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competenze e lavori del futuro

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L’Italia si tinge di verde: richiesti 200mila professionisti


Con la transizione ecologica in atto nel mercato del lavoro sta aumentando la richiesta di nuove competenze green. In Italia, ad esempio, il settore degli Smart Building, che vale 174 miliardi di euro, impiega 515mila lavoratori, con un potenziale di 200mila nuovi posti di lavoro per figure altamente specializzate. Tuttavia, il 57,6% delle aziende fatica a trovare candidati idonei, con l’83,7% delle posizioni aperte che richiede competenze in edilizia sostenibile, automazione e domotica.

Un gap di competenze ancora troppo elevato: per far fronte allo skill mismatch le aziende stanno investendo in programmi di upskilling e reskilling, anche in collaborazione con gli ITS Academy che garantiscono un tasso di occupazione dell’87% entro un anno dal diploma. L’Italia deve accelerare sulla formazione per non perdere competitività nella transizione ecologica. Guardando agli altri paesi europei, ad esempio il Regno Unito e la Germania, si sta già accelerando sulla formazione in energia rinnovabile e decarbonizzazione, mentre in Portogallo la domanda di professionisti green ha registrato un +71,3% grazie agli ingenti investimenti nelle rinnovabili. Solo con un piano di sviluppo delle competenze su scala globale sarà dunque possibile colmare il gap e garantire una transizione ecologica efficace e sostenibile.


Green job, tra domanda che sale e skills mismatch


Quando si parla di nuove figure professionali, in particolar modo quelle richieste dai settori legati alla sostenibilità, cresce la domanda di competenze green ma l’offerta resta ferma. Secondo l’ultimo Global Green Skills Report 2024, tra il 2023 e il 2024 la richiesta di professionisti con competenze verdi è aumentata dell’11,6%, mentre la disponibilità di talenti è cresciuta solo del 5,6%. Se questa tendenza continuerà, entro il 2050 la metà dei posti di lavoro nella green economy resterà scoperta. I settori con la maggiore necessità di nuove competenze sono le energie rinnovabili, l’edilizia sostenibile, la manifattura green e la tecnologia.

Quali sono le professioni green più richieste? Ingegneri dell’energia, esperti in idrogeno verde, tecnici per la gestione dei rifiuti e della qualità dell’aria, specialisti in supply chain sostenibile e in AI applicata alla sostenibilità. Soprattutto il settore tecnologico è quello ad aver registrato il picco di richieste, arrivando al +60% di competenze green ricercate, anche per via della crescente attenzione alla gestione delle risorse e all’efficientamento energetico. Purtroppo, anche quando si parla di sostenibilità il divario di genere è protagonista: solo il 10% delle lavoratrici ad oggi possiede green skills contro il 17% degli uomini, evidenziando anche in questo caso la necessità di maggiore inclusione.


Edilizia green e nuovi mestieri: le competenze più richieste


Il settore dell’edilizia sta attraversando una trasformazione epocale grazie alla spinta verso la sostenibilità e l’efficienza energetica. La domanda di professionisti qualificati nel settore green è in forte crescita, ma il mismatch tra competenze richieste e disponibili rappresenta ancora una sfida. Secondo i dati più recenti, il 55% delle imprese del settore fatica a trovare profili adeguati, in particolare per ruoli tecnici altamente specializzati.

Quali sono le competenze più ricercate? Nell’edilizia le nuove green skills saranno legate alla progettazione di edifici a emissioni zero, la gestione intelligente delle risorse e l’integrazione di tecnologie avanzate. In particolare, risulta sempre più necessaria una conoscenza approfondita dei sistemi di energia rinnovabile (fotovoltaico, geotermico, pompe di calore) e delle normative ambientali europee, essenziali per ottenere certificazioni di sostenibilità. Anche le abilità digitali, come la gestione di software per la modellazione energetica e il BIM (Building Information Modeling) sono fondamentali per migliorare l’efficienza dei progetti edilizi. Gli ITS Academy e i programmi di formazione specializzata hanno già attivato dei percorsi formativi ad hoc per rispondere a queste nuove esigenze, preparando una nuova generazione di professionisti con competenze mirate.


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