Riapertura delle indagini per il caso Manuela Murgia: si indaga per omicidio

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Riapertura delle indagini per il caso Manuela Murgia: si indaga per omicidio

Una nuova perizia medico legale effettuata da Roberto Demontis riapre le indagini sulla terribile morte di Manuela Murgia: viene escluso il suicidio, sarebbe stata investita da un’auto e poi spostata in un secondo momento nel canyon di Tuvixeddu, dove è stato rinvenuto il corpo.

Riapertura delle indagini per il caso Manuela Murgia

Manuela Murgia è una ragazza di 16 anni, vive a Cagliari con la sua famiglia, i genitori e due sorelle.

Il 4 febbraio del 1995 riceve una telefonata ed esce di casa a mezzogiorno. Da quel momento Manuela non tornerà più a casa: il suo corpo senza vita verrà trovato il giorno dopo nelle cave di Tuvixeddu.

Il caso di Manuela Murgia è stato affrontato in maniera approfondita in una puntata di “Chi l’ha Visto” dell’anno scorso dove le sorelle e il fratello hanno avuto modo di esprimere tutti i loro dubbi sul caso e di lanciare una precisa richiesta: la riapertura delle indagini.

Manuela frequentava la terza media ma aveva momentaneamente sospeso gli studi perché non si trovava bene. Lei e la famiglia si erano, infatti, trasferiti da Monserrato a Cagliari, dove vivevano da circa un anno.

Il 4 febbraio 1995 Manuela riceve una misteriosa telefonata, si prepara ed esce perfettamente sistemata e in ordine; per questo motivo, secondo le sorelle, doveva incontrarsi con qualcuno che le piaceva e non con qualche amica. Esce di casa verso mezzogiorno, perché la mattina doveva badare alla cuginetta. Viene vista l’ultima volta dalla madrina, che abita pochi metri più avanti, in macchina con un uomo, una macchina blu mai identificata.

Gli elementi sospetti e il ritrovamento del corpo

Manuela esce di casa a mezzogiorno lasciando il cordless in cucina, circostanza insolita in quanto solitamente il telefono era sempre nella stanza dei genitori, e il fazzoletto con cui si tamponava il rossetto era in cucina. Questi elementi fanno pensare ad un’uscita veloce ma Manuela non tornerà più a casa.

Il giorno dopo, infatti, una telefonata anonima avverte la polizia della presenza del corpo di una ragazza nella gola del canyon di Tuvixeddu. Secondo le ricostruzioni fornite dagli inquirenti Manuela sarebbe arrivata al canyon, avrebbe scavalcato due reti (una militare con filo spinato) per poi togliersi la vita. Un luogo lontano dalla sua abitazione, lugubre e difficile da raggiungere: le sorelle non credono a questa ricostruzione e ritengono impossibile che Manuela avesse deciso di togliersi la vita.

Le relazioni dell’autopsia

Le relazioni dell’autopsia sollevano ulteriori dubbi nei familiari di Manuela: nel corpo non sono presenti fratture di precipitazione ma vi sono evidenti segni di trascinamento e numerose ferite puntiformi. Come è possibile, dunque, che Manuela si sia lanciata da una montagna alta circa trenta metri e non siano presenti fratture di questo genere?

Le scarpe di Manuela risultano pulite ma graffiate nelle punte, proprio come un segno di trascinamento, e nelle suole non viene rinvenuto materiale terroso. La cintura risulta tagliata, una parte pulita ed una completamente graffiata e rovinata. Manuela esce con il giubbotto ma sotto il maglione vengono ritrovati filamenti d’erba e terriccio mentre il giubbotto risulta pulito.

Il portamonete di Manuela, inoltre, viene ritrovato lontano dal corpo, a circa 140 metri di distanza.

La sorella fa notare come l’ingresso verso le gole di Tuvixeddu non è assolutamente compatibile con l’ipotesi di suicidio: se Manuela si fosse lanciata dal canyon non avrebbe potuto accedere dall’ingresso dove sono stati ritrovati il portamonete e il fazzoletto con il suo rossetto. Le sorelle e il fratello sono convinti che Manuela abbia subito una brutale aggressione.

L’orario della morte di Manuela e le telefonate

Il medico legale afferma che Manuela Murgia è morta tra le 18 e le 20 del giorno della sua scomparsa. Circa tre ore prima della sua morte, però, aveva consumato un pasto, precisamente semolino, non un pranzo che si consuma fuori ma sicuramente dentro una casa. Chi ha preparato quel pasto e dove e con chi l’ha consumato Manuela? Ma soprattutto, Manuela è uscita di casa alle 12:00, dove è stata durante tutte quelle ore?

Manuela riceve una misteriosa telefonata prima di uscire e il giorno dopo, attraverso una telefonata anonima, la polizia riceve l’avviso della presenza del corpo. Chi ha effettuato quest’ultima chiamata?

Purtroppo i tabulati telefonici non sono stati mai richiesti e non si possono più avere.

La nuova perizia medico legale effettuata da Roberto Demontis riapre le indagini e potrebbe, finalmente, stabilire la verità sul caso di Manuela Murgia e rendere giustizia alla famiglia che non si è mai arresa in tutti questi anni.

 

Elena Elisa Campanella



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