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Regione Toscana: bilancio da oltre 12 miliardi. Irpef, liste d’attesa, frane. E gli emendamenti per Darsena Livorno #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –


La sede del Consiglio regionale della Toscana

Il voto sul Bilancio 2025 della Regione Toscana è previsto per domani, 20 dicembre. Forse in mattinata. Al massimo nel pomeriggio. Quasi nessuno sembra disposto ad arrivare alla prosecuzione notturna. Intanto è scontro. Uno scontro che ripete, in linea di massima, il muro contro muro fera maggioranza (qui di Centrosinistra) che esiste a Roma sulla Finanziaria dello Stato (con maggioranza, però, di Centrodestra). Ma qui ci sono visioni diverse su questioni locali, che toccano da vicino la vita, anche il lavoro e la salute dei cittadini. Di che costa parliamo? Il quadro generale delle entrate e delle spese ammonta a 12 miliardi e 245 milioni circa. La componente di maggior rilievo è quella delle entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa, ovvero 9,9 miliardi. All’interno di questo capitolo il fondo sanitario regionale è la voce principale: stimato per il 2025 in 8miliardi e 97milioni, mentre le componenti dell’Irap e dell’addizionale regionale Irpef ammontano rispettivamente a 182 milioni e a quasi 292 milioni.

ENTRATE – Queste cifre, che caratterizzano il pacchetto finanziario 2025-2027, che comprende Bilancio di previsione 2025-2027, la Legge di Stabilità per il 2025 e Collegato, la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Nadefr) 2025, sono state illustrate in Aula dal presidente della commissione Bilancio, Giacomo Bugliani (Pd).

Nel dettaglio, Bugliani ha precisato come le entrate regionali che non sono destinate al finanziamento della Sanità ammontino complessivamente a circa 497 milioni, la cui parte principale è rappresentata dal gettito delle tasse automobilistiche (418 milioni), seguita dalle entrate derivanti dall’Addizionale Regionale sul Gas Naturale (40 milioni), dalle tasse versate dagli studenti universitari destinate al finanziamento del diritto allo studio universitario (16,2 milioni) e dal tributo speciale per il conferimento in discarica dei rifiuti solidi urbani (11 milioni). Significative le stime delle entrate che arrivano dall’attività di contrasto all’evasione fiscale, di 39 milioni per accertamenti IRAP e 9,5 milioni per accertamenti relativi all’Addizionale Regionale all’IRPEF; inoltre, sono stati stimati circa 100 milioni dal recupero delle tasse automobilistiche.

LAVORO – Sempre sul fronte delle entrate, i trasferimenti correnti per il 2025 ammontano a 678 milioni circa, un dato che comprende anche i trasferimenti comunitari relativi al ciclo 2021-2027. Nel dettaglio il “nuovo” FESR, per il 2025, prevede stanziamenti per circa 48 milioni; il Fondo Sociale Europeo registra entrate per 104 milioni da finanziamenti UE e 109 milioni da cofinanziamento statale; l’INTERREG Italia Francia marittimo vede risorse di provenienza UE pari a 54 milioni per l’esercizio 2025, mentre i trasferimenti statali ammontano a 7 milioni. I trasferimenti statali provenienti dai fondi del PNRR finalizzati al finanziamento della spesa corrente sono di quasi 132 milioni, di cui 30,75 milioni sono rivolti all’ambito sanitario. Nell’ambito lavorativo sono previste 81 milioni di risorse PNRR, destinate al finanziamento del programma Garanzia occupabilità dei lavoratori (progetto GOL), mentre i fondi per l’assistenza domiciliare derivanti dalle entrate dallo stato, “casa come primo luogo di cura” ammontano a 21 milioni. Altri trasferimenti correnti rilevanti riguardano il trasporto pubblico locale: 38,5 circa milioni provenienti dagli enti locali per i servizi aggiuntivi del TPL; 13 milioni circa trasferiti dallo Stato per gli oneri di servizio per il trasporto marittimo volto a garantire la continuità territoriale con l’arcipelago toscano e 5,16 milioni per l’esercizio dei compiti trasferiti dallo stato alle regioni in materia di TPL. In ambito socio-sanitario sono da segnalare le entrate per i fondi statali per l’assistenza territoriale pari a 32,5 milioni. Sono inoltre presenti il finanziamento statale degli oneri di funzionamento dei servizi per l’impiego di 22 milioni e per il potenziamento dei centri per l’impiego, previsto in quasi 26 milioni di euro.

PRESTITI – Le entrate extra tributarie ammontano invece a 93,5 milioni. Ancora, le entrate in conto capitale ammontano a circa 570 milioni di euro. Sul fronte delle entrate Bugliani ha segnalato, infine, quelle legate all’accensione di prestiti: lo stanziamento di 985 milioni rappresenta l’indebitamento che può essere contratto a copertura sia del disavanzo presunto al 31 dicembre 2024 derivante da mutui autorizzati e non contratti (599,82 milioni), sia per la copertura di quota parte degli investimenti programmati nel 2025.

