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Il cluster tecnologico Mare Fvg, un punto di riferimento per le tecnologie marittime in Friuli Venezia Giulia, sta affrontando una significativa evoluzione. Questa “metamorfosi”, come è stata definita, mira ad ampliare il suo impatto su vari settori, non limitandosi più esclusivamente al maritime. Durante l’Assemblea dei soci, il presidente Massimiliano Ciarrocchi ha illustrato i piani per questa trasformazione, evidenziando l’importanza di un approccio integrato tra imprese, università e enti di formazione.

Un’espansione strategica oltre il settore marittimo

Inizialmente focalizzato esclusivamente sul settore marittimo, Mare Fvg ha deciso di allargare i propri orizzonti includendo ambiti come la navalmeccanica e la nautica. Ciarrocchi ha sottolineato l’intenzione del cluster di abbracciare anche settori di grande importanza come l’aerospaziale, l’aeronautico e le energie rinnovabili. Uno degli obiettivi principali è la creazione di un ecosistema sinergico capace di stimolare l’innovazione. Una chiave di volta di questo progetto è l’esplorazione di nuove tecnologie di propulsione, come l’utilizzo dell’idrogeno e dell’energia nucleare, in un contesto di crescente collaborazione tra l’industria della difesa e il settore aerospaziale.

La necessità di rispondere alle sfide di un mercato in continua evoluzione ha spinto Mare Fvg a ripensare il proprio modello organizzativo e il proprio statuto. Questo cambiamento necessaria un CdA composto da sette amministratori, dove la maggioranza rappresenterà il settore imprenditoriale, e introdurrà due vicepresidenti in sostituzione di un’unica figura di Amministratore Delegato. Queste figure saranno chiamate a gestire le tre aree chiave: navalmeccanica, aeronautica e energie rinnovabili.

La creazione di nuovi organi per il supporto decisionale

Per garantire la massima operatività in questa nuova configurazione, Mare Fvg prevede l’istituzione di un comitato scientifico e uno industriale, dedicati a mettere in sinergia le competenze provenienti dai diversi settori coinvolti. Ciarrocchi ha espresso l’intenzione di completare questa trasformazione entro giugno, con l’approvazione del nuovo statuto e il rinnovo degli organi sociali. Questo processo sarà cruciale per allineare il cluster alle esigenze del mercato e migliorare la competitività a livello nazionale e internazionale.

Un ruolo fondamentale, sottolineato da Ciarrocchi, spetta anche alla Camera di Commercio di Trieste e Gorizia, attraverso il contributo nella Space Economy e l’integrazione delle capacità di circa cinquanta imprese locali operanti nei settori dell’aerospazio e dell’aeronautica. La valorizzazione di tali competenze rappresenta una risorsa vitale per il futuro del cluster.

Nuove leadership per una visione innovativa

Giuseppe Coronella, nominato nuovo Amministratore Delegato, porta con sé un bagaglio di esperienza di quasi quarant’anni nel settore, avendo precedentemente lavorato in Fincantieri. Coronella ha espresso l’intenzione di guidare il cluster verso una posizione di leadership, enfatizzando la necessità di costruire un ambiente innovativo che faciliti lo scambio di tecnologie. È chiaro l’obiettivo di Mare Fvg non solo di migliorare la propria competitività, ma anche di posizionarsi come punto di riferimento nel panorama internazionale.

Alessia Rosolen, che ricopre un ruolo chiave nel progetto, ha evidenziato l’importanza di superare i confini del settore navale tradizionale. Ha suggerito di investire anche in ambiti in rapida crescita come l’idrogeno e le energie rinnovabili. Un elemento particolarmente interessante è la comunicazione quantistica, un tema emergente che potrebbe aprire nuove strade per le innovazioni nel settore. La regione, in collaborazione con il Ministero della Difesa e in dialogo con Leonardo, sta promuovendo un approccio integrato per favorire queste nuove direzioni strategiche.

Focalizzarsi sulla formazione e sul futuro del cluster

La formazione riveste un’importanza cruciale in questo contesto di trasformazione. Mare Fvg punta a creare nuove filiere professionali che rispondano alle esigenze del mercato, coinvolgendo istituzioni come il polo tecnologico e gli Istituti Tecnici Superiori. L’idea è di rispondere approccio alle sfide emergenti e sostenere le piccole e medie imprese locali. Rosolen ha fissato un obiettivo chiaro: completare il processo di trasformazione del cluster entro il 2025, attraverso un percorso condiviso con le Università, Fincantieri e la Camera di Commercio della Venezia Giulia.

Un futuro promettente sembra delinearsi per Mare Fvg, con l’ambizione di diventare un attore significativo a livello non solo regionale ma anche nazionale e internazionale, capace di innovare e adattarsi in un mercato sempre più competitivo e dinamico.





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