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VILLAMAGNA. Si è tenuto ieri (12 marzo) il convegno “Vinifera Vinum Villamagna, Valorizzazione della Vitivinicoltura della Doc Villamagna”, un importante momento di confronto sul futuro del territorio e della sua vocazione vitivinicola. L’evento, ospitato a Villamagna nell’auditorium comunale dell’ex chiesa San Francesco, ha visto un parterre di ospiti di spicco, tra cui autorevoli rappresentanti delle istituzioni regionali, esperti del settore e produttori locali. Il convegno è stato dedicato alla presentazione dei risultati dello studio di zonazione condotto dall’Università degli Studi di Milano, con il coordinamento del professor Lucio Brancadoro e il contributo tecnico dei ricercatori Gabriele Cola e Davide Bianchi.
Il progetto, promosso dalla Cantina Villamagna, ha analizzato le caratteristiche pedoclimatiche e agronomiche dell’area della Doc Villamagna, fornendo strumenti concreti per migliorare la qualità del vino e ottimizzare la gestione del vigneto. Tra i punti salienti emersi dalla ricerca: la mappatura delle aree viticole per individuare le zone di maggiore vocazione, le migliori pratiche agronomiche per elevare la qualità delle uve, la redazione di un “Manuale d’Uso del Territorio”, un documento che diventerà guida operativa per i viticoltori locali. Il sostegno delle istituzioni e la visione dei produttori.
L’evento è stato aperto dai saluti istituzionali di Franco Ferrara, presidente della Cantina Villamagna, e Amerigo Orlando, sindaco di Villamagna, che hanno sottolineato l’importanza di questa ricerca per il futuro della denominazione. In particolare, Ferrara ha dichiarato: “La Cantina Villamagna è stata la promotrice del disciplinare della Doc Villamagna nel 2011, stabilendo i criteri della qualità, senza i quali non sarebbe stato possibile tutto questo. La zonazione della Villamagna doc ha un significato importante per tutti noi, in quanto cercando di evidenziare la qualità del nostro prodotto, si hanno benefici su tutto il territorio di Villamagna, non solo per le aziende vinicole ma anche per gli operatori del territorio così da poter soddisfare le esigenze di un mercato sempre più sensibile alle identità territoriali”.
L’enologo della Cantina Villamagna Riccardo Brighigna ha illustrato le potenzialità applicative dello studio per le aziende del territorio, sottolineando come la ricerca possa tradursi in un miglioramento qualitativo della produzione e in una maggiore competitività del vino Villamagna Doc. La rilevanza del progetto è stata ribadita dagli interventi istituzionali, tra cui l’assessore regionale all’agricoltura Emanuele Imprudente, che ha ribadito il sostegno della Regione per le iniziative di valorizzazione del comparto, il dirigente del dipartimento agricoltura della Regione Abruzzo Francesco Di Filippo e il presidente del Consorzio Vini Abruzzo Alessandro Nicodemi.
Federico De Cerchio, in rappresentanza dell’associazione dei Produttori del Villamagna Doc, ha evidenziato la necessità di valorizzare il territorio attraverso investimenti, ricerca e innovazione, con l’obiettivo di consolidare la reputazione del Villamagna Doc tra le eccellenze vitivinicole italiane, ribandendo anche l’importanza di un corretto avvicendamento generazionale nelle imprese del vino abruzzese. Angelo Radica, presidente dell’Associazione Nazionale delle Città del Vino, ha parlato di valorizzazione del brand Abruzzo come volano di promozione primario soprattutto all’estero. La presentazione dello studio di zonazione rappresenta un passo fondamentale nella valorizzazione del Villamagna Doc, offrendo strumenti scientifici per migliorare la produzione e rafforzare l’identità territoriale.
Il Manuale d’Uso del Territorio, risultato chiave della ricerca, guiderà gli agricoltori verso pratiche più sostenibili e performanti, contribuendo a migliorare la qualità del vino e la competitività del territorio. Un successo che conferma ancora una volta la centralità del Villamagna Doc nel panorama vitivinicolo abruzzese, con un percorso chiaro verso la crescita e la valorizzazione dell’identità del territorio. Il progetto, denominato “Vinifera Vinum Villamagna”, rientra nell’ambito della Misura 16.1 del Programma di Sviluppo Rurale Abruzzo 2014-2022, con l’obiettivo di studiare le relazioni tra il vitigno Montepulciano e i diversi ambienti che compongono l’area della Doc Villamagna.
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