Tassi in calo, mutui più vantaggiosi per tutti. Ma la richiesta di prestiti resta bassa


Banche, Abi: “A marzo tassi in discesa, su mutui al 3,14%”

Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è sceso al 3,84% dal 3,99% del mese precedente e dal 5,45% di dicembre 2023; il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è sceso al 3,14% dal 3,18% del mese precedente (4,42% a dicembre 2023); il tasso medio sul totale dei prestiti (quindi sottoscritti negli anni) è sceso al 4,22% dal 4,28% del mese precedente. Lo rileva l’Abi nel rapporto mensile.

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Il rallentamento della crescita economica continua, dunque, a mantenere bassa la domanda di prestiti. A marzo 2025, per la prima volta da marzo 2023, i prestiti a imprese e famiglie smettono di registrare un tasso di variazione negativo, rimanendo invariati su base annua (in confronto al -0,6% del mese precedente). A febbraio 2025, i prestiti alle imprese erano diminuiti del 2,1%, mentre quelli alle famiglie erano aumentati dello 0,7%.


La novità più rilevante è che, dopo molti mesi di valori negativi, l’andamento dei finanziamenti a famiglie e imprese torna a segnare uno zero, senza più il segno meno. Ciononostante, la domanda complessiva di prestiti rimane ancora piuttosto debole. Infine, a febbraio 2025 i crediti deteriorati netti si sono attestati a 30,2 miliardi di euro, in diminuzione rispetto ai 32,1 miliardi di settembre 2024 (30,5 miliardi a dicembre 2023).


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