Il punto della situazione di Sistema Nordest nelle sfide globalio

Nordest tra internazionalizzazione e geopolitica. Se n’è parlato alla Sala della torre di Santa Maria, sede di Confindustria Udine. Presenti, tra gli altri, il presidente di Confindustria Luigino Pozzo, il coordinatore del sistema Nordest e presidente della fiduciaria Finest Alessandro Minon e l’assessore regionale alle attività produttivr Sergio Emidio Bini.

Pozzo: “Balcani messa in sicurezza delle nostre aziende”

Nel suo intervento il presidente Pozzo ha ricordato favorevolmente l’incontro del 26 marzo con il ministro degli esteri Antonio Tajani, per poi dedicarsi alle opportunità rappresentate dall’espansione verso l’Est europeo delle industrie del Nordest italiano. Nello specifico, ha fatto riferimento all’area dei Balcani come alla “messa in sicurezza delle nostre aziende”, nonostante le crescenti tensioni in zona. “Serve un grande progetto per l’industria e dobbiamo farlo capire alla politica”, ha dichiarato: la speranza è di rendere l’UE consapevole del vantaggio di una rotta commerciale privilegiata con l’Est, evitando tassazioni eccessive.

Bini: “Europa ancora debole, servono vere politiche”

Presente anche l’assessore regionale alle attività produttive e al turismo Sergio Emidio Bini. “In un contesto geopolitico profondamente mutato, il Friuli Venezia Giulia è stata tra le prime Regioni in Italia a presentare un ambizioso piano di lungo periodo per lo sviluppo del comparto industriale”, ha ricordato con orgoglio, sottolineando come l’Europa sia ancora un competitor “debole” a livello internazionale e “siano necessarie vere politiche industriali”.

I dazi statunitensi

Nel corso dell’incontro è anche tornato prepotentemente all’attenzione il problema del protezionismo statunitense, causa di crescente paura negli investitori. In particolare, diversi lotti di vini (sui quali si minacciano dazi al 200%, ipoteticamente in effetto dal 2 aprile) sono fermi nel porto di Trieste, nel timore che arrivino a destinazione dopo l’entrata in vigore.