NOVITÀ BUSTA PAGA DI GENNAIO

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 


image_print

Qui di seguito un estratto delle principali novità inserite nella busta paga di gennaio. Nel ricordarvi che per tutte le questioni relative alla busta paga potete consultare la nostra Guida alla BUSTA PAGA, vi precisiamo che per richieste specifiche potete scrivere al seguente indirizzo mail: infobustapaga@informafisac.net, e comunque i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti) sono a tua disposizione per ogni chiarimento. 

 

Aree Professionali e Quadri Direttivi con CCNL Credito

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

 

Di seguito vengono riportate, in sintesi, le novità previste dalla L. 207/2024 (Legge di Bilancio 2025), con impatti sulla retribuzione a partire da gennaio 2025:

Scaglioni e aliquote fiscali: sono confermati e stabilizzati sia gli scaglioni di reddito che le aliquote fiscali già in vigore nel 2024:

Scaglioni Aliquote
Fino a € 28000 23%
Oltre € 28000 fino a € 50000 35%
Oltre € 50000 43%

Detrazioni da lavoro dipendente: confermate nelle stesse misure del 2024, € 1.955 annui per redditi complessivi fino a € 15.000 e poi a scalare fino all’azzeramento per redditi oltre € 50.000 annui.

Detrazioni per figli e altri familiari a carico: la detrazione per figli a carico cessa al raggiungimento dei 30 anni di età, con l’eccezione dei figli con disabilità accertata. Cessano le detrazioni per altri familiari diversi dagli ascendenti (genitori o nonni).

Trattamento integrativo (bonus 100€): viene confermato il trattamento integrativo pari a €1.200, per redditi fino a € 15.000, a condizione che l’imposta lorda sia di importo superiore a quello della detrazione per lavoro, diminuita dell’importo di € 75, rapportato al periodo di lavoro nell’anno.

Esonero contributivo IVS (voce 73WE/voce 73WQ): cessa di essere applicato l’esonero del 6% o 7% per redditi imponibili previdenziali mensili inferiori rispettivamente a € 2.692 e € 1.923. L’esonero viene sostituito da due nuove misure fiscali: la somma integrativa della retribuzione e l’ulteriore detrazione.

Somma integrativa della retribuzione (voce /4SA Somma aggiunt.esente 2025) : ai titolari di un reddito complessivo non superiore a € 20.000, viene riconosciuta un’ulteriore somma integrativa della retribuzione, determinata in percentuale sul reddito da lavoro dipendente:

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

Reddito da lavoro dipendente Percentuale
Fino a € 8.500 7,10%
Oltre € 8.500 e fino a € 15.000 5,30%
Oltre € 15.000 e fino a € 20.000 4,80%

Ulteriore detrazione (voce /4w7 Ult.detraz 2025): ai titolari di reddito da lavoro dipendente con reddito complessivo superiore a € 20.000 annui ma non superiore a € 40.000 annui è previsto il riconoscimento di un’ulteriore detrazione, rapportata al periodo di lavoro, nelle seguenti misure:

Reddito complessivo Ulteriore detrazione
Oltre € 20.000 e fino a € 32.000 € 1.000
Oltre € 32.000 e fino a € 40.000 € 1.000 x [(40.000 – RC) / 8.000]

Detassazione premi di produttività: è confermata l’applicazione dell’aliquota agevolata al 5% per

i premi di produttività (PVR) che saranno erogati negli anni 2025, 2026 e 2027.

Fringe Benefit: confermato il limite annuo di esenzione di € 1.000 del fringe benefit (mutui, bollette, voucher, etc.), innalzato a € 2.000 per chi ha figli a carico, per i periodi di imposta 2025, 2026 e 2027. Come per gli anni scorsi, prossimamente sarà disponibile l’applicativo per l’autocertificazione del 2025.

Decontribuzione lavoratrici madri (voce 7S20/7S30): rimane confermato l’esonero contributivo per le lavoratrici madri con 3 o più figli nel limite di € 3.000 annui (per il 2025 – 2026). Cessa l’esonero per le lavoratrici madri con 2 figli, che sarà rimodulato: siamo in attesa di un decreto del Ministero del Lavoro che ne definisca regole e misure.

