Gruppo Lauro e La Sapienza insieme per Airone Jet 5.0, catamarano green a propulsione ibrida

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Sarà ribattezzato Airone Jet 5.0 e sarà una imbarcazione pionieristica per il trasporto passeggeri, in grado di raggiungerà alte velocità, fino a 28 nodi, grazie a un innovativo sistema di propulsione ibrida che consente emissioni decisamente ridotte, integrando le migliori tecnologie disponibili sul mercato per trasformarlo nel catamarano trasporto passeggeri con controllo dinamico della stabilità (Dynamic Stability Control – DSC) del futuro. A renderlo noto la società con un comunicato stampa.

Entra nel vivo il progetto che il Gruppo Lauro Alilaurohanno avviato insieme con il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale dell’Università di Roma “La Sapienza”: un progetto che gode delle agevolazioni concesse dal Ministero delle Imprese e del Made in Italynell’ambito degli Accordi di Innovazione e che consentirà una serie di importanti passi avanti nel trasporto passeggeri nel golfo di Napoli, in termini di efficienza energetica, riduzione di emissioni, sicurezza, elevati livelli di comfort per disabili e passeggeri.

Nel dettaglio, il corposo “revamping” consentirà all’unità, il cui varo risale al 1988, di minimizzare gli impatti ambientali, riducendo i consumi di energia, di acqua e utilizzare materiali riciclabili e con elevati standard IT. Tra gli step previsti, l’alimentazione ad idrogeno e la capacità di navigare a più di 5 nodi in modalità “full electric”. Non marginali le performance previste, con una migliore affidabilità in caso di condizioni meteomarine avverse grazie a una serie di accorgimenti in grado di mitigare l’azione delle onde, con stabilizzatori elettronici e/o strutturali. La stessa forma della carena sarà realizzata anche per ridurre al minimo le onde generate dal moto dell’imbarcazione, con benefici per l’intero ecosistema. Ancora, particolare attenzione verrà garantita al comfort e all’interior design, con particolare attenzione al supporto alle persone con mobilità ridotta. Il modello di trasformazione di Airone Jet sarà, peraltro, mutuato su altre unità della flotta, nell’ottica di un’economia circolare che privilegi il riutilizzo e riciclaggio di materiali esistenti.

“Il progetto, che ci vede collaborare con realtà di primo piano nel mondo della ricerca italiana, rientra a pieno titolo nel percorso che il Gruppo Lauro e Alilauro hanno da tempo inaugurato per individuare e attuare soluzioni sempre più efficienti e sostenibili”, dichiarano Salvatore Lauro, presidente della holding, ed Eliseo Cuccaro, AD di Alilauro, a margine di un tavolo di lavoro ospitato dalla Volaviamare HQ del molo Beverello, nei giorni scorsi.

“Un percorso – aggiungono – che si era già tradotto nel progetto del nuovo Giove Jet, presentato lo scorso aprile”. In quel caso, il revamping dell’unità aveva consentito una riduzione di oltre un milione di chilogrammi di emissioni di anidride carbonica all’anno, calcolati su un utilizzo medio di duemila ore. Con un abbattimento di consumi ed emissioni del 30% rispetto a quanto accadeva prima della rimotorizzazione  e una serie di vantaggi complementari in termini di impatto ambientale, a cominciare da una riduzione di rumorosità e vibrazioni per una percentuale compresa tra il 30 e il 40%.

“E’ di grande stimolo collaborare con il Gruppo Lauro a un progetto integrato che coinvolge tutti i settori tradizionali della Ingegneria Meccanica. – sottolinea il Direttore del Dipartimento, il professor Antonio Carcaterra, esperto riconosciuto nel settore della stabilizzazione di veicoli destinati a ogni tipo di applicazione – Per il Dipartimento, classificato come il miglior Dipartimento Universitario di Italia nel settore della Ingegneria alla ultima tornata di valutazione indetta dal Ministero della Università e Ricerca, questa attività rappresenta una sfida importante che affrontiamo con coraggio e determinazione consci della importanza del settore del trasporto marittimo all’interno della economia italiana”.
“Le attività che saranno condotte sul battello Airone Jet rappresentano una occasione irripetibile di trasferire su un battello in servizio commerciale i concetti più avanzati di mobilità sostenibile, con attenzione alla generazione di potenza con emissioni quasi nulle tramite impiego di idrogeno e combustibili rinnovabili”, aggiunge il professoreDomenico Borello, esperto di mobilità sostenibile e applicazioni dell’idrogeno, responsabile scientifico della attività per il Dipartimento.

Il team integrato di progetto Gruppo Lauro-Sapienza è coordinato dal professore Luca Cedola, direttore del Comitato Tecnico Scientifico ed esperto di processi innovativi e di trasferimento tecnologico. “Il lavoro integrato tra le capacità progettuali e realizzative di un grande gruppo protagonista del settore del trasporto marittimo e le competenze nel settore della ricerca applicata di uno dei più importanti Dipartimenti di Italia – sottolinea – rappresenta una occasione di innovazione a sostegno della trasformazione necessaria del nostro settore industriale verso nuovi parametri di sostenibilità ambientale, comfort e velocità del servizio”.



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