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L’UE pronta a riorganizzare i fondi di coesione per rafforzare la difesa nelle regioni sottosviluppate – Euractiv Italia


Secondo una bozza di documento visionata da Euractiv, l’Europa sta riorganizzando le priorità del suo fondo pluriennale di sviluppo regionale da 392 miliardi di euro per potenziare il settore della difesa e preparare l’UE a un potenziale conflitto.

Noti come fondi di coesione, un terzo del bilancio dell’UE è attualmente destinato a promuovere la convergenza economica in tutto il blocco, principalmente nelle regioni più povere. Ma di fronte a un’imminente invasione russa, Bruxelles sta cercando di attingere a quei soldi per la sua spinta alla difesa.

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Una revisione intermedia del programma da 392 miliardi di euro, che va dal 2021 al 2027, “offre l’opportunità… di riorientare i programmi verso le nuove sfide urgenti”, si legge nel documento, visionato da Euractiv.

In pratica, dopo un anno di consultazioni, sul tavolo c’è una rottura significativa con la convenzione: invece di finanziare piccole aziende in regioni economicamente svantaggiate, i fondi dovrebbero essere destinati ai grandi attori in tutta Europa, preferibilmente nel settore della difesa.

Una parte sostanziale del capitale dovrebbe essere destinata al settore della difesa “senza restrizioni in termini di geografia o dimensioni dell’impresa”, afferma la Commissione, aggiungendo che le norme UE in materia di sovvenzioni rimarranno in vigore.

In linea con l’impegno dell’esecutivo europeo a incoraggiare le aziende a “crescere”, la Commissione esorterà inoltre le capitali dell’UE a essere “più selettive nel concedere aiuti alle imprese” e a “riconoscere e rafforzare il ruolo delle grandi imprese nello sviluppo regionale”.

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Tali grandi aziende “orientano la ricerca, l’innovazione, la conoscenza e il trasferimento tecnologico verso altre aziende nella loro catena del valore”, si legge nel documento.

Aggiunge che i Paesi dell’UE dovrebbero “sostenere l’espansione delle piccole e medie imprese (PMI) innovative nelle cosiddette “small midcap”, ovvero aziende composte da 250-3000 dipendenti.

La Commissione consentirà inoltre agli Stati membri di riassegnare fondi dal Fondo di coesione a InvestEU, un fondo da 26 miliardi di euro che mira ad attrarre finanziamenti dal settore privato in settori strategici.

Anche l’edilizia abitativa, un settore in cui l’UE ha recentemente nominato il suo primo commissario, figura nel piano. La Commissione proporrà di “raddoppiare gli investimenti pianificati della politica di coesione in edilizia abitativa a prezzi accessibili” rispetto al livello attuale di 7,5 miliardi di euro, si legge nella bozza.

La revisione intermedia dei finanziamenti per la coesione sarà presentata martedì pomeriggio da Raffaele Fitto, vicepresidente della Commissione.

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