Informazione e divulgazione: gli allevatori di bovini da latte della Sardegna tra Emilia Romagna e Lombardia
Laore Sardegna è l’Agenzia della regione Sardegna per lo sviluppo in agricoltura, che supporta le imprese agricole e della pesca con assistenza tecnica per favorire lo sviluppo integrato dei territori, la multifunzionalità, l’agrobiodiversità e per promuovere le specificità territoriali, le produzioni di qualità e la competitività sui mercati.
Nell’ambito della Misura 1, sottomisura 1.2, del PSR Sardegna 2014/2020, l’Agenzia Laore Sardegna ha presentato un progetto dal titolo “Uso e gestione di tecnologie innovative: benessere animale, sostenibilità economica, sociale e ambientale” – Azioni di informazioni rivolte agli addetti del settore agricolo, alimentare, forestale, ai detentori di aree forestali, alle PMI operanti nelle zone rurali e altri beneficiari delle misure del PSR”, con la finalità di contribuire non solo alla diffusione delle conoscenze relative all’uso, gestione e sviluppo di tecnologie innovative nelle filiere zootecniche ma anche per il trasferimento dei risultati della ricerca scientifica sui temi dell’economia e politica agricola europea, delle dinamiche del mercato, della commercializzazione e della pianificazione nel settore zootecnico nel settore bovino da latte e da carne e al nel settore suinicolo.
Durante i primi giorni del mese di aprile, è stato dato il via al tour tecnico-didattico, realizzato in collaborazione con Edagricole, presso centri di ricerca e aziende particolarmente innovative e specializzate nell’allevamento bovino da latte tra Piacenza, Cremona e Reggio Emilia, zona esemplare per l’allevamento delle bovine da latte.
La finalità generale delle azioni è quella di sostenere efficacemente gli allevatori nel rendere la propria impresa sempre più sostenibile in termini economici e agro-climatico ambientali adottando strategie che favoriscano il miglioramento quanti-qualitativo dei processi produttivi a garanzia della produttività, preservando la qualità e la salubrità dei prodotti nel rispetto del benessere animale e, alla luce dei cambiamenti climatici in atto, della sostenibilità economica, sociale ed ambientale.
Hanno preso parte all’iniziativa una quindicina di allevatori sardi provenienti da diverse realtà dell’Isola.
Azienda Pieve Econergia
Il primo giorno è stato dedicato alla visita all’Azienda zootecnica Pieve Ecoenergia s.c.a., sita in Cingia de’ Botti, provincia di Cremona. La visita, condotta dallo stesso conduttore dell’azienda Danio Federici, ha permesso di approfondire principalmente tre focus: impegni agro-climatici ambientali, economia verde e uso efficiente delle risorse, cambiamenti climatici.
Infatti questa azienda, puntando alla negatività carbonica, ottiene energia elettrica e termica da fonti alternative, ossia da propri impianti biogas e biometano.
Inoltre pratica un uso efficiente delle risorse alimentando questi impianti con i liquami zootecnici prodotti dagli oltre 1000 capi allevati e con altri sottoprodotti derivanti dalla lavorazione dei prodotti agricoli, come mais dolce, pomodori e fagioli, coltivati con tecniche di agricoltura conservativa su oltre mille ettari.
Sempre a proposito di uso efficiente delle risorse, i sottoprodotti degli impianti biogas, ossia digestato e zolfo (da desolforazione fisico-chimica di biogas e biometano), sono utilizzati nelle coltivazioni come fertilizzanti.
Questa azienda ha inoltre permesso di osservare tecnologie all’avanguardia in un’ottica di Precision Livestock Farming (PLF).
Infatti, le oltre 800 vacche in lattazione sono infatti munte da dieci robot Lely e costantemente controllate grazie ad una elevato numero di sensori.
Anche l’alimentazione è automatizzata, grazie ai robot di alimentazione Triomatic della Trioliet, soluzioni avanzate progettate per ottimizzare il processo di alimentazione nelle aziende zootecniche, garantendo efficienza e precisione.
