“Percorsi di sensibilizzazione” dedicati alle sfide delle malattie rare, all’inclusione sociale e alla valorizzazione della diversità

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Nella splendida cornice del Maschio Angioino, Sala della Loggia, si è svolto l’evento “Percorsi di sensibilizzazione”, un’importante occasione di confronto dedicata alle sfide delle malattie rare, all’inclusione sociale e alla valorizzazione della diversità. L’incontro, iniziato alle ore 15:00, ha visto la partecipazione di istituzioni, esperti e autorità del Corpo Diplomatico, associazioni, personalità del mondo dello spettacolo e della moda, uniti dal desiderio di promuovere consapevolezza e solidarietà. L’evento è stato fortemente voluto dall’Assessore alle Politiche Sociali della VI Municipalità del Comune di Napoli, Mariarca Viscovo, e dal Consolato della Repubblica del Bénin a Napoli, rappresentato dal Console Giuseppe Gambardella, in collaborazione con l’A.P.S. Vanacore, guidata dalla presidente Adele Delicato. La moderazione dell’incontro è stata affidata alla Dott.ssa Nadia Pedicino, giornalista, che ha saputo condurre con sensibilità e attenzione i vari momenti della giornata. Mariarca Viscovo, Assessore alle Politiche Sociali, ha dichiarato: “La diversità è un valore universale che ci arricchisce come individui e come comunità. Come legale internazionale, sono convinta che la cooperazione tra istituzioni, popoli e culture sia fondamentale per affrontare le sfide globali del nostro tempo, dalle malattie rare alle disuguaglianze sociali. Napoli, con la sua vocazione multiculturale, rappresenta il luogo ideale per lanciare un messaggio potente: ogni persona porta con sé un valore irripetibile, e riconoscere questa unicità è il primo passo per costruire una società più giusta e inclusiva. Questo evento è stato il simbolo di un cambiamento possibile, un momento in cui voci diverse si sono incontrate per costruire percorsi che possano arrivare ovunque ci sia bisogno di speranza e diritti.

” A ribadire l’importanza della cooperazione internazionale, il Console Giuseppe Gambardella ha sottolineato: “Abbiamo creduto fortemente in questo evento come strumento per dare voce a chi vive realtà complesse, ma anche per valorizzare il legame tra Napoli e il Bénin, ponte simbolico tra Europa e Africa. Questa connessione dimostra che la solidarietà non conosce confini: la condivisione di esperienze, risorse e conoscenze può trasformare sfide in opportunità concrete. Come Console della Repubblica del Bénin, sono orgoglioso di promuovere un’iniziativa che esalta la dignità di ogni persona e incentiva una rete di sostegno capace di superare le barriere geografiche. Ringrazio inoltre la Fondazione Paolo Vive, presieduta dal Dott. Lorenzo Simeoli e rappresentata dal Dott. Carlo Simeoli e dall’ Architetto Raffaella Simeoli, che hanno fatto della loro vita una fervida testimonianza di solidarietà e sostegno ai più deboli in Africa, trasformando un dolore personale in amore verso il prossimo”. Ad evidenziare il legame imprescindibile tra salute e inclusione sociale, è intervenuto Giuseppe Limongelli, Direttore del Centro di Coordinamento Malattie Rare Regione Campania mentre la Dottoressa Immacolata Viscovo ha fatto da trait d’union con il mondo sanitario: “Le malattie rare pongono sfide che vanno oltre l’aspetto clinico. Per questo è essenziale un approccio integrato che metta in rete le istituzioni sanitarie, gli enti locali e il tessuto associativo,” ha dichiarato Limongelli. Il programma ha previsto interventi istituzionali e testimonianze di grande impatto emotivo. Il Sindaco di Casamarciano, Clemente Primiano, insieme al Vice Sindaco del Comune di Monte di Procida, Marilù Marasco, hanno portato la voce delle istituzioni locali. L’attore e comico Ciro Giustiniani, noto volto di Made in Sud, ha offerto un contributo speciale con la sua sensibilità, ricordando quanto sia importante utilizzare l’arte e l’umorismo per affrontare tematiche delicate. A seguire, la storia di Alessandro Coppola, modello e testimone della sindrome di Usher, è stata un potente esempio di resilienza. Proprio il legame tra moda e inclusività è stato approfondito da Titti Petrucci, imprenditrice e specialista del Made in Italy, che ha concluso il ciclo di interventi: “La moda ha il potere di raccontare storie, di abbattere barriere e di celebrare l’unicità di ogni individuo.” L’evento ha rappresentato un’occasione straordinaria di dialogo e condivisione, lasciando un segno profondo nel percorso verso una società più inclusiva e attenta ai bisogni di tutti.



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