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“La Toscana è terra di pace e Rondine si inserisce pienamente in questa vocazione della nostra terra: per questo accompagniamo e sosteniamo con piena convinzione un percorso educativo che si inserisce perfettamente in questo momento storico attraversato da un aumento dei conflitti armati”: con questo messaggio il presidente della Regione Eugenio Giani ha salutato la presentazione del progetto Educazione alla Pace e alla Trasformazione dei Conflitti, dell’associazione Rondine Cittadella per la pace nell’ambito di Didacta, in corso fino a venerdì 14 marzo alla Fortezza da Basso.
Il progetto “Educazione alla pace”, rivolto a tutte le scuola toscane, intende favorire attività educative per praticare la pace sperimentando il metodo “Rondine”, praticato da quasi trent’anni. La Regione, attraverso i Fondi europei (Fse+ 2021-2027) sostiene questa iniziativa che nasce alle porte di Arezzo dove giovani di nazionalità in guerra vivono esperienze di superamento del conflitto attraverso l’incontro e il dialogo.
Il progetto “Educazione alla pace”
L’iniziativa è stata presentata dall’assessora regionale a formazione e istruzione Alessandra Nardini (come detto il presidente Giani ha inviato un messaggio), Bernard Dika, portavoce del presidente e coordinatore del progetto Giovanisì della Regione, Lorenzo Pierazzi (per l’Ufficio scolastico regionale).
“In un momento di grandi tensioni e di conflitti a livello internazionale, come Regione crediamo di dover rafforzare il nostro impegno affinché la scuola possa essere davvero il luogo dove si promuove la costruzione di ponti e non di muri, dove si educa alla pace –ha detto l’assessora Nardini-. Siamo fortunati ad avere nel nostro territorio una realtà come la Cittadella della pace di Rondine, che da anni porta avanti un lavoro straordinario di educazione alla pace con il metodo innovativo del confronto e della condivisione tra ragazze e ragazzi che vengono da contesti di conflitto coinvolgendo scuole, istituzioni e società civile”.
Da qui la decisione di investire su questo progetto credendo “nell’importanza del dialogo e della diplomazia come strada maestra per affrontare i conflitti, nel segno della nostra Costituzione antifascista, che resta il nostro faro. L’articolo 11, scritto dalle madri e dai padri Costituenti dopo la seconda guerra mondiale, lo dice con molta chiarezza: non è la guerra la strada” ha sottolineato l’assessora.
“Se iniziamo a non accettare più la violenza e la guerra come modo di stare insieme – ha detto Bernard Dika – allora il cambiamento sarà reale e duraturo. Allora grazie Rondine per quello che fa”.
Il metodo Rondine per la pace
“In questo presente disorientante e conflittuale abbiamo sentito un bisogno urgente di ripensare radicalmente il senso dell’educazione offrendo il nostro contributo”: si è aperto così il messaggio inviato dal responsabile della Cittadella di Pace di Rondine Franco Vaccari, impossibilitato a partecipare.
“Il metodo Rondine elaborato insieme ai giovani che vengono dai luoghi di guerra, e quindi israeliani e palestinesi, russi e ucraini o provenienti dai tanti altri conflitti che insanguinano il mondo, vuol entrare nel cuore dell’educazione e riguarda ogni tipo di conflitto, anche quelli più piccoli, quotidiani. Il messaggio che vuol trasmettere è questo: i conflitti non devono farci paura, li possiamo affrontare e gestire dentro habitat protettivi e inclusivi, dove possono svilupparsi le relazioni e dove può crescere il dialogo” ha concluso.
Aspettando la marcia della pace e Youtopic
L’incontro è stato arricchito dalle testimonianze di alcuni giovani della World House che hanno raccontato come l’esperienza di Rondine abbia cambiato la loro percezione del ‘nemico’, e di alcuni giovani ex studenti del Quarto anno di Rondine (ogni anno diciassettenni di istituti superiori frequentano la classe quarta a Rondine) che hanno testimoniato attraverso le loro esperienze personali l’impatto del progetto sulle loro vite.
Sono stati inoltre anticipate le iniziative chiave del progetto, tra cui la Marcia per la Pace e il festival internazionale “Youtopic Fest” in programma dal 6 all’8 giugno.
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