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Savona. Niente da fare per Savona: il titolo di Capitale della Cultura 2027 lo ha vinto Pordenone. L’annuncio è stato dato questa mattina alle 11.30 dal ministro della Cultura Alessandro Giuli nel corso di una cerimonia ufficiale presso la Sala Spadolini del Ministero, alla presenza della Giuria di selezione e dei rappresentanti delle città candidate.
Una scelta, quella di Pordenone, che la giuria ha preso all’unanimità. E la motivazione che non può che suonare beffarda per la città della Torretta, dato che sembra descrivere proprio il dossier savonese: “Il dossier propone un modello di valorizzazione culturale innovativo e inclusivo, capace di coniugare tradizione e contemporaneità. L’approccio strategico mira a rafforzare l’identità del territorio attraverso progetti che intrecciano patrimonio storico, arti visive, cinema e partecipazione attiva della comunità. Particolarmente apprezzata è la capacità di attivare un processo di coinvolgimento diffuso che reinterpreta il legame tra memoria, territorio, creatività. Il progetto si distingue per la volontà di rendere la cultura un motore di sviluppo sostenibile, con un programma articolato lungo l’intero anno capace di attrarre un pubblico ampio e diversificato. La strategia di investimento è solida e coerente con gli obiettivi, con un impatto atteso significativo sul tessuto socio economico. Apprezzata, inoltre, l’integrazione tra istituzioni culturali, sistema museale e universitario e realtà associative, che garantisce una rete solida e partecipativa. La particolare attenzione rivolta ai giovani, non soltanto come fruitori ma come protagonisti del processo creativo, conferma la visione dinamica e inclusiva del progetto. Il dossier soddisfa gli indicatori del bando, ponendosi come un modello di progettazione culturale innovativa e condivisa. Il giudizio è eccellente. Pertanto la giuria, all’unanimità, raccomanda come Capitale Italiana della Cultura 2027 Pordenone”.
Il presidente della giuria, Davide Maria Desario, ha introdotto così la cerimonia: “Tutti insieme abbiamo studiato i dossier presentati dalle città, li abbiamo valutati, ci siamo confrontati seguendo con attenzione le linee guida previste del bando. Li ringrazio uno per uno. Le dieci città finaliste con i loro progetti hanno dimostrato visione, capacità manageriali e di valorizzazione delle ricchezze del territorio realizzando un programma culturale ricco di tutte le forme d’arte per le quali il nostro paese fa invidia al mondo. Abbiamo sentito professionalità, passione e capacità di fare squadra che ha unito i campanili, questa iniziativa sta crescendo sempre di più. Ci sarà una sola Capitale ma le altre 9 devono essere orgogliose di aver raggiunto la fase finali consapevoli che il progetto è valido e deve andare avanti e devono essere supportati. La cultura dev’essere il volano di ogni iniziativa della nazione. Oggi rilancio una proposta: oltre al grande premio proponiamo di trovare il modo di dare riconoscimento economico anche alle altre finaliste. Tutte insieme queste splendide città fanno la nostra nazione, vanno ascoltate e aiutate”.
Dopo aver proiettato il video di questa edizione: “Vi dico ancora una volta bravi, siate orgogliosi di tutto quello che avete fatto“, ha concluso.
Il ministro Alessandro Giuli ha aggiunto: “Siamo noi ospiti di 10 meravigliose città giunte al traguardo di questa meravigliosa giornata. Siamo giunti al 2027, dopo un iter iniziato nel 2024 con una manifestazione di interesse che coinvolto 20 città. Le candidature sono state valutate da una giuria di altissimo livello e meritano un ringraziamento speciale e un applauso perchè hanno svolto un lavoro appassionato. Si è dovuto scegliere un progetto e fa bene il presidente di incoraggiare anche economicamente chi non ha vinto. Sarà nostra cura fare il massimo sforzo possibile perchè ciò avvenga.E’ stato un iter articolato, il lavoro è di altissimo livello, varietà e pluralità. La trasversalità e la totale indifferenza a qualsiasi tipo di condizionamento ideologico rappresenta un punto di forza di questa manifestazione perchè è la base di un modello possibile di dialogo tra istituazioni e città e dovrebbe essere di insegnamento a tutti noi, a tutto l’arco parlamentare. Tutte le finaliste possono accedere al progetto Cantiere Città nato per valorizzare e non disperdere le progettualità. Da quest’anno è nata anche la Junior Edition dedicata ai ragazzi delle città finaliste”.
Oggi, nonostate il verdetto, alle 19 si terrà la festa in piazza Sisto che è stata organizzata nei giorni scorsi a prescindere dall’esito finale: “La candidatura è stato un percorso collettivo straordinario che ha tracciato ua nuova rotta per Savona – hanno spiegato dal team di candidatura – e per questo vogliamo festeggiarlo insieme”. L’appuntamento è per le 19. L’invito ai savonesi è semplice: “Vestiti con i colori bianco e blu della candidatura e scendi in piazza con noi per festeggiare. Fotograferemo questo viaggio collettivo che prosegue”.
Le altre città in corsa per il titolo erano: Alberobello (Puglia), Aliano (Basilicata), Brindisi (Puglia), Gallipoli (Puglia), La Spezia (Liguria), Pompei (Campania), Reggio Calabria (Calabria) e Sant’Andrea di Conza (Campania).
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