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Altro giro altra corsa. Sarà senz’altro sfuggito di mano il nuovo progetto ciclabile pensato per il territorio di Palermo. L’ultima trovata è quella di via Paolo Emiliani Giudici, appartenente alla terza circoscrizione del capoluogo: il percorso per ciclisti è stato realizzato sulla stessa carreggiata di automobilisti e motociclisti. Un’iniziativa che non è passata inosservata soprattutto agli abitanti della zona.
Il progetto, che rientra nella realizzazione del “Percorso ciclabile Costa Sud, Stazione Centrale, Lungo Fiume Oreto, Poli Universitari”, e prevede la creazione di percorsi ciclabili per collegare le sedi universitarie alle stazioni ferroviarie, ha previsto l’utilizzo di un finanziamento complessivo di 7.964.945 euro, come risulta da una nota ufficiale del Comune di Palermo.
La pista ciclabile che cancella posti auto per disabili
Realizzare una pista per ciclisti in un’area ad alta frequenza sanitaria, sacrificando i posteggi riservati ai disabili, sembra una scelta quantomeno discutibile. E’ quanto accaduto davanti al Padiglione 2 del Policlinico, dove la nuova pista ha eliminato aree di sosta destinate alle persone con disabilità e creando ulteriori difficoltà a chi si reca quotidianamente in ospedale per visite mediche e terapie.
“Bisogna essere geni per realizzare la pista ciclabile davanti al padiglione 2 del Policlinico – ha dichiarato un cittadino – sono stati eliminati parcheggi per disabili e sono aumentate le difficoltà di mobilità delle persone che sfortunatamente si recano quotidianamente per effettuare visite e terapie. Una città rattoppata e inaccessibile”.
Via Mortillaro, la pista ciclabile solleva polemiche
Continuano le segnalazioni dei cittadini. La nuova pista ciclabile lungo via Mortillaro, traversa di via Oreto, ha sollevato polemiche tra residenti e commercianti della zona. Il nuovo tracciato dedicato alle biciclette ha infatti eliminato circa 100 posti auto, creando non pochi disagi a chi vive o lavora nella zona.
Il pensiero condiviso dai cittadini è sempre lo stesso: “La pista ciclabile è sicuramente un’opera utile ma andava pensata meglio”.
Polemiche per la pista ciclabile al Villaggio Santa Rosalia
Andare per Palermo in bicicletta è un percorso ad ostacoli a cui devi essere preparato. Uno degli ultimi interventi (non ancora del tutto ultimato) ha riguardato il quartiere Villaggio Santa Rosalia a Palermo. La pista ha due corsie di marcia, alcuni tratti colorati in rosso ed è interamente delimitata dal cordolo in cemento per evitare intralci con gli automobilisti. Per un percorso complessivo di quasi un 1 chilometro, la ciclovia si estende da via Umberto Solarino ( passando per via Filippo Marini, via Franco Lucchini, via Giuseppe Li Bassi) a via Andrea Cesalpino. In buona sostanza: congiunge l’ospedale Civico al campus universitario di viale delle Scienze. Un’opera finanziata con i fondi Pnrr e che ha interessato anche altri quartieri cittadini.
Il nuovo progetto di valorizzazione urbana non è stato ben accolto dai residenti della zona. Percorrendo l’intero percorso, ciò che immediatamente risulta agli occhi è che la viabilità è stata ridotta. In molti, sostengono che nessuno residente si sposta in bicicletta e che i fondi potevano essere utilizzati per rifare il manto stradale dissestato della zona. “Non servirà a nessuno, soldi spesi male – ha detto un cittadino – sarebbe meglio rifare le strade della città”. Altri invece sostengono: “Quel quartiere è pieno di universitari non palermitani quindi spesso senza auto. Credo che la pista ciclabile sia stata realizzata anche in funzione di questo”.
Pista ciclabile alla stazione centrale, l’allarme di un commerciante, “blocca passaggio ai clienti anziani e disabili”
La nuova pista ciclabile a ridosso della stazione centrale punta a ridisegnare la viabilità a due ruote di Palermo. Eppure, soprattutto tra i commercianti, c’è chi lamenta il rischio di perdere clientela a causa del progetto “discutibile”. Tra questi c’è Salvatore Croce, proprietario di un negozio di pedicure all’angolo tra piazza Giulio Cesare e via Tommaso Fazello: i suoi clienti sono principalmente anziani e, a causa della presente dei cordoli di cemento che delimitano la pista, hanno difficoltà a raggiungere l’esercizio commerciale.
La pista ciclabile che ostruisce il passaggio
“Ho chiesto la cortesia di aprire un varco davanti la mia attività – ha detto Croce – e ho spiegato che avendo clienti molto anziani spesso capita che hanno difficoltà a superare agilmente il cordolo dovendo quindi allungare il percorso di circa 50 metri per poter accedere alla mia attività. Gli unici varchi di accesso sono su via Fazello e un altro a piazza Giulio Cesare. Io ho clienti che non possono alzare i piedi da terra, è impraticabile”.
Molti esercenti della zona temono che la situazione possa portare ad una diminuzione degli incassi, scoraggiando i clienti abituali e rendendo meno accessibili le loro attività. “Siamo favorevoli alla mobilità sostenibile, ma questi interventi devono essere studiati in modo da non danneggiare chi lavora” ha concluso.
Risulta evidente che la difficoltà riscontrata da Salvatore lo preoccupa: “In molti mi hanno fatto capire che hanno difficoltà a portare la loro mamma o papà – ha detto – spero che l’amministrazione comunale possa aiutarmi a creare un varco davanti l’ingresso così da agevolare le persone anziane che hanno bisogno”.
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