Come previsto dalla vigente normativa fiscale sono state calcolate sull’imponibile fiscale dell’anno

2024 le addizionali regionali e comunali, trattenute in 11 rate a partire dal cedolino di gennaio 2025.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Nel cedolino di gennaio 2025 è stato determinato l’importo a conguaglio dei fringe benefit riferito ai prestiti e ai mutui agevolati relativi all’anno 2024 (previsto dall’ art. 51 comma 4, lettera b del TUIR, come modificato dal comma 3bis dell’art. 3 del DL n. 145 del 2023, inserito in sede di conversione dalla Legge n. 191 del 2023).

Ricordiamo che le disposizioni in vigore prevedono per i c.d. “fringe benefits” (es. valore convenzionale dell’auto, alloggio in uso al dipendente, Welfare aziendale, mutui e prestiti a tasso agevolato per i dipendenti ecc.) l’esenzione totale qualora il loro importo complessivo non superi il limite di legge (per il 2024 pari a € 1.000 per tutti, pari a € 2.000 per coloro che hanno figli a carico e hanno fatto richiesta di innalzamento soglia).

Al superamento del suddetto limite tutto l’importo cumulato nell’anno concorre alla formazione del

reddito imponibile (sia fiscale che contributivo).

Per il 2025 è confermato il limite annuo di esenzione di € 1.000 del fringe benefit (mutui, bollette, voucher, etc.), innalzato a € 2.000 per chi ha figli a carico. Come per gli anni scorsi, prossimamente sarà disponibile l’applicativo per l’autocertificazione del 2025.

La presenza di fringe benefit viene rilevata in cedolino con le voci:

Microcredito

per le aziende

 

  • auto aziendale, voce 1563;
  • foresteria-alloggio in uso al dipendente, voci 16D4, 1562, 1740;
  • mutui e prestiti a tasso agevolato, voce 1600;
  • voucher e rimborsi delle spese per utenze domestiche, voci 1WB6 1WD1 1WD2;
  • conto welfare UBI, voce

 Ricordiamo che l’importo del benefit viene indicato nel corpo del cedolino con cadenza mensile/annuale o al verificarsi del singolo evento, mentre le quote esenti, soggette o imponibili trovano esposizione con le voci figurative riportate di seguito:

  • 91QC Fr.Benefit esenti: identifica il dato progressivo al corrente mese entro il limite di esenzione;
  • 91QE Fr.Benefit soggetti: identifica il dato progressivo al corrente mese oltre il limite di deducibilità;
  • 64QE Imponibile fringe benefit: identifica il dato del mese rilevante ai fini fiscali e

Con il cedolino di gennaio 2025 si è provveduto ad applicare quanto segue:

  • CONTRIBUZIONI A CARICO DEL DATORE DI LAVORO, versamento del contributo aziendale 2025 al Fondo Sanitario, visibile nel cedolino sezione SAN casella Contr. Az.
  • CONTRIBUZIONI A CARICO DELL’ISCRITTO, per il personale in servizio:
    • 1,00 % per sé, sezione SAN casella Contr.Dip;
    • 0,10 % per ogni familiare a carico (sino ad un massimo dello 0,30%), sezione SAN

casella Fam a car.;

  • 1,10 % per ogni familiare non a carico, sezione SAN casella Fam a no car. 
  • FONDO PROTEZIONE
    • voce 4CA5 Fondo Protez. c/azienda (importo nella colonna “FIGURATIVO”): CONTRIBUZIONE A CARICO DEL DATORE DI LAVORO, € 30 annui per ogni dipendente in servizio e per i destinatari dell’assegno straordinario del Fondo di Solidarietà iscritto al FSI se destinatari della copertura LTC prevista dal CCNL di categoria;

·       voce 4CD6 Fondo Protez. c/dipend.:

CONTRIBUZIONE A CARICO DELL’ISCRITTO, € 10 annui a carico di ciascun iscritto in servizio/in quiescenza/destinatario dell’assegno straordinario del Fondo di Solidarietà, già coperto dalla Long Term Care prevista dal CCNL di categoria.

Le quote percentuali per il calcolo dei contributi al Fondo sono applicate su tutte le voci della retribuzione imponibile ai fini INPS; per l’anno 2025 il limite massimo della retribuzione su cui viene calcolato il contributo mensile è pari a € 10.682,87, mentre il limite annuale è pari a € 128.194,50 con conguaglio a dicembre o a cessazione.

