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BUSTO ARSIZIO – Master of Logistics, 14 arresti all’alba in una maxi-operazione dei Carabinieri di Varese che ha coinvolto 87 militari e che porta a compimento quasi due anni di investigazioni. Il “Master of Logistics” è il capo di una banda di pusher dedita allo spaccio di hashish e marijuana nel sud del Varesotto: 28 anni, faceva base a Gallarate e attraverso una piattaforma di messaggistica non tracciata sul cellulare smistava le partite di droga sul territorio, in particolare confezionandola come se fossero dei popolari snack. Tra gli arrestati anche un commerciante, attorno al cui negozio c’era un giro di spaccio.
L’operazione
Nelle prime ore della mattina di oggi, 13 marzo, il Comando Provinciale Carabinieri di Varese ha dato esecuzione, nelle provincie di Varese, Milano e Novara, a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, concessa dal G.I.P. del Tribunale di Busto Arsizio, Stefano Colombo, a carico di 14 persone, di cui 12 italiani, un albanese ed un ecuadoregno e a 21 decreti di perquisizione nei confronti dei predetti soggetti e di ulteriori indagati. Nell’operazione sono stati impiegati 87 militari del Comando Provinciale Carabinieri di Varese con il supporto dei Comandi Provinciali di Milano e Novara e di 2 unità cinofile provenienti da Orio al Serio (Bergamo) e Casatenovo (Lecco).
Il “Master”
L’indagine, denominata “Master of Logistics”, riguarda soggetti dediti al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo hashish e marijuana ed ha consentito di individuare, tra gli altri, un gruppo di 9 correi, che sotto la regia un 28enne residente a Gallarate, stoccavano in varie località, rilevanti quantitativi di sostanze stupefacenti che poi rivendevano a pushers della zona. Le varie attività, in particolare quelle relative alla cessione di partite di sostanze stupefacenti in favore di pushers, venivano svolte sotto il costante monitoraggio del predetto attraverso l’utilizzo di una piattaforma di messaggistica che garantisce l’anonimato non trasmettendo alcun dato dell’utente. Il nome attribuito all’indagine prende spunto dal piglio imprenditoriale del “boss” nella direzione dell’attività illecita, che comprendeva la gestione dei suoi correi – alcuni dei quali definiva “magazzini”, poiché addetti all’occultamento di quantitativi di sostanze stupefacenti -, degli approvvigionamenti, degli spostamenti delle varie partite, ed il rifornimento dei vari pusher, nonchè la riscossione del relativo denaro.
L’indagine
L’attività investigativa era partita da due distinti arresti, operati dalle Stazioni della Compagnia Carabinieri di Busto Arsizio nel febbraio e nel maggio del 2023, nei confronti di due italiani e al contestuale sequestro di 5 chilogrammi complessivi tra hashish e marijuana. L’indagine, poi sviluppata dalla Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri, sotto la direzione del Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Busto Arsizio, Ciro Vittorio Caramore, iniziava proprio con l’analisi dei dati acquisiti nel corso delle precedenti attività. Accertato che entrambi gli arrestati operavano in seno al medesimo gruppo criminale, per 8 mesi, tra il 2023 ed il 2024, gli investigatori hanno operato ulteriori arresti in flagranza di reato. In particolare, sono stati arrestati altri tre italiani col sequestro di sostanze stupefacenti per complessivi 4 chili, tra cui quantitativi di hashish occultati all’interno di confezioni che richiamavano popolari snack.
I pusher
Tra i soggetti arrestati un albanese che spacciava al dettaglio, in particolare nella zona di Olgiate Olona, ma anche Castellanza, e Busto Arsizio, la cui frenetica attività illecita comprendeva anche il rifornimento di un soggetto già noto agli investigatori, poiché coinvolto in una indagine del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Varese risalente all’anno 2019. Tra gli indagati anche due commercianti, uno dei quali destinatario della misura cautelare in carcere, il cui negozio è finito nella lente d’ingrandimento degli investigatori che, nelle immediate vicinanze, hanno monitorato diversi incontri finalizzati a cessioni di stupefacenti. Nel corso delle indagini la Sezione Operativa di Busto Arsizio ha monitorato e contestato la detenzione, il trasporto e la cessione di circa 35 chilogrammi di sostanze stupefacenti, in parte confezionati come snack di comuni marche, nonché decine di confezioni di caramelle al THC.
Le perquisizioni e gli arresti
All’esito delle perquisizioni domiciliari venivano rinvenuti complessivamente i sottonotati quantitativi di sostanza stupefacente: – gr. 22 di sostanza stupefacente del tipo “cocaina“; – gr. 764,33 di sostanza stupefacente del tipo “hashish“; – gr. 730,35 di sostanza stupefacente del tipo “marijuana“. Corso fasi operazione, venivano altresi’ rinvenuti: – 17 cellulari comprensivi di schede sim piu’ ulteriori nove schede sim; – 4 bilancini di precisione e 1 macchina sottovuoto; – somma contante pari a 120.615 euro circa, in banconote di vario taglio.
Il Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Busto Arsizio ha disposto inoltre l’esecuzione di ulteriori 4 arresti in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti da parte di alcuni dei soggetti citati. Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, verranno portati dietro le sbarre con divieto di incontro nelle case circondariali di Busto Arsizio, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano San Vittore, Monza, Pavia e Varese. Le indagini proseguono con ulteriori accertamenti allo scopo di identificare eventuali canali di riciclaggio dei proventi illeciti.
In casa a Novara con 34,5 chili di droga. Arrestato 28enne dai carabinieri di Busto
busto arsizio droga snack – MALPENSA24
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