Si concretizza una nuova iniziativa a sostegno delle aziende agricole che investono nel rinnovo degli impianti frutticoli.
Grazie all’accordo tra i consorzi frutticoli Melinda e La Trentina, raggruppati in APOT, con la Cassa Rurale Val di Non – Rotaliana e Giovo e Cooperfidi SC, gli imprenditori agricoli posso accedere a finanziamenti agevolati, per sostituire gli impianti frutticoli colpiti dalla malattia degli scopazzi del melo (Apple proliferation), fitoplasma che provoca un’alterazione della normale crescita vegetativa della pianta e compromette la qualità della frutta.
In Val di Non questa patologia ha un impatto significativo sulla frutticoltura locale in quanto riduce la produttività delle piante infette sia in termini quantitativi che qualitativi. I frutti risultano di dimensioni ridotte, scarsamente colorati, privi di profumo e con un basso contenuto di zuccheri e acidi, compromettendo il loro valore commerciale e determinando conseguenze economiche negative per le aziende agricole.
Per contenere la diffusione, le autorità provinciali hanno adottato misure obbligatorie di risanamento che si fondano principalmente sull’estirpazione delle piante infette e sul controllo degli insetti vettori tramite trattamenti fitosanitari mirati. È essenziale utilizzare materiale vivaistico sano per i nuovi impianti e monitorare regolarmente la presenza della malattia, così da adottare tempestivamente le misure necessarie.
Un adeguato programma di rinnovo degli impianti che presentano un’elevata percentuale di piante infette, si rivela particolarmente efficace per mantenere i livelli produttivi e ridurre l’inoculo del fitoplasma. Questo tipo di intervento è cruciale per garantire la continuità della produzione frutticola e limitare la diffusione del patogeno.
In un contesto dove l’agricoltura, e in particolare la produzione di mele, gioca un ruolo fondamentale nell’economia locale, la lotta contro la malattia degli scopazzi del melo è essenziale non solo per proteggere le singole aziende agricole, ma per garantire la competitività e la qualità della produzione frutticola regionale.
«In qualità di banca del territorio, che da sempre ha sviluppato ottime sinergie con le principali realtà frutticole locali, la nostra cassa si è attivata in stretta collaborazione con i consorzi Melinda e La Trentina, ed il diretto coinvolgimento di Cooperfidi SC, per definire delle misure di sostegno a favore delle aziende frutticole impegnate nella lotta contro questa fitopatia – dichiara Massimo Pinamonti, Direttore Generale della Cassa Rurale Val di Non – Rotaliana e Giovo –. Da questo tavolo di lavoro è nato un accordo che prevede la concessione di mutui agevolati destinati al rinnovo, sia con varietà tradizionale che con varietà “club”, degli impianti colpiti dalla malattia degli scopazzi».
Il piano prevede la concessione di finanziamenti a condizioni particolarmente favorevoli alle aziende agricole impegnate nella sostituzione degli impianti colpiti da scopazzi per evitarne la proliferazione e difendere la produzione di mele. A sostegno degli investimenti interviene anche Cooperfidi, con la prestazione di garanzie che agevolano le imprese nell’accesso ai finanziamenti.
«Oggi più che mai dobbiamo concentrarci sulla difesa della produzione, una priorità assoluta per il nostro comparto – sottolinea il presidente di Apot e Melinda, Ernesto Seppi –. La nostra agricoltura è minacciata sia dagli effetti del cambiamento climatico sia da altri fenomeni capaci di generare ingenti danni come la proliferazione degli scopazzi, una fitopatologia sempre più diffusa che costituisce una grave preoccupazione. Con questa nuova iniziativa, realizzata con il supporto di Cassa Rurale Val di Non – Rotaliana e Giovo e Cooperfidi che in questi anni ci hanno sempre sostenuto, vogliamo incentivare il rinnovo dei meleti con un aiuto concreto ai nostri agricoltori. L’obiettivo è condiviso: salvaguardare la nostra produzione».
«Il settore agricolo riveste un ruolo fondamentale per la nostra zona, essendo al contempo strumento di valorizzazione e conservazione del contesto ambientale ed economico – dichiara Silvio Mucchi, Presidente della Cassa Rurale Val di Non – Rotaliana e Giovo –. Questo accordo intercooperativo per la concessione di mutui agevolati rappresenta una risposta concreta ed efficace alla crescente minaccia della malattia degli scopazzi del melo. Grazie a questo supporto finanziario, gli agricoltori potranno rinnovare i loro impianti, garantire la continuità della produzione e contribuire alla difesa dell’intero settore agricolo. Confermiamo il nostro ruolo di banca locale e la nostra volontà di sostenere le attività del nostro territorio».
«Con questo nuovo progetto – spiega Massimo Pinamonti – estendiamo il sostegno a tutte le iniziative di rinnovo degli impianti di coltura del melo colpiti da scopazzi, non solo a quelle finalizzate all’introduzione di varietà “Club” coltivate con il metodo della lotta integrata o con i principi dell’agricoltura biologica. Il finanziamento di importo fino a 35 mila euro potrà avere una durata massima di 7 anni e godrà di un tasso particolarmente agevolato grazie all’accordo con i consorzi frutticoli e Cooperfidi. L’accordo avrà decorrenza dal prossimo autunno e riguarderà quindi il rinnovo impianti messi a dimora dalla primavera 2026. I dettagli della convenzione saranno definiti nelle prossime settimane d’intesa con CCB e le Casse Rurali del gruppo che desiderano aderire».
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