Buone pratiche green e sostenibili nei borghi Bandiera Arancione del Piemonte

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Piccoli, belli, innovativi. Ci sono borghi, paesi, cittadine dell’entroterra piemontese in cui si stanno consolidando buone pratiche di turismo sostenibile.

Tra le colline delle Langhe e del Monferrato, come negli angoli più remoti delle valli alpine di confine, giovani imprenditori investono energie per sviluppare le economie dei territori in cui sono nati, o dove sono tornati dopo gli studi e le prime esperienze lontano da casa.

A sostenerli sono comunità e amministrazioni che credono nell’applicazione di politiche di economia circolare e nella possibilità di fare impresa e turismo abbracciando i principi della tutela ambientale.  

In questa cordata virtuosa il Touring Club Italiano accompagna i territori in un percorso di miglioramento verso modelli di crescita durevoli e orientati al futuro, attribuendo la certificazione di Bandiera Arancione.

Tra i progetti e le iniziative imprenditoriali avviate in questi anni, qualcuna ha raggiunto l’obiettivo ambizioso di affermarsi, dando nuova linfa all’economia circolare, generando entusiasmo e attirando sempre più turisti consapevoli.

GUARENE, L’ARTE DEL RICICLO

Un borgo di 3500 abitanti sulle colline del Roero, tra le viti e i noccioleti a due passi da Alba. Guarene è conosciuto per la preziosa raccolta di arte contemporanea della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e storicamente per la sua varietà di pere “madernassa”.

Questo è invece il momento di raccogliere i frutti degli investimenti nel campo della sostenibilità. In pochissimi anni, grazie all’impegno di una giovane amministrazione, insediatasi nel 2009, il piccolo borgo Bandiera Arancione del Roero, in provincia di Cuneo, è riuscito a scalare tutte le classifiche del riciclo, fino a diventare uno dei comuni più virtuosi d’Italia. Lo dicono meglio le statistiche Ispra relative al 2023: se la media regionale della raccolta differenziata per comune è del 62%, Guarene raggiunge il dato record del 90,01%. Meritorie sono anche le statistiche che premiano altri comuni virtuosi della regione: Trisobbio (Al) 86,74%; Neive (Cn) 84,31%; Barolo (Cn) 83,93%; Grinzane Cavour (Cn) 82,99% e Arona (No) 81,80; La Morra (Cn) 80,62%.

Guarene non solo è il paese con la più alta percentuale di raccolta differenziata dei Comuni facenti parte del Consorzio Albese Btaidese Smaltimento Rifiuti. In questo inizio di 2025 Guarene è diventato capofila italiano (portavoce d’area dei Comuni di Alba, Castagnito, Corneliano d’Alba, Magliano Alfieri, Piobesi d’Alba e Vezza d’Alba) dell’iniziativa transfrontaliera dedicata alla sostenibilità nelle aree rurali del progetto Smart (Soluzioni di Mobilità Alternativa Rurali Transfrontaliere) un’iniziativa pensata per le aree rurali in Italia come in Francia, su territori in cui senza un mezzo privato si fatica a muoversi.

Le azioni virtuose a Guarene si stanno affermando anche nel settore educativo. Nei programmi scolastici locali sono comprese sempre più attività di educazione ambientale che stimolano i più piccoli e le loro famiglie al rispetto dell’ambiente, alla corretta gestione dei rifiuti, al risparmio energetico e all’uso delle energie rinnovabili.

USSEGLIO, L’AUTOSTRADA E IL SENTIERO DELLE API

Usseglio si trova in fondo alla valle chiusa di Viù, la più meridionale delle tre valli di Lanzo, a sessanta chilometri da Torino e a 31 chilometri dalla bassa valle di Lanzo Torinese. Questa comunità di montagna vive in una valle fitta di boschi, in abitati di case in pietra, tra montagne aguzze. Al borgo di Usseglio anche l’aggettivo “resiliente” va stretto. Gli si addice più “resistente”. La comunità di Usseglio resiste all’isolamento e al progressivo spopolamento e per uscire dall’angolo si è dedicata a progetti innovativi e legati alla natura che la circonda prepotente.

La prima iniziativa si è sviluppata attorno alle api, intrecciando sostenibilità e biodiversità.  Il Comune di Usseglio è infatti riconosciuto “Comune Amico delle Api” ed è un nodo della rete dell’”Autostrada delle Api”.

L’Autostrada delle Api è un corridoio ecologico lungo 74 km (il più lungo pensato per gli impollinatori d’Europa) che va dal Comune di Usseglio fino al Parco di Stupinigi. Il progetto, è nato a Fiano nel 2020 su una intuizione a dir poco brillante della insegnante elementare Mara Papurello.

