Usa, l’inviato di Trump andrà da Putin. Rubio a Zelensky: che cosa vuoi cedere?

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L’inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente, Steve Witkoff, ha in programma di recarsi a Mosca giovedì per incontrare il presidente russo, Vladimir Putin, secondo quanto ha riferito una fonte ad Axios.

L’incontro con Putin è previsto qualche giorno dopo la riunione chiave di oggi tra funzionari statunitensi e ucraini in Arabia Saudita, che si concentrerà su un possibile cessate il fuoco nella guerra con la Russia. Witkoff avrebbe dovuto partecipare all’incontro con i funzionari ucraini, ma al momento sembra che lui sarà il principale canale di comunicazione con la Russia, nell’ambito della divisione dei compiti all’interno del team di politica estera e sicurezza nazionale del presidente Usa, Donald Trump.

Quello di giovedì sarà il secondo incontro di Witkoff con Putin. L’inviato di Trump si è infatti già recato a Mosca a metà febbraio per un incontro di circa tre ore con il capo del Cremlino nel quadro di un accordo per liberare il cittadino statunitense Marc Fogel, che era detenuto in una prigione russa. 

Questa sera, 11 marzo, l’inviato di Trump si recherà, poi, a Doha per unirsi ai mediatori di Qatar ed Egitto nei negoziati sull’accordo per il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza, hanno detto due fonti ad Axios. Domani Witkoff incontrerà il primo ministro del Qatar, mentre giovedì sarà a Mosca ma, secondo una fonte, il piano potrebbe cambiare in base alla situazione dei negoziati in Qatar e al programma di Putin.

Il vertice a Gedda, le premesse

Intanto ieri, 10 marzo, il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, e il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Mike Waltz, sono arrivati a Gedda, in Arabia Saudita, in vista dell’incontro con alti funzionari ucraini. Rubio e Waltz hanno incontrato il principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman e hanno discusso degli sforzi per raggiungere un cessate il fuoco tra Russia e Ucraina, ha affermato il dipartimento di Stato. Bin Salman ha visto anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in visita nel Regno. “La delegazione ucraina rimane a Gedda per lavorare con il team statunitense martedì e speriamo in risultati concreti. La posizione dell’Ucraina in questi colloqui sarà del tutto costruttiva”, ha detto Zelensky dopo l’incontro.

Le condizioni di Rubio a Zelensky

“Gli Stati Uniti vogliono sapere quali concessioni l’Ucraina sarebbe disposta a fare nei negoziati per porre fine alla guerra con la Russia”, ha affermato il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, prima dell’incontro con il team ucraino in programma a Gedda. “Vogliamo davvero capire dove si trovano in merito e cosa sono disposti a fare per raggiungere la pace”, ha detto.

Le discussioni nella città portuale saudita giungono mentre la relazione tra Washington e Kiev è al punto più basso da quando la Russia ha lanciato la sua invasione su vasta scala dell’Ucraina tre anni fa. Dopo il controverso incontro nello Studio Ovale tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, il vicepresidente Usa, JD Vance, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, gli Stati Uniti hanno annunciato una pausa degli aiuti militari e della condivisione di intelligence con Kiev. Rubio ha anche affermato che l’esito dell’incontro “sarà fondamentale” per decidere se revocare o meno la sospensione degli aiuti militari e della condivisione di informazioni di intelligence a Kiev. “Penso che se riusciremo a concludere un buon incontro, di cui saremo soddisfatti e potremo riferire al presidente, allora penso che saranno prese delle decisioni in merito alla pausa”, ha detto.

Informazioni intelligence, il piano Usa

Secondo la Cnn, gli Stati Uniti stanno ancora condividendo con l’Ucraina informazioni di intelligence che possono aiutare le sue truppe a difendersi, ma hanno “ridotto” la condivisione di qualsiasi informazione che Kiev potrebbe utilizzare per colpire in modo offensivo le forze russe, in base a quanto hanno riferito due funzionari della difesa degli Stati Uniti.

“Spero che avremo un incontro davvero positivo e che presto saremo in una situazione diversa”, ha detto Rubio. Rubio e il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa, Mike Waltz, che dovrebbero incontrare gli omologhi ucraini, insieme al ministro della Difesa di Kiev, saranno “in modalità ascolto”, ha affermato il principale diplomatico statunitense. “Hanno sofferto molto e la loro gente ha sofferto molto ed è difficile dopo qualcosa del genere anche solo parlare di concessioni, ma è l’unico modo in cui tutto questo finirà, per prevenire ulteriori sofferenze”, ha detto il segretario di Stato statunitense, aggiungendo che lui “non porrà alcuna condizione su ciò che devono o devono fare”.

Rubio ha riconosciuto che le mosse che l’Ucraina sarà disposta a fare “potrebbero essere incompatibili con ciò che i russi sono disposti a fare. Questo è ciò che dobbiamo scoprire. Non lo scopriremo su X. Non lo scopriremo sui media, nelle conferenze stampa. Dobbiamo scoprirlo in stanze chiuse”, ha aggiunto, poco più di una settimana dopo che l’incontro tra Trump e Zelensky è deragliato di fronte alle telecamere. Il segretario di Stato ha detto che la conversazione non sarà eccessivamente dettagliata – “non staremo seduti in una stanza a tracciare linee su una mappa” -, ma che gli Stati Uniti mirano a “farsi un’idea generale di quali concessioni siano possibili per l’Ucraina e di cosa avrebbe bisogno in cambio e poi a scoprire qual è la posizione russa a riguardo. Questo ci darà una valutazione abbastanza buona di quanto siamo veramente distanti”.

L’accordo sui minerali critici

Riguardo all’accordo sui minerali critici tra Stati Uniti e Ucraina – che era stato ampiamente negoziato prima dell’incontro nello Studio Ovale – Zelensky ha affermato che “l’Ucraina è pronta a firmarlo in qualsiasi momento e in qualsiasi formato conveniente”. Tuttavia, ieri Rubio ha dichiarato di non aspettarsi necessariamente che l’intesa venga finalizzata oggi. “Ci sono ancora altri dettagli da definire”, ha detto.



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