Customise Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorised as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyse the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customised advertisements based on the pages you visited previously and to analyse the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

«Biosfera in piazza per altri 3 anni»


PESARO – La Biosfera resterà in piazza del Popolo, almeno per i prossimi 3 anni. La decisione non è più solo un annuncio dato dal sindaco Andrea Biancani nell’ultimo consiglio comunale, ma è stata messa nero su bianco pochi giorni fa dalla giunta comunale approvando uno specifico atto d’indirizzo «sull’interesse dell’Amministrazione comunale di mantenere per ulteriori 3 anni l’attuale localizzazione del geode in piazza del Popolo» per cui ora si dovrà provvedere a ottenere «le autorizzazioni necessarie per il mantenimento».

Prestito personale

Delibera veloce

 

 Basterà per placare le polemiche sollevate dal centrodestra, soprattutto negli ultimi mesi, sui costi di manutenzione e di attivazione per l’installazione? La Biosfera è un’eredità di Pesaro Capitale italiana della Cultura 2024 e rientra tra i progetti di sperimentazione di tecnologie digitali innovative che sono stati portati avanti dalla Cte Square, la Casa delle tecnologie emergenti la cui esperienza doveva concludersi a fine dicembre e che invece è stata prorogata ancora di un anno fino al prossimo 31 dicembre dal Mimit, il ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Il beneficiario

Tra l’altro per la creazione della Casa delle tecnologie emergenti il Comune di Pesaro è risultato beneficiario di un bando ministeriale da 11 milioni per portare avanti la realizzazione di progetti di ricerca e di sperimentazione che in questo periodo hanno coinvolto imprese, start up e giovani.

Nell’ultimo consiglio comunale è stato il sindaco Andrea Biancani a preannunciare le intenzioni del Comune: «La Biosfera è diventata ormai simbolo della città e resterà in piazza». L’intervento del primo cittadino ha preceduto la votazione, con l’approvazione a maggioranza, della delibera sulla “Variazione al Piano triennale degli acquisti di forniture e servizi 2025-2027 e aggiornamento Dup 2025-2027” che prevede un impegno di 104mila euro, distribuiti in due anni (2026-2027) per la manutenzione e la creazione di due nuovi contenuti per la Biosfera. «Rimarrà in piazza del Popolo – ha poi proseguito Biancani – ho già inviato una lettera alla Soprintendenza per far sì che possa rimanere nel cuore della città con anche il suo palco attorno, dove sarà possibile continuare ad organizzare eventi culturali. Questo perché ormai è diventata un simbolo ed è anche classificata come scultura digitale, un oggetto di design e una forma d’arte contemporanea paragonata alle bellezze che vantiamo nel nostro patrimonio culturale, certamente non un semplice schermo che riproduce immagini. Quello è già presente sulla facciata del Comune ed è disponibile per la promozione e sponsorizzazione del territorio, aziende, attività o eventi».

Conto e carta

difficile da pignorare

 

La manutenzione

La manutenzione dell’installazione artistica, nel 2024 e 2025, è stata appunto sostenuta economicamente dalla Cte. «Una qualsiasi piccola mostra organizzata in città quanto pensate possa costare? – aveva poi chiesto retoricamente il sindaco all’opposizione – Con 50mila euro organizziamo solo una piccola mostra perché questi sono i costi alti della cultura, soprattutto della cultura di spessore che cerchiamo di proporre noi ai nostri turisti e cittadini».





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale