L’AQUILA 2026: 12,5 MILIONI PER EVENTI, CULTURA E INNOVAZIONE



L’Aquila si prepara al 2026, anno in cui sarà Capitale italiana della cultura, con un finanziamento di 12,5 milioni di euro provenienti dai fondi Restart 2. Queste risorse serviranno a rafforzare il panorama culturale e artistico della città, con progetti mirati a valorizzare eventi storici, promuovere nuove competenze e creare opportunità di sviluppo per il territorio.

Tra gli interventi previsti, spicca l’istituzione di un “Hub scuola lavoro” da 3,2 milioni di euro, pensato per formare giovani nelle tecnologie avanzate e nella creazione di start-up innovative. Altri 3 milioni di euro saranno destinati ai musei Maxxi e Munda per la realizzazione di grandi mostre ed eventi diffusi sul territorio. Per sostenere l’industria culturale, verrà creato un “Ecosistema delle imprese culturali e creative e internazionalizzazione” con un investimento di 2,5 milioni di euro, puntando sulla formazione di professionisti del settore. Inoltre, 4 milioni di euro saranno impiegati per il potenziamento degli eventi già consolidati nel calendario cittadino.

I fondi, approvati dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess), rientrano in un investimento complessivo di oltre 110 milioni di euro, pari al 4% delle risorse destinate alla ricostruzione privata nel cratere sismico del 2009. Di sei progetti prioritari presentati dal Comune dell’Aquila, quattro sono stati destinati specificamente alla preparazione dell’anno da Capitale della Cultura, al fine di massimizzare le opportunità offerte da questo riconoscimento e consolidare la ripresa economica e sociale della città.

La cultura si conferma un volano economico significativo: gli studi dimostrano che nel 2016 ogni 100 euro investiti nel settore garantivano un ritorno di 150 euro, mentre nel 2024 il valore è salito a 280 euro. L’obiettivo è quindi quello di sfruttare al meglio questa occasione, investendo nelle manifestazioni esistenti, come la Perdonanza Celestiniana, i Cantieri dell’Immaginario e il festival Jazz per le terre del sisma, che nel 2026 potranno contare su risorse adeguate per attrarre artisti e personalità di livello internazionale. Fondamentale sarà la collaborazione con istituzioni culturali di riferimento, come il Teatro Stabile d’Abruzzo, l’Istituzione Sinfonica Abruzzese, i Solisti Aquilani e la Società Aquilana dei Concerti Barattelli.

Un ulteriore intervento riguarderà la sigla di un protocollo d’intesa con l’Accademia delle Belle Arti dell’Aquila, coinvolgendo anche altre accademie nazionali e internazionali, per la creazione di eventi volti ad attrarre visitatori nei periodi di bassa stagione, contribuendo alla destagionalizzazione dell’offerta turistica.

Per l’arte e i musei, 3 milioni di euro saranno utilizzati per realizzare prestigiose mostre grazie alla collaborazione con istituzioni come il Maxxi e il Munda. Il progetto prevede anche il coinvolgimento di altri territori per valorizzare le figure storiche abruzzesi, come Bertrando e Silvio Spaventa a Bomba, Ignazio Silone a Pescina e Benedetto Croce a Pescasseroli.

Oltre agli eventi e alle esposizioni, l’obiettivo principale è creare un’eredità duratura per la città. A tal fine, 2,5 milioni di euro saranno destinati alla formazione di professionisti nel settore culturale, fornendo competenze strategiche anche in vista del 2028, anno in cui Bourges, in Francia, sarà Capitale Europea della Cultura e gemellata con L’Aquila.

Infine, un investimento significativo è previsto per l’”Hub scuola lavoro”, con 3,2 milioni di euro, di cui 200mila provenienti dal Comune dell’Aquila. Il progetto mira a formare giovani in ambiti tecnologici avanzati come Intelligenza Artificiale generativa, blockchain, realtà aumentata e virtuale, robotica, smart materials e fisica quantistica, affiancando competenze economiche e amministrative per la gestione di start-up innovative.

L’Aquila Capitale della Cultura non sarà solo un’occasione di prestigio, ma un’opportunità concreta per la crescita economica e sociale della città, con un impatto destinato a durare ben oltre il 2026.


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