Questi sistemi robotizzati, composto da due principali componenti – la cucina per la preparazione della razione e il robot di distribuzione – sono in grado di miscelare, trasportare e distribuire gli alimenti con un alto grado di autonomia, riducendo al minimo il lavoro manuale e migliorando l’accuratezza nella gestione nutrizionale del bestiame.
La visita alla Pieve Ecoenergia s.c.a. ha offerto un’importante panoramica di come l’innovazione tecnologica e la sostenibilità possano andare di pari passo, mettendo in evidenza modelli che potrebbero essere adottati anche in altre realtà agricole per migliorare l’efficienza, ridurre l’impatto ambientale e rispondere alle sfide dei cambiamenti climatici.
Cerzoo
L’intera seconda giornata è stata dedicata alla visita tecnico-didattica dell’azienda Cerzoo, e nello specifico alla stalla sperimentale dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Piacenza.
Il Cerzoo è un’azienda innovativa, per sperimentare nuovi itinerari di coltivazione rigenerativa e per migliorare l’efficienza, il benessere animale e la sostenibilità delle bovine da latte.
Questa visita, condotta dal professor Antonio Gallo e dal suo staff, ha permesso di osservare le nuove tecnologie presenti in stalla, fondamentali per le attività di ricerca in atto. Allo stesso tempo è stato possibile approfondire alcune problematiche zootecniche come ad esempio lo stress da caldo nelle bovine, conseguenza dei cambiamenti climatici.
È stato dato ampio spazio al trasferimento e divulgazione dei risultati della ricerca scientifica. È stato approfondito, ad esempio, il tema degli effetti dell’ingestione di micotossine nei ruminanti, evidenziando i rischi per la salute animale e valutando le possibili strategie per mitigare i loro effetti negativi sulla salute animale e sulla qualità dei prodotti lattiero-caseari.
Inoltre, è stata analizzata la possibilità di utilizzare il cosiddetto “smart corn”, un nuovo ibrido di mais a taglia bassa geneticamente migliorata per migliorare la produttività e la sostenibilità del settore. Questi ibridi infatti, hanno mostrato vantaggi significativi come una maggiore digeribilità della fibra, che migliora la produzione di latte, permette una maggiore densità di semina per ettaro, ottimizzando l’uso delle risorse e riduce il rischio di allettamento delle piante.
Un altro tema di grande rilevanza è stato l’esame delle migliori tecniche di insilamento del mais, fondamentali per garantire una corretta conservazione del foraggio e migliorare la qualità della nutrizione animale, contribuendo così a una gestione più sostenibile e redditizia delle risorse agricole.
Fattoria Rossi
La terza giornata è stata dedicata alla visita tecnico-didattica presso l’azienda zootecnica Fattoria Rossi, di Montecavolo di Quattrocastella (Re), ai piedi delle colline Matildiche, nel cuore dell’Emilia-Romagna.
La visita è stata condotta dal Medico Veterinario Marco Nocetti e da Gianni e Graziano Rossi, che insieme al fratello Massimo sono conduttori dell’azienda.
Questa azienda, ha permesso di osservare tutte le strategie messe in atto per ottenere due importanti certificazioni, ovvero biologico e antibiotic-free, rispettando al contempo il disciplinare di produzione del Parmigiano Reggiano D.O.P. Fondamentale la presenza del Dott. Nocetti, che ha illustrato le peculiarità di questo disciplinare.
Il latte ottenuto dalla mungitura di circa 170 bovine, alimentate prevalentemente con fieni di prato e fieno di medica provenienti da coltivazioni biologiche dello stesso comprensorio, viene infatti destinato infatti alla produzione del Parmigiano Reggiano D.O.P. I partecipanti hanno avuto inoltre la possibilità di comprendere come avviene la stagionatura nonché la sua influenza sul prodotto.
Un ramo dell’azienda è inoltre dedicato all’allevamento di circa mille suini, destinati alla produzione di salumi artigianali.
L’azienda è inoltre impegnata nella sostenibilità ambientale, utilizzando energia pulita prodotta al 100% da fonti rinnovabili.
