«Se la transizione ecologica colpisce i poveri vinceranno sempre le destre»

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito personale

Delibera veloce

 


Riccardo Ricciardi, nuovo capogruppo alla camera del M5S, ieri era seduto al tavolo con gli altri esponenti delle opposizione per denunciare la liberazione di Almasri. «Dietro questa vicenda non c’è solo un accordo, pur discutibile, tra Italia e Libia – afferma Ricciardi – Questa storia fa presagire un accordo tra Giorgia Meloni e queste persone, per questo deve risponderne lei direttamente. Quale accordo tra stati prevede che si mobiliti un aereo di stato per riportare a casa un criminale? Il diritto internazionale non può essere invocato a giorni alterni, accolto per l’Ucraina mentre su Netanyahu nicchiano e ora lo rinnegano. Chiunque capisce che c’è qualcosa che non va».

Nei giorni scorsi avete attaccato il governo per le sue inadempienze sul caro-energia. Cosa avrebbero dovuto fare?
Oggi il ministro Pichetto Fratin ha detto che il gas si paga di più perché fa più freddo in Germania, spiegazione surreale. Il problema è la speculazione finanziaria alla borsa di Amsterdam dell’energia: finché un paese come l’Italia è soggetto a prezzi che speculatori fanno sulla pelle delle persone non se ne esce. Bisogna parlarne in ogni consesso europeo. Siamo oltre le leggi di mercato, alle scommesse finanziarie legate alla geopolitica. Inoltre, come si fa a parlare di competitività delle imprese con i prezzi dell’energia così alti?

Il tema è connesso alla transizione ecologica. Trump appena si è insediato ha mollato gli accordi di Parigi sul clima.
Non possiamo permettere che la destra prenda voti dicendo che la transizione ecologica la pagano i più poveri. I costi non devono cadere su lavoratori, è una questione di classe. Se mi dici che sono costretto a cambiare la macchina ma in un quarto d’ora Musk e Trump consumano più di quanto io consumi in una vita c’è qualcosa che non va. O la transizione ecologica diventa anche transizione sociale o le destre continueranno a presentarsi come paladine dei lavoratori.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Come cambiano i rapportidell’Europa con gli Usa?
Siamo passati da un patto nordatlantico all’americanismo. Quella degli ultimi anni non è più alleanza e amicizia storica ma sudditanza dell’Ue agli Stati uniti. Serve che l’Europa non sia soggiogata su questioni come le spese militari e l’energia. Adesso importiamo gas da grandi aziende Usa. Ma se Trump fa i suoi interessi, noi dobbiamo fare i nostri.

Dica la verità, guardando al ruolo di Musk nella rielezione di Trump, avete pensato alle analogie, pure nella differenza di scala e di contesto, con la figura di Gianroberto Casaleggio nel primo M5S?
Lo strumento digitale e la rete sono fondamentali, anzi obbligatori. Qui una persona che accumula grazie a questo strumento un patrimonio talmente grosso da avere interessi in molti campi e influenzare la politica. Noi possiamo dire di essere stati antesignani del rapporto tra digitale e politica: ma in quel caso l’idea era che la rete si mettesse al servizio della politica.

La vostra interlocuzione con la «sinistra conservatrice» tedesca di Sahra Wagenknecht è un modo di riproporre il M5S «né di destra né di sinistra»?
I punti di riferimento della sinistra e del campo progressista devono essere lavoratori e periferie. Il tema della sicurezza non è di destra, le periferie lo avvertono. Un governo che vuole tutelare certe fasce sociali devono porsi il problema.

È quello che hanno detto per anni anche esponenti del centrosinistra, da Minniti a Veltroni. Non fa il gioco della destra?
Rispetto alla destra distinguerei tra politiche della sicurezza e politiche migratorie. Il tema migratorio va governato dal pubblico senza appaltarlo. Ma insisto: recuperare il tema della sicurezza significa centrare un problema che le persone sentono.

L’altro giorno le opposizioni si sono presentate divise al voto sulla risoluzione che rinnova gli aiuti militari all’Ucraina.
Spero che si capisca anche nel Pd che non possiamo restare all’integrità territoriale dell’Ucraina, a meno che non vogliamo dichiarare guerra alla Russia. Bisogna prendere atto di quello che è successo. Anche se non ci piace, questa è la realtà.

Come procede il rapporto con le altre forze d’opposizione?
L’opposizione non è tenuta a mantenere posizioni unitarie. Su alcune battaglie ci si può dividere, poi capita, come è successo su Almasri, che a volte la pensiamo allo stesso modo. Diverso è se ci si trova insieme al governo, in quel caso bisogna mettersi d’accordo. Ma lo abbiamo fatto, col Pd, nel caso del Conte 2 secondo me molto bene. Quindi non mi preoccupa che ognuno abbia la sua identità.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link