Zofishan Abbasi, ragazza pakistana ma che da molti anni vive a Bologna ha sviluppato il progetto TukEasy legato al mezzo tipico dell’Indonesia: «Ecologico e comodo per il centro storico, vorrei portarlo in altre città»
La consegna dell’ultimo miglio è la parte più difficile per un’azienda di servizi logistici. Per questo è nata TukEasy, start-up bolognese che ha pensato ad un nuovo modo per trasportare le merci e aiutare le imprese e clienti con la consegna last-mile, il tutto utilizzando un curioso mezzo: il tuk-tuk.
«È una soluzione pensata per affrontare le complessità logistiche delle città, coniugando efficienza e sostenibilità», racconta la fondatrice Zofishan Abbasi, ragazza pakistana ma che da molti anni vive a Bologna.
Com’è nata l’idea di TukEasy?
«L’idea è nata da una combinazione di fattori. In primo luogo, c’è una passione per l’imprenditoria che affonda le sue radici nella storia familiare, con un padre innovatore nel settore dei trasporti e figura importante per la comunità pakistana a Bologna e una madre esempio di resilienza. A questa si è aggiunta un’esperienza fondamentale: un progetto di Open Innovation all’Università di Bologna dove è stata scoperta una lacuna evidente nel mercato: l’assenza di un servizio di trasporto merci che fosse al tempo stesso flessibile e sostenibile per le aree urbane congestionate. Da questa intuizione è nata TukEasy, start-up che ha già vinto premi come miglior imprenditoria femminile alla Start Cup Ecosister 2024 e il premio Young Entrepreneur al Premio Nazionale per l’Innovazione».
Perché proprio i tuk-tuk elettrici?
«Sono innanzitutto veicoli a zero emissioni, eliminando completamente le emissioni di CO2 e di altri gas inquinanti. Poi, grazie alle loro dimensioni compatte, riducono il traffico e il congestionamento urbano. L’adozione di questi mezzi promuove poi un approccio sostenibile anche a livello sociale, dimostrando che è possibile integrare efficienza logistica e rispetto per l’ambiente. Speriamo che questo possa incoraggiare altre realtà aziendali a scegliere soluzioni più ecologiche, creando un circolo virtuoso per la mobilità sostenibile».
Come il suo servizio può migliorare l’efficienza logistica per le piccole e medie imprese?
«Innanzitutto puntiamo a ridurre la complessità logistica, permettendo alle Pmi di affidare la gestione delle consegne ed eliminando la necessità di organizzare internamente i trasporti e risparmiando così tempo e risorse. Punto forte è anche la flessibilità: a differenza dei corrieri tradizionali, TukEasy offre orari e metodi di consegna flessibili, adattandosi alle esigenze specifiche delle PMI, particolarmente utile per la gestione di merci sensibili che richiedono temperature controllate».
Quali sono le sfide nel trasporto merci urbano a Bologna e come l’azienda le sta affrontando?
«Sicuramente la congestione del traffico, che rallenta le consegne e aumenta i costi operativi. Poi le Zone a Traffico Limitato (ZTL) presenti nel centro storico pongono restrizioni ai veicoli tradizionali, obbligando a trovare soluzioni alternative per accedere al cuore della città. Infine la struttura della città: per esempio nel centro storico, che con le sue strade strette rendendo difficile la circolazione per veicoli di grandi dimensioni».
Quali sono i piani futuri per TukEasy? Hai in programma di espandere il servizio in altre città o in nuove aree del settore?
«Puntiamo a realizzare un beta test operativo entro maggio che ci permetterà di affinare il modello di business e dimostrare concretamente l’efficacia del servizio. L’obiettivo primario è partire da Bologna per poi espandersi gradualmente su tutto il territorio nazionale. Obiettivo futuro è lanciarsi sul mercato del trasporto di persone, valutando la possibilità di ideare un servizio dedicato entro la fine dell’anno».
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