Azienda DaMaDairy
Nel pomeriggio, i partecipanti hanno raggiunto l’azienda zootecnica DaMaDairy sita in Tizzano Valparma, provincia di Parma dove i conduttori dell’azienda, Daniele Bettoni e Matilde Dallera, hanno raccontato le sfide quotidiane per allevare i loro capi in regime biologico.
Questa azienda, che attualmente munge circa 160 vacche di razza Frisona, Siemmenthal Bruna e Jersey, si distingue per l’attenzione e l’impegno verso il benessere animale. È stata infatti premiata al Forum Alleva nel marzo 2023, ottenendo il punteggio più alto nel bando 2021 del Consorzio di Tutela del Parmigiano Reggiano per i suoi eccellenti risultati nel miglioramento delle condizioni di vita degli animali, attraverso pratiche zootecniche avanzate e una gestione sostenibile.
Il loro modello si focalizza su una gestione integrata che unisce la qualità della genetica alla sostenibilità, ottenendo un impatto positivo sia sul benessere degli animali che sull’ambiente circostante.
Azienda Bertinelli
L’ultima giornata è stata dedicata alla visita dell’Azienda Bertinelli, nel comune di Medesano, e il caseificio aziendale in Noceto, provincia di Parma.
Con Nicola Bertinelli, presidente Parmigiano Reggiano e titolare dell’azienda, è stata messa in rilievo l’importanza della multifunzionalità nel settore agricolo, dove la produzione di alta qualità si unisce a un’offerta diversificata che spazia dalla vendita diretta alla ristorazione, contribuendo al benessere del territorio e alla valorizzazione delle tradizioni locali.
Il caseificio aziendale, che con le sue 11 caldaie lavora circa 41 mila quintali di latte all’anno, ospita infatti anche l’Agribar Bertinelli e l’Hosteria Bertinelli, dove è possibile acquistare direttamente i prodotti freschi o intraprendere diversi percorsi enogastronomici. Ogni piatto è realizzato con ingredienti freschi e stagionali, che variano a seconda della disponibilità e del ciclo produttivo dell’azienda, creando un legame diretto tra il campo e la tavola. Oltre alla produzione e alla ristorazione, l’azienda organizza visite guidate al caseificio e alla stalla, offrendo ai visitatori l’opportunità di conoscere da vicino i processi produttivi e le pratiche agricole sostenibili che caratterizzano la realtà Bertinelli.
La visita in stalla è stata condotta dalla capo stalla Nadine e dal Dott. Nocetti con i quali, gli allevatori sardi, hanno potuto confrontarsi su problematiche comuni e possibili strategie per risolverli. Il dialogo tra professionisti di diverse realtà favorisce la nascita di idee per migliorare la produttività e la sostenibilità degli allevamenti, promuovendo una visione di collaborazione e aggiornamento continuo.
Un’opportunità unica
Il tour tecnico-didattico organizzato da Laore Sardegna ha rappresentato quindi un’opportunità unica per gli allevatori sardi di confrontarsi con le migliori pratiche e tecnologie nel settore dell’allevamento bovino da latte. Attraverso le visite alle aziende agricole e agli istituti di ricerca, i partecipanti hanno potuto osservare da vicino come innovazione, sostenibilità e benessere animale possano integrarsi per ottimizzare la gestione zootecnica.
Il confronto diretto tra gli allevatori sardi e i professionisti del settore ha permesso di condividere esperienze e soluzioni concrete, affrontando tematiche comuni come i cambiamenti climatici, la gestione delle risorse e il miglioramento delle pratiche zootecniche. Inoltre, l’attenzione posta sull’agrobiodiversità e sulle pratiche agricole sostenibili ha permesso di evidenziare l’importanza di adottare tecnologie che non solo migliorano la produttività ma che contribuiscono anche alla tutela dell’ambiente e al benessere degli animali.
L’iniziativa, finanziata nell’ambito della Misura 1 del PSR Sardegna, ha dunque avuto un impatto significativo nel promuovere la sostenibilità economica, sociale e ambientale delle aziende agricole sarde, stimolando la diffusione di tecnologie innovative e la valorizzazione delle tradizioni locali.
(Giuseppe Tolu fa parte dell’Agenzia Laore)
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