All’interno del progetto dell’Autostrada delle Api, si inserisce un altro progetto altrettanto interessante, il Sentiero degli insetti impollinatori. Si tratta di una mulattiera di montagna che unisce le frazioni di Pianetto e Piazzette, sulla quale vengono messe in atto azioni che favoriscono la presenza di insetti impollinatori, come l’impianto e la semina di specie amiche, il non utilizzo di sostanze chimiche, lo sfalcio o il pascolo sui terreni solo dopo la fioritura. Un percorso vivente, condiviso da coloro che amano la natura, per la cui cura e manutenzione si chiede anche l’aiuto di residenti, escursionisti e turisti.

Il Sentiero degli Impollinatori è un progetto sviluppato, con il contributo di Autostrada delle Api e WWF Torino, dal Comune di Usseglio e dall’Associazione Fondiaria AsFo La Chiara, anch’essa virtuosa e preziosa da quasi un decennio per l’economia della valle.

E quanto è rasserenante immaginare una autostrada verde, con “stazioni di servizio” che forniscono polline e che attirano, nutrire e proteggere api e altri impollinatori?

OZZANO E ROSIGNANO, MONFERRATO IN BICICLETTA NEI PAESI DEGLI INFERNOT

Vinificare è un’arte antica che lascia molto poco al caso. Lo sanno le famiglie che da generazioni vivono nel Monferrato. Su queste colline pievi, paesi e castelli medievali si incontrano Ozzano e Rosignano Monferrato. Ad accomunarli (oltre alla Bandiera Arancione del Tci) è la presenza degli Infernot, le caratteristiche cantine sotterranee scavate a mano nella Pietra da Cantoni, una roccia arenaria tipica del Basso Monferrato. A riconoscere la rarità di queste cantine naturali è anche l’Unesco, che li ha inseriti tra le componenti caratteristiche de “I Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato.

Per viaggiare su è giu dalle colline facendo meno danni possibile il mezzo d’elezione è uno e solo uno, la bicicletta. E così, per apprezzare questo territorio senza inquinarlo è stato sviluppato tra i comuni di Ozzano e Rosignano il progetto di un nuovo itinerario cicloescursionistico. L’obiettivo è favorire il turismo lento e sostenibile, valorizzando le risorse locali, la scoperta della storia, cultura, tradizioni e prodotti locali, contribuendo a rivitalizzare il tessuto socioeconomico di zone che benché bellissime, sono esposte agli effetti negativi di un turismo che vive di fiammate brucianti solo in alcuni periodi dell’anno, la vendemmia su tutti.

Entrando nello specifico del progetto, vale la pena sottolineare che saranno creati punti di noleggio automatizzato per le e-bike in entrambi i comuni e verranno migliorate le Infrastrutture Urbane migliorando la
riqualificazione di strade e piazze.

Castagnole delle Lanze si trova in provincia di Asti ed a pochi km da Alba, tra le Langhe e il Monferrato. Già poche note di geografia rendono vivido un paesaggio tra i più suggestivi d’Italia mosso da colline coltivate a noccioleti e soprattutto vigne da cui nascono vini celebri (Moscato, Barbera, Dolcetto e Chardonnay) in tutto il mondo.

Anche a Castagnole, come ad Ozzano e Rosignano Monferrato si sviluppano sempre più progetti che hanno a cuore la tutela di un territorio bellissimo e fragile, affidandosi all’energia pulita e quindi alle nuove possibilità che sfruttano l’high tech e l’elettrico.

Le e-bike sono sempre più il mezzo d’elezione per un turismo dolce che coinvolge anche i ciclisti meno allenati e magari con qualche anno e acciacco di troppo. Le bici elettriche e a pedalata assistita hanno perciò rivoluzionato la mobilità sostenibile consentendo di risparmiare tempo, fatica ed emissioni inquinanti. Per favorirne l’utilizzo, sul territorio di Castagnole sono state installate nuove postazioni di ricarica per e-bike. Ma c’è di più. Per offrire al ciclista servizi che vadano oltre la semplice ricarica elettrica della bicicletta, il cicloturista che transita a Castagnole troverà non solo delle classiche colonnine, ma quattro vere e proprie stazioni di sosta, dotate di rastrelliera portabici, attrezzi per la manutenzione d’emergenza e una pompa di gonfiaggio.

Se invece si scegliessero le quattro ruote, allora che siano su mezzi green. A sostegno della mobilità elettrica sono state quindi posizionate anche quattro colonnine di ricarica per automobili.

Castagnole è un borgo Bandiera Arancione e se volessimo dare al Touring quello che è del Touring, si potrebbe ricordare quanto i fondatori del Tci fossero “avanti”, già nel 1894. I primi amici appassionati del “bicicletto” che fondarono l’associazione non solo disegnavano itinerari cicloturistici, ma li attrezzavano con cassette di riparazione disposte in caso di necessità. La storia si ripete, per fortuna in questo caso.

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