Addetti antincendio: chi sono, nomina e formazione #finsubito prestito immediato

Gli addetti antincendio sono figure incaricate di attuare tutte le misure di prevenzione dagli incendi e di intervenire tempestivamente per identificare e gestire l’emergenza

Uno dei rischi più comuni e riconosciuti che può compromettere la sicurezza dei lavoratori durante l’esecuzione delle loro attività è il rischio di incendio. Il testo unico sulla sicurezza stabilisce, definisce e regolamenta la figura dell’addetto antincendio, incaricato della prevenzione e della protezione contro tale rischio. A nominare l’addetto antincendio è il datore di lavoro.

Per semplificare la procedura di designazione e la gestione dei ruoli legati alla sicurezza, in conformità con le disposizioni normative, puoi utilizzare il software per la sicurezza nei luoghi di lavoro, che ti fornisce tutti i modelli richiesti dalla normativa, tra cui il modello di designazione per addetti.

Chi sono gli addetti antincendio?

Gli addetti antincendio rientrano nel gruppo degli addetti alle emergenze, come previsto dal D.Lgs. 81/08. Questi sono incaricati di attuare tutte le misure di sicurezza necessarie per affrontare e gestire le situazioni di emergenza, ovvero tutte le misure e le attività di prevenzione degli incendi, lotta antincendio ed evacuazione in caso di emergenza in collaborazione con gli addetti al primo soccorso.

La normativa non specifica un numero minimo di addetti alle emergenze che un’azienda deve avere, ma richiede che siano sufficienti in relazione alle dimensioni dell’azienda e ai rischi specifici dell’attività o dell’unità produttiva.

Da chi sono designati gli addetti antincendio

Gli addetti alle emergenze vengono nominati dal datore di lavoro o da un dirigente attraverso un atto formale di designazione. Questo documento ufficiale assegna ai soggetti individuati le responsabilità e i poteri necessari per svolgere efficacemente il loro incarico. La nomina rappresenta uno dei documenti obbligatori da conservare all’interno dell’azienda.

Di seguito, un esempio di nomina dell’addetto antincendio elaborato con il software specializzato in sicurezza sul lavoro.

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Il lavoratore designato può rifiutare la nomina di addetto antincendio?

Secondo l’articolo 43, comma 3, del D.Lgs. 81/2008, i lavoratori non possono rifiutare la designazione, salvo che abbiano motivazioni valide. Tra le ragioni accettabili per il rifiuto potrebbe rientrare uno stato di salute non idoneo, confermato da un medico.

Tuttavia, è fondamentale considerare quanto indicato all’articolo 18 (comma 1, lettera c) che obbliga il datore di lavoro a tenere conto delle capacità, delle condizioni di salute e sicurezza, nonché delle eventuali carenze formative delle persone designate.

Cosa fa l’addetto antincendio: i compiti

Nel corso della normale attività lavorativa, gli addetti antincendio hanno il compito di controllare regolarmente l’integrità delle attrezzature antincendio presenti sul luogo di lavoro. Devono, inoltre, assicurarsi che le vie di fuga e le uscite di emergenza siano libere da ostacoli, documentando ogni verifica sul registro di sorveglianza operativa.

Contrariamente a quanto si possa pensare, il ruolo degli addetti antincendio non si limita agli interventi in situazioni di emergenza. È proprio grazie a un monitoraggio quotidiano che si può garantire una più efficace prevenzione del rischio incendio, contribuendo a proteggere l’azienda e la sicurezza dei lavoratori.

Le responsabilità di questi addetti includono anche il controllo della percorribilità delle vie di fuga e l’adeguata segnalazione dei rischi di incendio, indispensabili per garantire la sicurezza di tutti in caso di emergenza. Nei cantieri temporanei, gli addetti all’emergenza devono intervenire prontamente in situazioni di pericolo grave, come un incendio, per salvaguardare persone e beni.

Dunque, gli addetti antincendio hanno un ampio spettro di responsabilità, che vanno dalla prevenzione alla gestione delle emergenze.

