La vertenza Beko giunge sul rettilineo finale. Lunedì, al ministero delle Imprese e del Made in Italy, a Roma, si chiuderà una telenovela lunga oltre cinque mesi. Tanto, infatti, è passato da quella serata del 20 novembre, quando la multinazionale annunciò la chiusura, entro il 2025, dello stabilimento di Comunanza e del centro di ricerca e sviluppo di Fabriano. Dopo una decina di incontri tra Governo, sindacati e azienda, però, i pericoli più grossi sono stati scongiurati e si è arrivati a un accordo tra le parti che ha consentito di evitare il peggio. Accordo, appunto, che verrà sottoscritto proprio lunedì, sempre al Mimit, alla presenza del ministro Adolfo Urso. La bozza è stata discussa ieri pomeriggio in occasione dell’ennesimo vertice che si è svolto al ministero, iniziato alle 17 e proseguito fino a tarda serata. Per quanto riguarda Comunanza è stata trovata la quadra definitiva con l’arrivo di una nuova linea di lavasciuga, di alta gamma, che verrà prodotta proprio nello stabilimento piceno. Inoltre, sono stati evitati i licenziamenti, visto che i circa ottanta esuberi potranno usufruire di incentivi per lasciare il posto di lavoro. Somme, queste, che arrivano fino a 85mila euro per coloro che hanno più anni di anzianità. Chi andrà via, dunque, lo farà in modo volontario. Logico immaginare che a salutare saranno i lavoratori più anziani, che anche grazie alla Naspi e alla ‘solidarietà’ potranno arrivare alla pensione. “Credo che meglio di così non si poteva fare, visti i presupposti iniziali – commenta il sindaco di Comunanza, Domenico Sacconi -. Non ci saranno licenziamenti e, soprattutto, sono stati garantiti investimenti per il futuro. Però, personalmente, cercherò di essere una ‘sentinella’ per fare in modo che simili situazioni non si verifichino più: se dovessero sorgere, nei prossimi anni, delle problematiche si farà in modo di apportare subito i dovuti correttivi”. Per Fabriano, invece, ci saranno investimenti per 62 milioni di euro e si è cercato, pure in questo caso, di limare il numero degli esuberi. Anche per Melano e per il settore impiegatizio, comunque, sono stati previsti degli incentivi. Una riunione molto lunga, quella di ieri, così come era accaduto la scorsa settimana: sindacati, azienda e Governo, però, ne hanno approfittato per fissare tutti i punti relativi all’accordo. In attesa della firma di lunedì, che consentirà ai lavoratori della Beko di trascorrere una Pasqua serena. Visto che il Natale, al contrario, era stato carico d’ansia e di paura.
Matteo Porfiri
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