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La Cassazione dichiara inammissibile il ricorso della Procura
SASSARI, 09 GEN – La Corte di Cassazione ha
dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla Procura di
Sassari contro l’assoluzione di due guardie mediche, Lucio
Zirattu e Maria Caterina Cherchi, accusate di omicidio colposo
per la morte di Roberto Pais, l’ambulante 51enne di Ossi, prima
vittima del Covid 19 nel nord Sardegna nel marzo 2020.
I due medici, difesi dagli avvocati Luca D’Alò e Nicola
Satta, sono così assolti in via definitiva. La prima assoluzione
era arrivata il 20 novembre 2022 con la sentenza del gup del
Tribunale di Sassari, “perché il fatto non sussiste”. Giudizio
confermato il 19 marzo 2024 dalla Corte d’appello. La Procura
accusava le due guardie mediche di non aver approfondito il
quadro clinico del paziente e di non aver segnalato il caso né
al 118, né all’unità di crisi locale.
Roberto Pais morì nel marzo 2020 dopo aver contratto il Covid
19. Quando manifestò i primi sintomi si rivolse alla Guardia
medica di Ossi, dove gli fu assegnata una terapia. In pochi
giorni però le sue condizioni peggiorarono e la famiglia riuscì
a far intervenire un’ambulanza solo dopo numerose richieste. Un
mezzo del 118 trasportò il paziente all’ospedale di Sassari,
dove fu ricoverato nel reparto Rianimazione dell’Aou e dove morì
dopo sei giorni.
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