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L’Assegno di Inclusione (ADI) continua a essere un fondamentale sostegno economico per le famiglie italiane che si trovano in condizioni di difficoltà. Anche nel mese di marzo 2025, molti beneficiari attendono con ansia il pagamento del sussidio, sia per chi lo riceve per la prima volta sia per coloro che già ne beneficiano da qualche mese. L’INPS ha stabilito date precise per l’erogazione, e come sempre è importante restare aggiornati per evitare disguidi o ritardi nell’accredito.

Oltre alle tempistiche di pagamento, è essenziale comprendere come vengono calcolati gli importi dell’ADI e quali sono i nuovi requisiti economici introdotti con la Legge di Bilancio 2025. In questo articolo analizzeremo nel dettaglio le date di pagamento, le modalità di accredito e alcuni esempi pratici per chiarire il funzionamento del sussidio.

Quando viene pagato l’Assegno di Inclusione a marzo 2025?

Anche per il mese di marzo 2025, l’INPS ha stabilito due date per l’accredito dell’Assegno di Inclusione:

  • 15 marzo 2025: questa data riguarda i nuovi beneficiari, ossia coloro che hanno presentato domanda e sottoscritto il Patto di Attivazione Digitale (PAD) nel mese di febbraio. L’importo verrà caricato sulla Carta di Inclusione, che dovrà essere ritirata presso gli uffici postali.
  • 27 marzo 2025: in questa giornata riceveranno il pagamento coloro che hanno già ottenuto almeno una mensilità dell’ADI e continuano a rispettare i requisiti previsti dalla normativa.

L’INPS potrebbe anticipare il pagamento per i nuovi beneficiari a venerdì 14 marzo per evitare ritardi dovuti al weekend, ma la conferma ufficiale arriverà solo con il pagamento. Anche per la data del 27 ci potrebbe essere un anticipo di un giorno, come successo altre volte nei mesi scorsi.

Come verificare la data di accredito e l’importo dell’ADI

Per controllare lo stato della propria domanda e verificare la data di lavorazione e accredito dell’Assegno di Inclusione, è possibile accedere al Cassetto Previdenziale sul sito dell’INPS o tramite l’App INPS Mobile. All’interno dell’area riservata, nella sezione relativa ai pagamenti, è possibile visualizzare il dettaglio dell’importo spettante, la data in cui è stata completata la lavorazione e quella prevista per l’accredito sulla Carta di Inclusione.

Si consiglia di controllare periodicamente il proprio fascicolo previdenziale per eventuali aggiornamenti, poiché l’elaborazione dei pagamenti può variare in base alle tempistiche amministrative dell’INPS. In caso di ritardi o anomalie, è possibile contattare il servizio clienti INPS tramite il Contact Center o recarsi presso una sede territoriale per ricevere assistenza.

Leggi anche: Fascicolo previdenziale del cittadino INPS: come funziona e come accedere

A chi spetta l’Assegno di Inclusione?

Il sussidio è rivolto ai nuclei familiari con almeno un componente in una delle seguenti condizioni:

  • Minore di età;
  • Persona con disabilità;
  • Over 60;
  • Soggetto in condizione di svantaggio certificata dai servizi sociali.

Per accedere alla misura è necessario rispettare anche determinati limiti economici, tra cui:

  • ISEE familiare inferiore a 10.140 euro;
  • Reddito familiare non superiore a 6.500 euro annui.

Importi aggiornati dell’Assegno di Inclusione 2025

Con la Legge di Bilancio 2025 sono stati introdotti nuovi parametri economici che hanno portato a un incremento dell’importo massimo ottenibile. Il sussidio può arrivare fino a 6.500 euro annui, moltiplicati per il parametro della scala di equivalenza. A questa somma può aggiungersi un contributo per l’affitto, pari a 303 euro mensili.

Esempi pratici di calcolo dell’Assegno di Inclusione

Di seguito alcuni esempi di calcolo tratti dalla circolare INPS:

  • Esempio 1: Nucleo familiare con 3 adulti, uno con disabilità
    • Reddito familiare: 3.500 euro annui
    • Scala di equivalenza: 1,9
    • Importo ADI annuo (senza contributo affitto): (6.500 * 1,9) – 3.500 = 8.850 euro annui, pari a 737,5 euro mensili.
  • Esempio 2: Nucleo familiare con 3 adulti, uno con disabilità, in affitto
    • Reddito familiare: 6.000 euro annui
    • Scala di equivalenza: 1,9
    • Quota A (sussidio base): (6.500 * 1,9) – 6.000 = 6.350 euro annui, pari a 529 euro mensili.
    • Quota B (contributo affitto): 3.640 euro annui, pari a 303 euro mensili.
  • Esempio 3: Nucleo familiare con due genitori e due minori, uno sotto i 3 anni
    • Reddito familiare: 4.500 euro annui
    • Scala di equivalenza: 1,7
    • Importo ADI annuo: (6.500 * 1,7) – 4.500 = 6.550 euro annui, pari a 475 euro mensili.

Questi esempi mostrano come l’importo spettante vari in base al reddito e alla composizione familiare.

Leggi anche: Assegno di inclusione (ADI), si può avere solo Quota B per affitto? Ecco cosa sapere

Come funziona la Carta di Inclusione?

L’Assegno di Inclusione viene erogato attraverso una carta di debito dedicata (Carta ADI), simile alla precedente Carta Reddito di Cittadinanza, con alcune limitazioni sugli acquisti. Non è possibile, ad esempio, effettuare spese per il gioco d’azzardo o acquisti online.

Per controllare il saldo della carta, i beneficiari possono:

  • Recarsi agli sportelli ATM Postamat;
  • Consultare il saldo presso gli uffici di Poste Italiane;
  • Contattare il numero verde 800.666.888 (da fisso) o il +39 06.4526.6888 (da cellulare o dall’estero).

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Assegno di Inclusione e altre misure di sostegno

A differenza del Reddito di Cittadinanza, l’ADI non comprende automaticamente l’Assegno Unico per i figli a carico. I beneficiari interessati devono presentare un’apposita domanda all’INPS per ricevere questa ulteriore misura di sostegno.

Conclusioni

Anche a marzo 2025, l’Assegno di Inclusione rappresenterà un importante aiuto per le famiglie italiane in difficoltà economica. Con il primo accredito previsto per il 15 marzo e il secondo per il 27 marzo, è fondamentale monitorare il proprio fascicolo previdenziale sul portale INPS per verificare l’accredito e i requisiti. Inoltre, con i nuovi parametri economici introdotti dalla Legge di Bilancio, l’importo del sussidio è aumentato, offrendo un maggiore supporto alle famiglie che ne hanno diritto.



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