Si è provveduto al versamento del contributo annuale a carico azienda visibile nel cedolino con il codice voce 4CLT (importo nella colonna “FIGURATIVO”). La quota prevede la copertura assicurativa, per il tramite della CASDIC, in relazione all’insorgenza di eventi imprevisti ed invalidanti dell’individuo tali da comportare uno stato di non autosufficienza. Per maggiori informazioni consulta la sezione Intranet dedicata: #People>Servizi alla persona e Welfare>Fondo Sanitario Integrativo>LTC -Long Term Care 

Per gli iscritti alla ex Cassa IBI ora Fondo Pensione a Contribuzione Definita del Gruppo Intesa Sanpaolo sono state determinate, in base al Regolamento vigente, le nuove quote di contribuzione per l’anno 2025, sia a carico dipendente che a carico azienda.

Detrazioni d’imposta per familiari a carico

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Dal 13 gennaio è nuovamente possibile la gestione dei carichi familiari e la richiesta di detrazioni per l’anno 2025 tramite #People > Servizi Amministrativi > Richieste Amministrative > Gestione carichi familiari e richiesta detrazioni. Ti ricordiamo che a decorrere dal 1° marzo 2022, con l’introduzione dell’assegno unico universale, le detrazioni vengono applicate in busta paga solo per i figli a carico di età pari o superiore a 21 anni ma inferiori a 30 anni; in caso di figli a carico con disabilità riconosciuta ai sensi della L. 104 (indipendentemente dal comma di gravità), il riconoscimento delle detrazioni prosegue anche dopo il compimento dei 30 anni. Come previsto dalla Legge di Bilancio 2025, cessano le detrazioni per altri familiari diversi dagli ascendenti (genitori o nonni); non è quindi più possibile gestire il carico fiscale per fratelli, sorelle, nipoti, genero/nuora, suocero/a.

contributo 2025

Come stabilito dal Fondo Nazionale per il Sostegno dell’occupazione nel settore del credito, previsto dal CCNL, nel cedolino del corrente mese con voce 2SOC Fondo per l’occupazione è stato esposto figurativamente, il controvalore di una giornata lavorativa per le aree professionali e di una giornata di ex festività per i Quadri Direttivi. I valori sono riproporzionati all’eventuale orario part time del collega.

Con il cedolino di gennaio si continuano a gestire le voci relative al Premio Variabile di Risultato 2023 (PVR), con la seguente modalità:

  • voce 6VU3: liquidazione delle somme relative alle richieste di rimborso spese presentate in Conto Sociale;
  • voce 1WR3:  importo   utilizzato  in   Welfare   Hub   per   acquisto   servizi  e attività ricreative/sportive/culturali;
  • voce 1WY6: importo utilizzato in Welfare Hub per acquisto viaggi in

Con il cedolino di gennaio si è provveduto a gestire le voci relative al Conto Welfare UBI 2024, con la seguente modalità:

  • voce 1CWU Welfare UBI Spese: liquidazione delle somme relative alle richieste di rimborso spese presentate in Conto Sociale – Welfare Hub;
  • voce 1WR7 /Serv.Ricr.SportCult: importo utilizzato in Welfare Hub per acquisto servizi e attività ricreative/sportive/culturali;
  • voce 1WY7 Viaggi in convenzione: importo utilizzato in Welfare Hub per acquisto viaggi in

Nel cedolino di gennaio sono in liquidazione con voce 1CWS – CTR WELFARE RIMBORSO SPESE, le somme relative alle richieste di rimborso spese presentate in Conto Sociale a valere sul plafond figli a carico.

Nel cedolino di gennaio sono in liquidazione con voce 16RS – DISABILITA’ RIMBORSO SPESE, le somme relative alle richieste di rimborso spese sostenute per servizi di assistenza a favore di familiari conviventi con disabilità in situazione di gravità e in possesso di certificazione medica di non autosufficienza (c.d. Conto sociale familiari non autosufficienti).

