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PROVEDEL 6 – Come all’andata è lui l’inedito titolare europeo, dopo l’intera competizione giocata da Mandas. Incolpevole sul gol di Sulc, nel primo tempo aveva parato bene il destro di Kalvach e sbagliato il rinvio che aveva messo Vydra in porta. Per fortuna, ci ha salvato la traversa.
MARUSIC 6 – A costo di forzare il rientro di Nuno Tavares, Baroni (proprio come all’andata) preferisce il montenegrino a Lazzari. Viene ripagato con una gara attenta e puntuale. Bravo a non farsi condizionare dall’ingenuo cartellino giallo speso dopo soli 3 minuti di gioco.
PATRIC 5 – Torna titolare a sorpresa, forse complici le ultime uscite negative di Gila. Ci mette l’anima e ci consente di uscire sempre in modo pulito. Commette un solo grave errore in uscita con una palla in orizzontale che nel primo tempo genera un’occasione per Durosinmi. Non bene neanche in occasione del vantaggio di Sulc. Bella l’esultanza sotto la Curva Nord, ma stasera è apparso un po’ in difficoltà.
GILA SV – Entra per l’ultima dozzina di minuti e concede due angoli agli avversari. Non giudicabile.
ROMAGNOLI 6,5 – Senza l’apporto degli attaccanti, aveva segnato lui due gol decisivi nell’ultima settimana. Si fa anticipare da Durosinmi sul gol del vantaggio ceco, ma poi decide che non c’è due senza tre e trova la terza gioia personale in 7 giorni, è il gol qualificazione. Il calcio è uno sport incredibile: in una settimana ha segnato lo stesso numero di reti che aveva trovato dall’arrivo a Roma (Spezia, Empoli, Porto).
NUNO TAVARES 6 – Memic lo tiene bene e ne limita molto le scorribande. Non si prende alla prima accelerazione, ma poi viene spesso rimontato o è costretto a frenare perché gli attaccanti e i centrocampisti non riempiono bene l’area. Meno lucido dei primi mesi, ma le sue sgasate sono sempre belle da vedere, così come le combinazioni con Zaccagni. Non era al meglio e si è visto.
LAZZARI 6 – Un buon ingresso, con le solite problematiche nell’ultimo passaggio: quando arriva sul fondo entra nel panico e si incarta puntualmente. Comunque sufficiente.
VECINO 6,5 – Ha retto bene, considerato che veniva da tre mesi di infortunio e aveva fatto soltanto tre brevi spezzoni. Si becca un giallo assurdo, dovremmo custodirlo in una teca perché in Norvegia mancherà Rovella e si giocherà a ritmi altissimi. Fondamentali le sue chiusure nel finale, ha intercettato una valanga di palloni.
GUENDOUZI 6,5 – È stanco ma continua a fare 12km a partita. Porta la sfera dal portiere alla trequarti, poi da destra a sinistra. Tra andata e ritorno il Viktoria Plzeň sarà andato a contrasto più di 100 volte, e il francese non ha mai avuto paura dei duelli. Un esempio.
ISAKSEN 6 – Più ingabbiato del solito, la difesa a 5 con raddoppio sistematico dei cechi lo limita molto. Punta spesso l’uomo ma gli manca sempre l’ultimo tocco. Alla fine il suo missile all’angolino dell’andata ha fatto la differenza per la qualificazione.
PEDRO 5,5 – In ombra, si vede solo per un sinistro innocuo parato deviato in corner con facilità dal portiere rivale. Ha pochissimi spazi e fa più fatica del solito anche nei controlli più semplici. Piccolo passo indietro, nulla di più.
ZACCAGNI 6,5 – Dopo appena 7 secondi subirebbe un fallo da rosso ma il VAR resta silente. Dweh lo stende 7/8 volte tra primo e secondo tempo e l’arbitro non batte ciglio. Tanto fumoso e poco concreto. Prima del gol del pari: dal suo piede parte l’ennesimo assist da calcio d’angolo della stagione.
CASTELLANOS 6 – Un’ora di gioco abbondante semplicemente per riprendere confidenza col campo dopo un mese ai box. Manca una buona occasione in chiusura di prima frazione, poi prova a legare il gioco come può. Deve ancora rientrare in forma, speriamo che da qui alla fine non accusi più problemi fisici.
DIA 6 – In spaccata rischia di colpire, ma non ha grandi occasioni. La difesa ospite stasera è stata quasi impeccabile e ci ha concesso pochissimo. Mi auguro che lui torni presto in forma, perché nelle ultime partite è apparso lontano parente del calciatore che avevamo ammirato a inizio stagione.
BARONI 6,5 – Una sofferenza indicibile contro un avversario che tra andata e ritorno forse neppure avrebbe meritato di perdere. Veniamo premiati dai dettagli e passiamo il turno per la rete in extremis dell’andata. Per andare avanti serviranno ben altre prestazioni, a partire dalla Norvegia. Bodø sarà un campo terribile. Ma intanto, questa sera, ce la godiamo…
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