Vivara: un modello di turismo sostenibile tra tutela della biodiversità e ricerca scientifica


In un contesto globale in cui il turismo di massa spesso rischia di compromettere gli equilibri naturali, l’Isola di Vivara si distingue come esempio virtuoso di gestione sostenibile del territorio. Situata nel golfo di Napoli e collegata a Procida da un ponte, Vivara è una Riserva Naturale Statale dal 2002, un luogo di straordinario valore ecologico e storico che da sempre ispira studiosi, ambientalisti e appassionati di natura.
Proprio per approfondire il modello di fruizione della Riserva, che coniuga la tutela della biodiversità con un approccio scientifico e multidisciplinare, è stato organizzato l’incontro “Vivara, tra biodiversità e turismo”, in programma venerdì 14 marzo alle ore 13.00 presso la Sala Tirreno della Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli (BMT).

L’evento rappresenta un’importante occasione di confronto tra istituzioni, ricercatori e operatori del settore turistico, con l’obiettivo di delineare strategie di valorizzazione del patrimonio ambientale senza comprometterne la conservazione.
Uno dei punti centrali della tavola rotonda sarà la presentazione ufficiale del nuovo logo e della nuova comunicazione visiva della Riserva, curati dal designer Paolo Altieri. Questo rinnovamento dell’identità visiva si inserisce in un più ampio piano strategico volto a rafforzare la percezione di Vivara come simbolo di turismo sostenibile e tutela ambientale.
All’evento prenderanno parte rappresentanti delle principali istituzioni coinvolte nella gestione dell’area protetta, tra cui: Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – Area Marina Protetta “Regno di Nettuno” – Regione Campania – Comune di Procida – Famiglia Diana, proprietaria dell’isola
Oltre agli interventi istituzionali, l’incontro offrirà un approfondimento su un innovativo progetto di monitoraggio dell’habitat della Riserva, realizzato grazie a una collaborazione strutturata tra Vivara e cinque Dipartimenti Universitari.
Questa rete di collaborazioni scientifiche rappresenta un’opportunità unica per raccogliere dati fondamentali sulla biodiversità dell’isola, monitorarne continuamente lo stato di salute e definire strategie di conservazione basate su approcci interdisciplinari.

Inoltre, il coinvolgimento attivo degli studenti universitari nel progetto contribuisce a diffondere una cultura della ricerca applicata alla tutela ambientale, offrendo loro un’esperienza formativa sul campo altamente qualificante. Con una superficie di 0,34 chilometri quadrati e un’altitudine massima di 109 metri sul livello del mare, l’Isola di Vivara è caratterizzata da una conformazione geografica peculiare, legata a un antico cratere vulcanico, il più antico dell’intera area flegrea.
Oltre alla sua rilevanza dal punto di vista geologico, Vivara rappresenta un sito di eccezionale interesse storico e archeologico. Gli studiosi hanno individuato sull’isola preziose tracce di insediamenti risalenti all’Età del Bronzo, quando l’isolotto fungeva da crocevia strategico per i commerci marittimi tra la Grecia micenea e le civiltà occidentali.

Dal punto di vista naturalistico, Vivara è considerata un hotspot di biodiversità, con una ricchissima varietà di specie vegetali e una fauna che include numerose specie di avifauna migratrice. L’isola offre rifugio a uccelli rari che vi sostano durante le lunghe migrazioni stagionali, rendendola un punto di riferimento per gli ornitologi e gli amanti della natura. Il delicato equilibrio di questo ecosistema rende necessaria una gestione attenta e responsabile delle attività turistiche, per garantire che la fruizione dell’area avvenga nel pieno rispetto dell’ambiente.
Per preservare l’integrità della Riserva, l’accesso al pubblico è consentito esclusivamente attraverso visite guidate contingentate, organizzate con l’obiettivo di minimizzare l’impatto sull’ambiente.

Attualmente, le visite si svolgono nei weekend (sabato e domenica alle ore 10:00) e prevedono un massimo di 25 partecipanti per turno. Prenotazione obbligatoria sul sito ufficiale: www.vivarariservanaturalestatale.it. Durante le escursioni, le guide esperte accompagnano i visitatori lungo gli antichi sentieri dell’isola, illustrando le peculiarità della flora e della fauna locali, nonché le tracce storiche che testimoniano l’importanza strategica di Vivara nei secoli passati.
Questa modalità di visita consente di vivere un’esperienza immersiva e autentica, lontana dal turismo di massa, e in perfetta armonia con i principi di educazione ambientale e turismo responsabile.

L’approccio adottato dalla Riserva Naturale Statale Isola di Vivara rappresenta un esempio concreto di gestione sostenibile del territorio, un modello in cui la conservazione dell’ambiente e la valorizzazione turistica non sono in contrasto, ma si integrano in un equilibrio virtuoso.
L’incontro del 14 marzo alla BMT di Napoli sarà l’occasione ideale per riflettere su come replicare questo modello in altri contesti, promuovendo una visione del turismo che non sia più basata sulla mera quantità di visitatori, ma sulla qualità dell’esperienza e sul rispetto dell’ambiente.
Vivara dimostra che è possibile conciliare turismo e tutela della natura, offrendo un’esperienza unica e autentica a chi vuole scoprire le meraviglie di un’isola rimasta per secoli incontaminata. Un esempio da seguire per il futuro del turismo in Italia e nel mondo.


  • Leonardo Pugliese



    Leo Pugliese, nasce a Napoli ma vive e risiede a Procida. Giornalista da oltre 20 anni, è laureato in Scienze Politiche ed è stato giovane Ricercatore Universitario. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche, diverse TV e programmi televisivi. E’ padre di Michela, la gioia della sua vita.



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