USCITE – Passando alla spesa, Bugliani ha evidenziato un raffronto, riferito ad alcune missioni, tra lo stanziamento iniziale del 2024 e quello del 2025: sul fronte dell’istruzione e del diritto allo studio c’è un incremento di risorse di circa 10 milioni, arrivando a 118 milioni circa; sulla tutela della gestione di attività culturali una flessione di quasi 5 milioni, per arrivare a 79 milioni di euro; sulle politiche giovanili sport e tempo libero c’è una flessione di circa 2 milioni di euro, per un totale di 25 milioni; sul turismo l’incremento di risorse è di circa 2 milioni, per arrivare a 18 milioni e 800mila euro; sull’assetto del territorio e dell’edilizia abitativa, si passa da circa 110 milioni a 83 milioni; sulla tutela del territorio e dell’ambiente le risorse sono pari a 211 milioni circa, con una flessione di 16 milioni; sui trasporti c’è un incremento di circa 9 milioni e si arriva a 1 miliardo e 2 milioni; sulle politiche sociali e famiglia si registra una riduzione di 73 milioni di euro, con uno stanziamento inziale 2025 di 126 milioni e mezzo, mentre sulla tutela della salute c’è un incremento di 281 milioni, con stanziamento iniziale di 8 miliardi e 321 milioni; sullo sviluppo economico l’incremento è di 22 milioni di euro; sulle politiche per il lavoro e formazione un incremento di 24 milioni, con stanziamento iniziale che supera i 281 milioni; infine un incremento di 36 milioni su fondi e accantonamenti, che hanno uno stanziamento iniziale per il 2025 di 308 milioni.

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CONTRATTI SANITA’ – “I dati significativi che emergono da questo raffronto tra entrate e spese – ha detto Bugliani – sono i seguenti: c’è una crescita in termini assoluti del fondo sanitario indistinto di circa 342 milioni di euro, in buona parte destinata alla copertura dei rinnovi contrattuali per il personale del comparto della sanità, per un valore complessivo di circa 90 milioni di euro. Ancora, una riduzione delle risorse vincolate di circa 85 milioni di euro, una riduzione stimata del disavanzo pregresso al 31 dicembre 2024 pari a circa 101 milioni; una crescita rispetto al 2024 della spesa finanziata con risorse regionali di circa 61 milioni”.

La manovra di bilancio si completa con la legge di stabilità 2024 e il suo collegato, nelle quali prevale la componente di rimodulazione delle risorse. Bugliani ha ricordato l’importante misura di sostegno al “Sistema Neve” in Toscana, per cui si è deciso di potenziare il bando annuale con un ulteriore stanziamento.

ALLUVIONI – Nel collegato alla legge di stabilità sono infine contenute misure puntuali per lo stanziamento di risorse, tra cui quella di 4 milioni di euro a seguito degli eventi metereologici che hanno colpito la Toscana nei mesi di settembre e ottobre, destinati alle famiglie danneggiate dagli eventi in questione per un importo massimo di 3 mila euro per nucleo colpito.

DARSENA DI LIVORNO – Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha illustrato gli emendamenti presentati agli atti della manovra finanziaria, “maturati negli ultimi venti giorni”, a seguito di “sollecitazioni, richieste di approfondimento, indicazioni di ulteriori misure necessarie”. Un bilancio “di crescita e investimenti – spiega Giani – nel quale l’intervento principe è la Darsena di Livorno, con la conferma del finanziamento per più di due milioni; lo stesso si può dire per Cisanello a Pisa, ospedale che diventerà forse più grande di Careggi”. In tutto, “arriviamo quasi a un miliardo per capacità di indebitamento per investimenti e crescita”.

In secondo luogo, prosegue Giani, “è il bilancio Toscana Diffusa, interventi in cui la Regione dà quella qualcosa in più per interventi che sarebbero rimasti fermi e consentono ai Comuni di sbloccarle e di farle, con un’opera della Regione sussidiaria nei confronti dei Comuni, specie i più piccoli, per colmare il divario della Toscana a due velocità, grazie a una Regione amica”.

Poi, “la Toscana dei servizi: abbiamo fatto la scelta di sostenere interventi dei fondi europei con 140milioni di euro. Una serie di interventi di natura sociale contenuti in questi provvedimenti”. Il presidente si è dichiara “aperto ad accogliere il contributo che arriverà dalla discussione, non escludo che possano maturare altri emendamenti dai contributi che arriveranno dall’Aula. Giudico importante anche il lavoro fatto con gli atti d’indirizzo”.

IRPEF – Quest’anno, spiega ancora Giani, “ragioniamo sulle entrate fiscali in modo diverso: una legge della Finanziaria, che valuto opportuna, consente di definire le misure di entrata, a partire dall’addizionale Irpef, non più entro il 31 dicembre, ma entro il 15 aprile. Così, con i conti della sanità 2024 ben verificati e acclarati attraverso i bilanci delle Asl, abbiamo la possibilità – per l’Irpef lo escludo tassativamente già ora – di arrivare a una manovra integrativa del bilancio che ci può consentire di inserire altre cose”.

