Al Quarticciolo il palazzo occupato dagli attivisti anti Meloni non ha le utenze di luce e acqua

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Circa quaranta famiglie abitano dentro la ex questura di via Ostuni, al Quarticciolo, e sul ballatoio del palazzo di proprietà dell’Ater di Roma, occupato abusivamente dalla fine degli anni ’90, gli attivisti organizzano persino un doposcuola. Le luci erano accese anche sabato scorso, quando centri sociali, comitati e alcune associazioni di zona hanno protestato contro l’applicazione del modello Caivano al Quarticciolo, decisa dal Governo Meloni con un decreto per cercare di strappare il quartiere alla criminalità. Eppure, come Il Tempo ha potuto verificare, ai civici 7 e 9 dell’edificio occupato non risultano esserci utenze attive, né per l’elettricità né per l’acqua.
Senza un punto di distribuzione i rubinetti dovrebbero restare a secco e le lampadine spente. Così anche frigoriferi ed elettrodomestici, cosa che renderebbe praticamente impossibile vivere in quei locali o utilizzarli dopo il tramonto, se non a lume di candela. Tant’è vero che in un altro caso, proprio qualche giorno f

Circa quaranta famiglie abitano dentro la ex questura di via Ostuni, al Quarticciolo, e sul ballatoio del palazzo di proprietà dell’Ater di Roma, occupato abusivamente dalla fine degli anni ’90, gli attivisti organizzano persino un doposcuola. Le luci erano accese anche sabato scorso, quando centri sociali, comitati e alcune associazioni di zona hanno protestato contro l’applicazione del modello Caivano al Quarticciolo, decisa dal Governo Meloni con un decreto per cercare di strappare il quartiere alla criminalità. Eppure, come Il Tempo ha potuto verificare, ai civici 7 e 9 dell’edificio occupato non risultano esserci utenze attive, né per l’elettricità né per l’acqua.

Senza un punto di distribuzione i rubinetti dovrebbero restare a secco e le lampadine spente. Così anche frigoriferi ed elettrodomestici, cosa che renderebbe praticamente impossibile vivere in quei locali o utilizzarli dopo il tramonto, se non a lume di candela. Tant’è vero che in un altro caso, proprio qualche giorno fa, la titolare di una storica bottega artigiana che utilizza un locale del Campidoglio in via Flaminia (la Casa delle Bambole) ha dovuto chiudere perché il Comune ha smesso di pagare le bollette e, dopo anni, la corrente è stata staccata. All’ex questura del Quarticciolo, però, le condizioni sembrano ben diverse e gli occupanti si tengono stretta la loro sistemazione. Anzi, vista la situazione c’è pure chi rilancia: «Chiediamo al sindaco Gualtieri e all’assessore Zevi un incontro urgente per mettere all’ordine del giorno il recupero dell’ex questura di Quarticciolo», scrive Quarticciolo Ribelle, la realtà sociale che ha promosso la manifestazione anti decreto Caivano di sabato scorso.

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Il termine «recupero», in questo caso, ha un significato preciso e lo si trova nel Piano casa approvato dall’Assemblea capitolina a luglio 2023. Insieme alle occupazioni storiche di via Lucio Calpurnio Bibulo, via Volontè e via De Merode, tra le altre, l’edificio di via Ostuni 9 è nell’elenco degli immobili che Roma Capitale intende «valutare per progetti di recupero». Ovvero comprarli per trasformarli in case popolari da assegnare agli attuali occupanti abusivi. Lo dimostra il fatto che via Ostuni 9 è anche nell’elenco delle «situazioni di emergenza abitativa», inserito sempre nel Piano casa, sulle quali «intervenire anche in maniera indipendente e preventiva rispetto alle decisioni delle altre autorità competenti in materia». E infatti Quarticciolo Ribelle chiede «il recupero dell’ex questura e la regolarizzazione di chi vi abita». Ma non è chiaro come, visto che le utenze non ci sono e non sarebbe tollerabile che decine di famiglie – magari con minorenni – vivano senza potersi lavare o accendere la luce di sera.

Sulla vicenda, che assume i contorni di un giallo, ora potrebbero partire le verifiche dell’Ater, proprietaria dell’edificio e di altri caseggiati della zona, per verificare che non ci siano allacci irregolari. Intanto, di fatto, gli attivisti anti decreto Caivano collaborano attivamente con il Comune, visto che come Il Tempo ha rivelato ieri la giunta, a dicembre, ha approvato un contributo di 90 mila euro per una rassegna natalizia del Teatro Biblioteca Quarticciolo (che si trova proprio davanti all’ex questura) e il cui primo evento è stato organizzato proprio dal «Doposcuola» di via Ostuni 7.



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