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

 

Aree Professionali e Quadri Direttivi con CCNL Assicurativo

 

Di seguito vengono riportate, in sintesi, le novità previste dalla L. 207/2024 (Legge di Bilancio 2025), con impatti sulla retribuzione a partire da gennaio 2025:

Scaglioni e aliquote fiscali: sono confermati e stabilizzati sia gli scaglioni di reddito che le aliquote fiscali già in vigore nel 2024:

Scaglioni Aliquote
Fino a € 28000 23%
Oltre € 28000 fino a € 50000 35%
Oltre € 50000 43%

Detrazioni da lavoro dipendente: confermate nelle stesse misure del 2024, € 1.955 annui per redditi complessivi fino a € 15.000 e poi a scalare fino all’azzeramento per redditi oltre € 50.000 annui.

Detrazioni per figli e altri familiari a carico: la detrazione per figli a carico cessa al raggiungimento dei 30 anni di età, con l’eccezione dei figli con disabilità accertata. Cessano le detrazioni per altri familiari diversi dagli ascendenti (genitori o nonni).

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Trattamento integrativo (bonus 100€): viene confermato il trattamento integrativo pari a €1.200, per redditi fino a € 15.000, a condizione che l’imposta lorda sia di importo superiore a quello della detrazione per lavoro, diminuita dell’importo di € 75, rapportato al periodo di lavoro nell’anno.

Esonero contributivo IVS (voce 73WE/voce 73WQ): cessa di essere applicato l’esonero del 6% o 7% per redditi imponibili previdenziali mensili inferiori rispettivamente a € 2.692 e € 1.923. L’esonero viene sostituito da due nuove misure fiscali: la somma integrativa della retribuzione e l’ulteriore detrazione.

Somma integrativa della retribuzione (voce /4SA Somma aggiunt.esente 2025) : ai titolari di un reddito complessivo non superiore a € 20.000, viene riconosciuta un’ulteriore somma integrativa della retribuzione, determinata in percentuale sul reddito da lavoro dipendente:

Reddito da lavoro dipendente Percentuale
Fino a € 8.500 7,10%
Oltre € 8.500 e fino a € 15.000 5,30%
Oltre € 15.000 e fino a € 20.000 4,80%

Ulteriore detrazione (voce /4w7 Ult.detraz 2025): ai titolari di reddito da lavoro dipendente con reddito complessivo superiore a € 20.000 annui ma non superiore a € 40.000 annui è previsto il riconoscimento di un’ulteriore detrazione, rapportata al periodo di lavoro, nelle seguenti misure:

Reddito complessivo Ulteriore detrazione
Oltre € 20.000 e fino a € 32.000 € 1.000
Oltre € 32.000 e fino a € 40.000 € 1.000 x [(40.000 – RC) / 8.000]

Detassazione premi di produttività: è confermata l’applicazione dell’aliquota agevolata al 5% per

i premi di produttività (PAV) che saranno erogati negli anni 2025, 2026 e 2027.

Fringe Benefit: confermato il limite annuo di esenzione di € 1.000 del fringe benefit (mutui, bollette, voucher, etc.), innalzato a € 2.000 per chi ha figli a carico, per i periodi di imposta 2025, 2026 e 2027. Come per gli anni scorsi, prossimamente sarà disponibile l’applicativo per l’autocertificazione del 2025.

Decontribuzione lavoratrici madri (voce 7S20/7S30): rimane confermato l’esonero contributivo per le lavoratrici madri con 3 o più figli nel limite di € 3.000 annui (per il 2025 – 2026). Cessa l’esonero per le lavoratrici madri con 2 figli, che sarà rimodulato: siamo in attesa di un decreto del Ministero del Lavoro che ne definisca regole e misure.

Come previsto dalla vigente normativa fiscale sono state calcolate sull’imponibile fiscale dell’anno

2024 le addizionali regionali e comunali, trattenute in 11 rate a partire dal cedolino di gennaio 2025.

Si è provveduto al versamento del contributo aziendale 2025 per il personale in forza all’ 1/1/2025. L’importo del contributo è visibile in cedolino sezione ASS.SAN – casella Contr. Az.

Per i richiedenti è stata attivata la trattenuta mensile ed il relativo versamento alla cassa sanitaria della contribuzione prevista per i familiari non a carico. L’importo del contributo è visibile in cedolino sezione ASS.SAN – casella Fam no car.

Nel cedolino di gennaio 2025 è stato determinato l’importo a conguaglio dei fringe benefit riferito ai prestiti e ai mutui agevolati relativi all’anno 2024 (previsto dall’ art. 51 comma 4, lettera b del TUIR, come modificato dal comma 3bis dell’art. 3 del DL n. 145 del 2023, inserito in sede di conversione dalla Legge n. 191 del 2023).

