante il meeting annuale dell’American Academy of Dermatology del 2025. Il pemfigoide bolloso è una malattia cronica della cute, debilitante e recidivante, che presenta infiammazione di tipo 2 sottostante e caratterizzata da prurito intenso e vesciche, eritema e lesioni dolorose.
Victoria Werth, Primario del Dipartimento di Dermatologia al Philadelphia Veterans Administration Hospital, Professoressa di Dermatologia e Medicina presso l’Ospedale dell’Università della Pennsylvania e il Veteran’s Administration Medical Center, e ricercatrice dello studio, ha commentato: “Le persone che convivono con il pemfigoide bolloso sperimentano prurito incessante, vesciche e lesioni dolorose che possono essere debilitanti e rendere difficile la quotidianità. Inoltre, le attuali opzioni terapeutiche possono risultare poco funzionali per una popolazione di pazienti prevalentemente anziana, poiché agiscono sopprimendo il sistema immunitario. Agendo sull’infiammazione di tipo 2, driver chiave del pemfigoide bolloso, dupilumab è il primo farmaco biologico in fase di sperimentazione a mostrare, in uno studio clinico, una remissione sostenuta e una riduzione della gravità della malattia e del prurito rispetto al placebo.
Lo studio ADEPT ha raggiunto tutti gli endpoint primari e secondari, coinvolgendo pazienti adulti con pemfigoide bolloso da moderato a grave, randomizzati a ricevere dupilumab 300 mg ogni due settimane dopo una dose iniziale di carico oppure placebo, aggiunti allo standard di trattamento a base di corticosteroidi orali. Durante il trattamento, tutti i pazienti hanno seguito un regime di riduzione degli OCS definito dal protocollo, a condizione che il controllo dell’attività di malattia fosse mantenuto. La remissione sostenuta della malattia è stata definita come una remissione clinica completa, con completamento del tapering degli OCS, ovvero una riduzione graduale della somministrazione di corticosteroidi orali, entro la 16a settimana, senza ricadute e senza l’utilizzo di una terapia di salvataggio durante il periodo di trattamento di 36 settimane.
Come illustrato all’AAD, i risultati dei pazienti trattati con dupilumab a 36 settimane, rispetto a quelli trattati con placebo, sono stati i seguenti: il 20% ha sperimentato una remissione sostenuta della malattia, l’endpoint primario, rispetto al 4%; il 40% ha ottenuto una riduzione ≥90% della gravità della malattia rispetto al 10%; il 40% ha ottenuto una riduzione clinicamente significativa del prurito rispetto all’11%; 1.678 mg di riduzione dell’esposizione cumulativa agli OCS in media e un rischio inferiore del 54% di utilizzo di terapie di salvataggio.
In questa popolazione anziana, i tassi complessivi di eventi avversi sono stati del 96% per dupilumab e del 96% per il placebo. Gli eventi avversi più comunemente osservati con dupilumab rispetto al placebo, comparsi in almeno 3 pazienti, hanno compreso: edema periferico, artralgia, mal di schiena, visione offuscata, ipertensione, asma, congiuntivite, costipazione, infezione del tratto respiratorio superiore, lesioni agli arti e insonnia. Non si sono verificati EA che hanno portato a decesso nel gruppo dupilumab, mentre 2 EA hanno portato al decesso nel gruppo placebo.
A febbraio, la Food and Drug Administration ha accettato di esaminare la richiesta di nuova indicazione per dupilumab nel trattamento del PB con priority review. La decisione della FDA è attesa per il 20 giugno 2025. Dupilumab ha precedentemente ottenuto dall’FDA la designazione di farmaco orfano per il PB, designazione che si applica ai farmaci in fase di sperimentazione destinati al trattamento di malattie rare che colpiscono meno di 200.000 persone negli Stati Uniti. Altre domande sono in corso di esame in tutto il mondo, inclusa l’UE.
La sicurezza e l’efficacia di dupilumab nel trattamento del PB sono attualmente in fase di studio clinico e non sono ancora state completamente valutate da nessuna autorità regolatoria.
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