Borse europee, è l’ora delle «piccole»? Perché small e medium cap possono stupire


di
Francesca Monti

Dall’immobiliare alla salute, fino agli asset manager: i settori preferiti dai portafogli specializzati sulle small cap europee, penalizzate dal costo del denaro elevato. E adesso in prima linea per il riscatto

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

Piccole per diversificare. L’ascesa delle Magnifiche 7, le società statunitensi legate all’Ai e alla tecnologia, ha elevato molto il livello di concentrazione dei listini azionari. Un fenomeno che, sebbene in misura minore, si registra anche all’interno dell’indice Eurostoxx 600 dove le 50 società a maggiore capitalizzazione rappresentano oltre il 60% del mercato totale. Per assicurarsi una effettiva diversificazione azionaria si guarda ora alle small e mid cap europee. «Hanno registrato tre anni di sottoperformance rispetto alle large cap ma di solito tendono a recuperare in modo repentino. Riteniamo che il modo migliore per cogliere questa interessante opportunità sia quello di guardare alle gemme nascoste tra le small cap europee», commenta Hywel Franklin, head of European Equities di Mirabaud am. Guardando la tabella dei fondi specializzati si può vedere come a cinque anni i portafogli concentrati sulle small cap siano saliti del 12% contro il 28,5% dell’indice Stoxx 600. Pur mostrando punte fino al 75%, per esempio, nel caso di Alken fund small cap Europe.

L’impatto del costo del denaro

L’inflazione sta diminuendo, la politica delle banche centrali si sta normalizzando e le economie si stanno riprendendo. Secondo James Matthews, fund manager global small cap equities di Invesco, le small cap spesso hanno una leva operativa maggiore rispetto alle grandi capitalizzazioni, quindi sono meglio posizionate per beneficiare di questi miglioramenti macroeconomici, soprattutto ora che i costi di input stanno diminuendo. Franklin, invece, fa notare come i tagli dei tassi d’interesse siano un fattore particolarmente importante per la ripresa europea e un catalizzatore per la sovraperformance delle small e mid cap. Queste ultime di solito operano attraverso finanziamenti a breve termine, come prestiti bancari a tasso variabile e non possono contare come le grandi aziende su prestiti a tasso fisso e proteggere così i loro bilanci dalle fluttuazioni dei tassi. I rapidi incrementi dei tassi del 2022 e 2023 hanno impattato direttamente sui profitti delle società piccole ma ora ogni taglio ha un immediato effetto positivo sui loro bilanci. Da notare che, nonostante le molteplici crisi, dal 2000 le small cap europee hanno registrato una crescita composta di circa l’8,6% annuo, superiore al 7,8% dell’S&P500 e oltre il doppio della rivalutazione media degli indici delle large cap europee, giapponesi e britanniche. Andrew Paisley, gestore del fondo Abrdn European smaller company, nota come le valutazioni a sconto stiano iniziando a favorire una ripresa dell’attività di M&A, sulla scorta di valutazioni relativamente interessanti. Paisley si concentra su società di alta qualità, con un buon potenziale di crescita e uno slancio operativo positivo ed esclude quelle in perdita e speculative




















































I settori da monitorare

Matthews predilige invece le aziende con modelli di business duraturi gestiti da un management eccellente, piuttosto che su settori specifici. A causa del Covid, dell’inflazione e dei problemi nella catena di approvvigionamento, trova valore nei settori dell’healthcare, dei materiali da costruzione e nel settore industrial. Qualche esempio di azienda che riflette i criteri di selezione? Matthews indica Scout24 e Bufab. La prima è una piattaforma digitale di annunci immobiliari in Germania, dove gestisce il portale ImmoScout24. Ha una base clienti diversificata che si rivolge ad agenti immobiliari, affittuari e acquirenti, oltre a un modello di abbonamento che offre una buona visibilità. Bufab invece è un partner leader nella catena di fornitura di dadi, bulloni, viti, rondelle per l’industria manifatturiera. I suoi esperti aiutano le aziende a ridurre il carico amministrativo nella ricerca di parti a basso valore e alto volume, riducendo così i costi e liberando risorse per aumentare l’efficienza. Anche Diasorin (che in Italia è una large cap) rientra tra le scelte. Paisley, che è sovrappesato sul mercato italiano dove ha individuato diverse aziende come ad esempio Finecobank, cita invece Rational e Intermediate Capital. Quest’ultima è un asset manager britannico specializzato in investimenti alternativi mentre Rational, produttore tedesco di apparecchiature per la ristorazione, è leader globale in una particolare tecnologia di cottura che consente alle cucine professionali di operare in modo più efficiente e a costi inferiori.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Nuova app L’Economia. News, approfondimenti e l’assistente virtuale al tuo servizio.


Contabilità

Buste paga

 

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

6 aprile 2025

La tua casa dei sogni ti aspetta

partecipa alle aste immobiliari!

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio