Bologna, 8 aprile 2025 – Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto di ripristinare l’esenzione del ticket dei farmaci per i lavoratori delle aziende in crisi e la Regione Emilia-Romagna ha accettato. Tali cittadini si aggiungono così agli altri che godono già dell’esenzione dalla riforma che partirà il 2 maggio, ovvero pazienti oncologici, con patologie croniche o rare, invalidi, disoccupati e persone in situazioni di disagio economico.
Il ripristino dell’esenzione: da quando
“Una cancellazione – dicono i sindacati confederali – sarebbe risultata incomprensibile e inaccettabile in particolare in questa fase caratterizzata da profonde incertezze del mondo produttivo e da numerose crisi aziendali”.
“Nell’ambito dell’incontro di ieri – dicono ancora i sindacati – l’Assessore alla Sanità Massimo Fabi ha confermato l’impegno a ripristinare detta esenzione, con decorrenza dal 1 aprile”.
I requisiti per l’esenzione
Sono stati confermati i preesistenti requisiti, quindi “senza penalizzazioni per gli interessati e con le modalità che saranno comunicate alle Aziende Sanitarie nei prossimi giorni”, informano Cgil Cisl Uil dell’Emilia-Romagna, che ricordano anche, “apprezzando la tempestività dell’intervento, che per poter accedere all’esenzione è necessario avere un Isee non superiore a 15.000 euro”.
Ticket sui farmaci: cos’è
Dal 2 maggio nella sanità dell’Emilia-Romagna ci sarà un piccola rivoluzione: ad essere ritoccati saranno i ticket sui farmaci. Come? Con un aggravio dei costi per i cittadini. Si andrà da un minimo di 2,20 euro per confezione di medicinale a un massimo di 4 euro per ricetta.
I motivi della riforma
Il presidente di Regione, Michele de Pascale, quando ha presentato la riforma aveva dichiarato che in Emilia-Romagna i cittadini con reddito alto pagano già ticket più alti per visite mediche, ma non per i farmaci, “csa che invece avviene in tutte le altre regioni italiane”.
Poi c’è una questione di anti-spreco dei farmaci. “Noi abbiamo delle percentuali di spreco di farmaci molto elevate e anche la gratuità totale di un servizio spesso commette l’errore di trasmetterne”, aveva spiegato il governatore. “La mia speranza è che questa piccola compartecipazione sui farmaci, per redditi in questo caso elevati, non solo ha una sua equità rispetto al sistema ma anche dissuada dall’abuso del farmaco gratuito, che noi vediamo nel recupero dei farmaci scaduti. Questa cosa è inaccettabile, perché i farmaci che scadono li abbiamo pagati con i soldi dei cittadini”.
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