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Presunta truffa con il Superbonus, la difesa degli indagati milazzesi coinvolti nell’inchiesta della Gdf. Oggi l’udienza sul ricorso al Tribunale del riesame #finsubito prestito immediato


Oggi si è discusso al Tribunale del riesame il ricorso presentato dagli indagati dell’inchiesta sulla presunta truffa sui bonus fiscali che ha interessato la settimana scorsa la società barcellonese, “Mai. Con. Group srl”, società unipersonale della quale è legale rappresentante l’imprenditore Cosimo Venuto, 33 anni.  Ha fatto discutere molto anche a Milazzo. Numerosi gli indagati nell’ambito dell’inchiesta della Guardia di Finanza del Longano vivono nella città del capo. Otto persone indagate per un articolato schema ritenuto fraudolento nel settore delle agevolazioni edilizie relative al cosiddetto Superbonus. L’indagine è coordinata dal procuratore Giuseppe Verzera e dalla sostituta Emanuela Scali, i quali hanno richiesto e ottenuto dal gip del Tribunale di Barcellona Giuseppe Caristia l’emissione di un decreto di sequestro preventivo di crediti di imposta considerati “inesistenti”, per un valore complessivo di 1,6 milioni di euro, nonché ulteriori 640.000 euro per omessi versamenti di Iva e ritenute che sommano 2,2 milioni di euro. 

I legali hanno già presentato ricorso al tribunale del riesame che si è duscusso oggi. L’esito si saprà la prossima settimana. «La difesa – spiega l’avvocato Giovanni Cicala – ha già rilevato delle discrepanze nell’impianto accusatorio posto a base del decreto di sequestro, che verranno compiutamente ed analiticamente evidenziate in sede di riesame, in uno a tutte le criticità di cui è affetta la richiesta di sequestro avanzata dal PM, parzialmente accolta, dal GIP, che si basa su un accertamento che si caratterizza per una valutazione unilaterale, non imparziale, delle singole poste di bilancio e della relativa documentazione fiscale, che non tiene conto, peraltro, di inequivocabili ed incontrovertibili documenti che propendono, in realtà, per la insussistenza della notitia criminis».

I NOMI. Nell’inchiesta, all’imprenditore Cosimo Venuto contestata la violazione della legge sui reati tributari, e nello specifico per avere omesso il versamento di ritenute certificate; per un secondo reato, risulta indagato anche in concorso con le altre sette persone che hanno percepito i bonus edilizi, per l’ipotesi provvisoria di truffa aggravata ai danni dello Stato. Si tratta, oltre a Venuto, domiciliato a Barcellona e residente a Milazzo, di Francesca Allegra, 43 anni, di Milazzo; Carmelo Lopes, 62 anni, originario di Castroreale; Giammarco Lopes, 33 anni, originario di Messina; Gaetano Bartolo Scafidi, 38 anni, di Milazzo; Giacomo Venuto, 62 anni, di Barcellona; Valentina Venuto, 26 anni, di Milazzo; Daniele Ciraolo, 41 anni, di Milazzo.

Cosimo Venuto in qualità di legale rappresentante della società “Mai. Con. Group srl”, gli altri sette in qualità di soggetti beneficiari, che con artifizi e raggiri, per Cosimo Venuto, nell’aver ricevuto crediti di imposta inesistenti, applicando lo sconto in fattura per lavori edilizi mai interamente pagati dai beneficiari, per una somma pari a 1.645.533 euro, nonché cedendo i medesimi crediti a Poste Italiane e monetizzandoli; i soggetti beneficiari dei lavori avrebbero omesso di pagare o avrebbero pagato solo parzialmente i lavori effettuati dalla Mai.Con Group, ricevendo lo sconto in fattura da Cosimo Venuto, nonché cedendo alla stessa società unipersonale crediti d’imposta inesistenti, non avendo quindi diritto ad alcuna detrazione. Così, avrebbero ottenuto indebito vantaggio patrimoniale correlato allo sconto in fattura applicato, inducendo altresì in errore l’Erario, e si sarebbero procurati ingiusti profitti, con pari danno per l’Ente statale. I difensori sono certi di potere ribaltare le accuse.


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