Le azioni cinesi salgono, così come la nostra allocazione azionaria
In Cina, il ritorno alla competitività del settore IT e i primi passi per superare la crisi immobiliare aprono nuove prospettive. Nella nostra Asset Allocation Tattica di marzo, aumentiamo l’esposizione azionaria ai mercati emergenti e prendiamo profitto in altre aree.
I titoli dei mercati emergenti guadagnano slancio
Le azioni cinesi sono salite del 26% dopo la notizia del lancio di DeepSeek a fine gennaio. Le società tecnologiche continuano a registrare forti utili e il governo cinese sembra ora riconoscere l’importanza di queste aziende. Le valutazioni rimangono interessanti, nonostante l’aumento dei prezzi (P/E emerging markets 12 contro 19 a livello globale).
AUD invece di obbligazioni in euro
L’economia australiana è solida e il tasso di disoccupazione al 4% è troppo basso per un taglio significativo dei tassi. Il dollaro australiano beneficerà probabilmente dell’elevato livello dei tassi di interesse (tasso di policy del 4,1%). Faremo pertanto uno swap dai governativi in euro su quelli in denominati in Aud, approfittando del differenziale di rendimento di circa il 2%.
Rafforzamento del trade JPY/USD
Sul fronte valutario, continuiamo a prevedere un deprezzamento di un caro dollaro Usa e un forte apprezzamento del sottovalutato yen. È probabile che i tassi di interesse in Giappone continuino a salire, a differenza del resto del mondo, dato che l’inflazione è già al 4%. Non ci aspettiamo un apprezzamento sostenibile dell’euro.
Small cap Usa in difficoltà
Nonostante i solidi fondamentali e le valutazioni molto interessanti, le small cap statunitensi stanno sottoperformando. All’inizio erano i timori per l’inflazione, ora sono i dati economici più deboli a pesare. Rimuoviamo lo stop-loss e aspettiamo un punto di ingresso più favorevole.
Prendere profitto sui Cat bond
Il nostro sovrappeso sui Cat bond ha generato una performance del 30% negli ultimi due anni. Il premio di rendimento è però sceso dal 10% a meno del 6%. Continuiamo a ritenere che in un portafoglio diversificato abbia senso detenere Cat bond, ma dopo questo rally stiamo riducendo il nostro sovrappeso per motivi tattici.
Deepseek spinge le azioni cinesi
I mercati azionari europei hanno continuato a salire a febbraio, mentre quest’anno i “Mag7” si sono mossi lateralmente. I prezzi delle azioni cinesi, in particolare i titoli IT, sono invece aumentati in modo significativo. Uno dei principali fattori trainanti è stato l’annuncio dei vantaggi di DeepSeek rispetto ad altri sistemi di IA alla fine di gennaio. La fiducia è stata rafforzata anche dall’incontro tra il presidente Xi Jinping e gli amministratori delegati delle aziende tecnologiche cinesi. Questo sembra aver segnato una svolta per i titoli tecnologici (+26%).
Le azioni cinesi rilanciano i titoli dei mercati emergenti
Negli ultimi anni, il forte peso della Cina, in calo del 64% (MSCI China febbraio 2021 – ottobre 2022), ha rappresentato un freno significativo per le azioni dei mercati emergenti. Ora sembra invece esserci un po’ di movimento in Estremo Oriente. Gli acquisti degli investitori occidentali sono aumentati in modo significativo da metà gennaio e il sentiment, precedentemente estremamente negativo, si sta rasserenando. Poiché il posizionamento degli investitori occidentali rimane basso e le valutazioni sono relativamente interessanti, il rally di recupero potrebbe continuare. Aumentiamo pertanto il nostro sovrappeso sui mercati emergenti.
Mag7 ancora sottopeso, cambio di rotta sui titoli di Stato
Sull’azionario globale stiamo riducendo il nostro orientamento verso le small-cap. Pur continuando a sottopesare il Mag7, stiamo sfruttando la migliore ampiezza del mercato soprattutto attraverso i titoli finanziari, il Regno Unito, le mid-cap statunitensi e i mercati emergenti. Per quanto riguarda le obbligazioni, stiamo sostituendo i titoli di Stato dell’euro con quelli dell’Australia. Il livello di rendimento è significativamente più alto (4,4% contro 2,5%) e vediamo un potenziale di apprezzamento per il dollaro australiano. Rimane il nostro sottopeso in CHF e nelle obbligazioni societarie.
L’ascesa del dollaro USA prossima alla fine
Il dominio degli Stati Uniti nella crescita economica e nella performance del mercato azionario sta diminuendo e lo shock tariffario di Trump è ormai scontato. Il vantaggio dei tassi d’interesse Usa rispetto al Giappone continua a ridursi e ci aspettiamo un cambio USD/JPY a 140, che corrisponde a un ulteriore apprezzamento dello yen del 6%.
Swisscanto – Asset Allocation Tattica in EUR a marzo 2025
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