Misure di prevenzione incendi

Gli addetti antincendio sono incaricati di attuare tutte le misure preventive necessarie per ridurre al minimo i rischi di incendio. In particolare:

• controllo delle attrezzature antincendio: gli addetti devono verificare l’efficienza e la funzionalità di tutti gli impianti antincendio presenti in azienda, come estintori, idranti, impianti di spegnimento automatico e sistemi di rilevamento fumi. Devono inoltre garantire che tutte le attrezzature siano facilmente accessibili e siano periodicamente sottoposte a manutenzione;
• monitoraggio delle vie di esodo e delle uscite di emergenza: un altro compito fondamentale è quello di assicurarsi che le vie di fuga siano libere da ostacoli, facilmente percorribili, e che siano segnate in modo chiaro. Gli addetti devono controllare che l’illuminazione di emergenza funzioni correttamente e che le uscite di emergenza siano facilmente identificabili;
• valutazione dei rischi: in accordo con il datore di lavoro, gli addetti antincendio contribuiscono alla valutazione dei rischi aziendali, segnalando potenziali situazioni di pericolo e suggerendo misure preventive specifiche, come l’uso di materiali ignifughi, la gestione dei rifiuti e la manutenzione delle attrezzature che potrebbero costituire una fonte di rischio incendio.

Gestione delle emergenze

In caso di incendio, gli addetti antincendio sono chiamati ad agire prontamente per limitare i danni e proteggere la sicurezza delle persone. Nello specifico:

• intervento diretto: gli addetti devono essere in grado di utilizzare correttamente i dispositivi di estinzione, come estintori portatili, manichette antincendio e sistemi di protezione fissi. Devono essere in grado di decidere la modalità di intervento più adatta a seconda del tipo di incendio (per esempio, l’uso di estintori a polvere per incendi di classe A, B, C, o di CO2 per apparecchiature elettroniche);
• attivazione del piano di emergenza: in caso di incendio, gli addetti antincendio devono essere in grado di attivare il piano di emergenza aziendale, che include l’evacuazione del personale, la gestione dei punti di raccolta e la comunicazione con i Vigili del Fuoco o altre autorità competenti;
• coordinamento con i VVF: durante l’emergenza, gli addetti antincendio devono supportare i VVF, fornendo informazioni dettagliate sul sito, sugli occupanti e sullo stato degli impianti antincendio. È fondamentale che abbiano una conoscenza approfondita della planimetria dell’edificio e dei sistemi di spegnimento, in modo da facilitare l’intervento delle squadre esterne;
• gestione della sicurezza durante le emergenze: gli addetti antincendio devono anche garantire la sicurezza del personale durante l’emergenza, verificando che tutte le persone siano evacuate in modo rapido e sicuro, senza creare panico.

Il datore di lavoro può essere nominato come addetto antincendio?

Il ruolo di addetto antincendio può essere ricoperto anche dal datore di lavoro a condizione che sia presente in azienda durante l’orario di lavoro e che svolga il corso antincendio, con eccezione delle tipologie riportate nell’articolo 31 al comma 6 del D.Lgs. 81/08 ovvero:

• nelle aziende industriali ad incidente rielevante;
• nelle centrali termoelettriche;
• negli impianti ed installazioni nucleari o dotati di sorgenti di radiazioni;
• nelle aziende per la fabbricazione ed il deposito separato di esplosivi, polveri e munizioni;
• nelle aziende industriali con oltre 200 lavoratori;
• nelle industrie estrattive con oltre 50 lavoratori;
• nelle strutture di ricovero e cura pubbliche e private con oltre 50 lavoratori.

Formazione addetti antincendio

L’addetto antincendio deve ricevere una formazione specifica in base al tipo di attività svolta dall’azienda in cui opera, attraverso un corso obbligatorio.

La normativa relativa alla formazione e all’aggiornamento degli addetti antincendio è il D.M. 2/9/21 che prevede 3 livelli di rischio:

• livello 1: il corso ha una durata di 4 ore ed è destinato alle aziende nelle quali sono presenti sostanze a basso tasso di infiammabilità e dove le possibilità di propagazione di un eventuale incendio sono molto basse. L’aggiornamento quinquennale ha una durata di 2 ore in cui sono previste esercitazioni pratiche;
• livello 2: la durata del corso è di 8 ore ed è rivolto alle imprese nelle quali diventa più probabile lo sviluppo di incendio per via delle sostanze infiammabili, ma le possibilità di propagazione rimangono basse. L’aggiornamento quinquennale ha una durata di 5 ore, di cui 2 di teoria e 3 dedicate ad esercitazioni pratiche;
• livello 3: il corso della durata di 16 ore è previsto per le aziende che trattano materiali altamente infiammabili e dove le probabilità di propagazione dell’incendio sono elevate. L’aggiornamento quinquennale ha un durata di 8 ore, di cui 5 di teoria e 3 riservate ad esercitazioni pratiche.

Indirizzo articolo: https://biblus.acca.it/addetti-antincendio-chi-sono-nomina-formazione/