Ricordiamo che le disposizioni in vigore prevedono per i c.d. “fringe benefits” (es. valore convenzionale dell’auto, alloggio in uso al dipendente, Welfare aziendale, mutui e prestiti a tasso agevolato per i dipendenti ecc.) l’esenzione totale qualora il loro importo complessivo non superi il limite di legge (per il 2024 pari a € 1.000 per tutti, pari a € 2.000 per coloro che hanno figli a carico e hanno fatto richiesta di innalzamento soglia).

Al superamento del suddetto limite tutto l’importo cumulato nell’anno concorre alla formazione del

reddito imponibile (sia fiscale che contributivo).

Per il 2025 è confermato il limite annuo di esenzione di € 1.000 del fringe benefit (mutui, bollette, voucher, etc.), innalzato a € 2.000 per chi ha figli a carico. Come per gli anni scorsi, prossimamente sarà disponibile l’applicativo per l’autocertificazione del 2025.

La presenza di fringe benefit viene rilevata in cedolino con le voci:

  • auto aziendale, voce 1563;
  • foresteria-alloggio in uso al dipendente, voci 16D4, 1562, 1740;
  • mutui e prestiti a tasso agevolato, voce 1600;
  • voucher e rimborsi delle spese per utenze domestiche, voci 1WB6 1WD1 1WD2;
  • conto welfare UBI, voce

 Ricordiamo che l’importo del benefit viene indicato nel corpo del cedolino con cadenza mensile/annuale o al verificarsi del singolo evento, mentre le quote esenti, soggette o imponibili trovano esposizione con le voci figurative riportate di seguito:

  • 91QC Fr.Benefit esenti: identifica il dato progressivo al corrente mese entro il limite di esenzione;
  • 91QE Fr.Benefit soggetti: identifica il dato progressivo al corrente mese oltre il limite di deducibilità;
  • 64QE Imponibile fringe benefit: identifica il dato del mese rilevante ai fini fiscali e

Dal 13 gennaio è nuovamente possibile la gestione dei carichi familiari e la richiesta di detrazioni per l’anno 2025 tramite #People > Servizi Amministrativi > Richieste Amministrative > Gestione carichi familiari e richiesta detrazioni. Ti ricordiamo che a decorrere dal 1° marzo 2022, con l’introduzione dell’assegno unico universale, le detrazioni vengono applicate in busta paga solo per i figli a carico di età pari o superiore a 21 anni ma inferiori a 30 anni; in caso di figli a carico con disabilità riconosciuta ai sensi della L. 104 (indipendentemente dal comma di gravità), il riconoscimento delle detrazioni prosegue anche dopo il compimento dei 30 anni. Come previsto dalla Legge di Bilancio 2025, cessano le detrazioni per altri familiari diversi dagli ascendenti (genitori o nonni); non è quindi più possibile gestire il carico fiscale per fratelli, sorelle, nipoti, genero/nuora, suocero/a.

Con il cedolino di gennaio si è provveduto a gestire le voci relative al Premio Aggiuntivo Variabile (PAV) e Premio Sociale 2023, con la seguente modalità:

  • voce 6VU3 e 6VU5: liquidazione delle somme relative alle richieste di rimborso spese presentate in Conto Sociale;
  • voce 1WR3:  importo   utilizzato  in   Welfare   Hub   per   acquisto   servizi  e attività ricreative/sportive/culturali;
  • voce 1WY6: importo utilizzato in Welfare Hub per acquisto viaggi in

Nel cedolino di gennaio sono in liquidazione con voce 1CWS – CTR WELFARE RIMBORSO SPESE, le somme relative alle richieste di rimborso spese presentate in Conto Sociale a valere sul plafond figli a carico.

Nel cedolino di gennaio sono in liquidazione con voce 16RS – DISABILITA’ RIMBORSO SPESE, le somme relative alle richieste di rimborso spese sostenute per servizi di assistenza a favore di familiari conviventi con disabilità in situazione di gravità e in possesso di certificazione medica di non autosufficienza (c.d. Conto sociale familiari non autosufficienti).

Come previsto dall’accordo del 21/03/2023 sono state adeguate da gennaio 2025 le aliquote a carico azienda al 4% per le società assicurative del gruppo ISP.

 

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link