I dannati dei social e la Giornata mondiale per disconnettersi

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Valentina Pano ha 23 anni e sta preparando la tesi per laurearsi in Filosofia. Su Instagram lei è Sonomelaidi, una divulgatrice digitale che si occupa non solo di filosofia, la sua grande passione, ma anche di temi sociali e soprattutto di consapevolezza digitale. “Al contrario di quello che si dice sulla nostra generazione, molti ragazzi della mia età e tanti miei follower sono sempre più attenti ai rischi dei social e di un eccesso di connessione che ti “risucchia” e allontana dalla vita vera. C’è sempre più attenzione all’uso di Internet e sempre più voglia di allontanarsi il più possibile dalla frenesia dei social media. C’è la volontà di una vita più lenta, basata su valori più forti. I social solo apparentemente ci avvicinano, in realtà creano relazioni molto fugaci. C’è il desiderio di riappropriarsi della vita vera, delle amicizie sincere. Di interazioni vere e soprattutto di trascorrere momenti tranquilli anche solo con se stessi, per scrivere, e a me piace tanto, passeggiare nella natura, fare sport, leggere un libro”.

Proprio a proposito di libri, secondo una ricerca condotta a febbraio 2025 per conto di Kindle, il lettore di libri elettronici di Amazon, da parte di Censuswide, su un campione di 2.000 italiani adulti, dal momento in cui ci si sveglia fino a quando la testa tocca finalmente il cuscino, si ricevono costantemente notifiche dai propri dispositivi. Questa abitudine porta gli italiani a essere frequentemente distratti e stressati, fino al momento in cui si stendono a letto. La pressione per rimanere connessi, infatti, è costante, con oltre un quarto degli italiani (28%) che riceve notifiche fino all’ora di andare a dormire, in media le 23:26. 

Una Giornata per disconnettersi

In occasione della Giornata Mondiale della Disconnessione, che si è celebrata oggi, la ricerca ha rivelato che l’orario limite entro cui gli italiani dovrebbero spegnere le notifiche e dedicarsi a un’attività rilassante sono le 22:26, un’ora prima quindi, così da favorire un buon sonno ristoratore. 

Il neuroscienziator Mark Williams suggerisce di “trascorrere almeno un’ora libera da notifiche la sera prima di andare a dormire, per dare alla mente il tempo di rilassarsi”. Si ricevono infatti notifiche da smartphone, smartwatch, laptop e tablet durante tutto il giorno, portando più della metà delle persone (59%) a sentirsi frequentemente distratta. 

“Quando si sente il suono di una notifica o si avverte la vibrazione dello smartphone, il cervello lo interpreta come qualcosa che richiede immediata attenzione, mantenendo uno stato costante di allerta”, spiega Williams. “Ogni volta che l’attenzione viene deviata da una notifica, occorrono 60-90 secondi per rifocalizzarsi sul compito che si stava svolgendo originariamente. Queste interruzioni sottraggono tempo, portando a una minore efficienza”.

Galeotta la notifica

Ci si distrae non solo quando si vede apparire una notifica: oltre tre quarti degli italiani (91%), infatti, controlla i dispositivi ogni ora nella speranza di averne ricevuta una nuova, alcuni fino a 80 volte, un comportamento che il dottor Williams considera simile a una dipendenza. Spiega: ”Le notifiche possono innescare il rilascio di dopamina, portando le persone a controllare compulsivamente i loro smartphone in attesa di riceverne una nuova”.

Queste notifiche che creano dipendenza impattano negativamente sulla concentrazione, portando l’83% degli italiani a sentirsi stressato la sera. Più di un quarto (30%) fatica a rilassarsi, quindi guarda la tivù (71%), ascolta musica (37%) e legge libri (34%) nel tentativo di addormentarsi.

Chi sceglie la lettura, oltre ai normali libri cartacei, trova comodo il Kindle, che è leggero e ha uno schermo antiriflesso e a luce calda. Naturalmente oltre al vantaggio di offrire l’accesso a migliaia di libri a portata di mano tra cui scegliere, anche in base all’umore.​

Anche il tempo dedicato al relax serale non è però privo di interruzioni, poiché quasi la metà degli italiani (43%) è ancora frequentemente distratta dalle notifiche in arrivo. Una volta a letto, quasi tre quarti (74%) ammettono di addormentarsi più tardi del previsto proprio a causa del controllo delle notifiche sui propri dispositivi. Per aiutare a disconnettersi e rilassarsi alla fine della giornata, il consiglio nella Giornata della Disconnessione è dunque, almeno un’ora prima di andare a dormire, di spegnere laptop, tablet, computer e mettere lo smartphone in modalità riposo, tenendo i vari dispositivi lontano dalla vista, così da evitare distrazioni e alleviare lo stato di allerta.

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