FRANE – Gli emendamenti che il presidente ha proposto all’Aula partono da “tre interventi su frane: a Coreglia Antelminelli, 900mila euro in località Tereglio; al Comune di Filattiera, frazione Cavallina, 320mila euro; 998mila euro a Podenzana fra 2026 e 2027, Canale della Chiesa in località Cospeto. C’è poi il contributo a San Michele Arcangelo in Carmignano, 500mila euro tra 2026 e 2027: la Chiesa ha difficoltà statiche, per le quali il quadro del Pontormo è stato portato ora alla Villa Medicea di Poggio a Caiano, ma che potrà tornare una volta ultimati gli interventi.”

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A Minucciano, “interveniamo per sostenere un’opera molto importante, dove passa tutto il carico di marmo di quella parte delle Apuane: un bypass porterà alla strada regionale senza passare da Minucciano: in tre anni metteremo circa 4milioni di euro; al Comune di Santa Luce per la riqualificazione centro civico a Pomaia, 200mila euro; a Montalcino, 700mila euro per la viabilità nella frazione di Torrenieri: viene realizzato bypass; a Crespina Lorenzana, 800mila euro in tre anni per la realizzazione della palestra sportiva di Cenaia”.

A Pontassieve, in tre anni, andranno “un milione di euro per l’edificazione dell’immobile destinato a ospitare infrastrutture per attività di ricerca e sviluppo di energie rinnovabili e nuovi carburanti: si crea un centro rilevante per tutta la Toscana – prosegue Giani –; a Collesalvetti, 400mila euro per la realizzazione passaggio pedonale lungo l’acquedotto Leopoldino, a integrazione dei 9milioni che ci mette la Soprintendenza; a San Giuliano Terme, 800mila euro per interventi di recupero e ristrutturazione di un immobile da adibire a biblioteca e centro polivalente”. Al Comune di Arcidosso, “andranno 1,5milioni per completare il finanziamento per il teleriscaldamento, Enel ci mette circa 15milioni, il Comune una cifra consistente, con il nostro contributo si completa l’intervento; a Lucca, 1,5milioni per l’ampliamento della sede dell’Istituto

TOSCANA DIFFUSA – Superiore Chini Michelangelo di Lido di Camaiore”. C’è poi “il finanziamento di due milioni dei bandi per sostenere legge sulla Toscana Diffusa: si prevedono tre linee di sostegno: contributi per apertura negozi nei borghi storici; sostegno a giovani coppie per affitto; sostegno a giovani coppie per acquisto di edifici nei centri della Toscana Diffusa. Non escludo ulteriori linee di indirizzo”. Al Comune di Sinalunga, “metteremo 115mila euro per la riqualificazione di un impianto sportivo”.

TERZO SETTORE – Quanto alle agevolazioni fiscali al terzo settore, “per portarli a un’aliquota simile alla maggioranza delle altre Regioni, a seguito della nuova normativa, abbiamo calcolato che serviranno minori entrate per 700mila euro l’anno”. E ancora, si prevede un “contributo straordinario di 550mila euro a integrazione dell’intervento del Comune di Poggibonsi per il completamento di impianti sportivi; a Pistoia andranno 200mila euro per interventi sulla viabilità; a Castelnuovo Berardenga, 700mila euro per la ristrutturazione di Villa Chigi Saracini; a Vico Pisano, per il centro aggregativo ‘Spazio ai giovani’ 200mila euro; a San Casciano Val di Pesa, 320mila e 380mila euro nei due anni 2025 e 2026 per la realizzazione di un nuovo asilo nido in località Marcatale”.

LISTE D’ATTESA – Per l’abbattimento delle liste di attesa in sanità, la Regione stanzia 10milioni di euro, annuncia Giani. “Prevediamo un contributo straordinario alla città di Arezzo per progettazioni della strada regionale 71, in pratica la tangenziale di Arezzo. A San Vincenzo, un milione e 110mila euro per la ristrutturazione edificio ex Fucini”. Il presidente spiega di aver “deciso, dopo molte discussioni, di sopprimere l’art. 34 della pdl 289, che tende a utilizzare i nostri sportelli di Asl per la corresponsione di farmaci. Resto convinto dell’utilità di quell’articolo, ma è in corso una contrattazione con le organizzazioni dei farmacisti, lasciamo al momento alle farmacie l’autorizzazione, entro febbraio dovremo arrivare ad un accordo”.

40 MILIONI ALLO STATO – Si tratta di un Bilancio, ha concluso Giani, “fortemente condizionato da norme che si ripercuotono sulla capacità di spesa della parte corrente. Con la Finanziaria è stato introdotto il dispositivo per cui le Regioni devono corrispondere al Bilancio consolidato dello Stato: questo comporta di dover rinunciare a 23milioni di entrate. Contemporaneamente, viene confermato e quindi diventa strutturale il contributo degli Enti locali allo Stato, che per la Toscana è di 40milioni di euro. Non utilizzeremo quindi 63milioni che ci vengono tolti dalla Stato. Questo ci ‘brucia’ una voce di entrata importante: circa 50milioni di nuove entrate, grazie a controlli effettuati per la lotta all’evasione fiscale. Nuove risorse che ci vengono ‘soffiate’ dalle disposizioni della legge Finanziaria”.

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