Sindaco contro sindaco in Canavese: parte il processo per le monetine del parcheggio sul Sirio

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Una vicenda che mescola politica, accuse di peculato e una cittadina divisa. Oggi, 9 gennaio 2025, Maurizio Tentarelli, ex vicesindaco e attuale sindaco di Chiaverano, è comparso in aula davanti al Tribunale di Ivrea, assistito dall’avvocato Celere Spaziante, per rispondere alle accuse di peculato. La storia che mette al centro il piccolo comune si concentra su presunti ammanchi di circa 5mila euro, frutto delle monetine raccolte al parcheggio a pagamento presso il Lago Sirio, tra il maggio 2021 e il maggio 2022.

Il paradosso è che l’ente comunale è costituito parte civile contro il suo attuale sindaco, rappresentato dall’avvocato Marco Pinato. La costituzione era stata decisa ai tempi dell’allora sindaco Maurizio Fiorentini, colui che aveva denunciato Tentarelli. Una decisione che non è stata revocata dall’amministrazione attuale, nonostante Tentarelli sia ora alla guida del Comune.

Secondo quanto ricostruito, l’allora sindaco Fiorentini si accorse che i conti relativi al parcheggio non tornavano. Le accuse mosse contro Tentarelli si concentrano su una cifra complessiva di 4.416,50 euro, raccolta durante la sosta di auto e camper presso l’area del Lago Sirio. Tentarelli avrebbe bypassato la cassa automatica, richiedendo pagamenti in contanti ai volontari del servizio civile che gestivano l’area, rilasciando ricevute da otto blocchetti differenti. Inoltre, secondo l’accusa, si sarebbe appropriato di 1.165 euro versati dai camperisti.

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Fiorentini, sospettando degli ammanchi, ottenne la restituzione di parte delle somme: 1.050 euro in un primo momento, e successivamente 1.836,61 euro, come indicato nei verbali della polizia municipale. Nonostante le restituzioni parziali, Fiorentini ritenne opportuno denunciare il suo vicesindaco. La Procura di Ivrea, guidata dalla pm Valentina Bossi, chiuse le indagini nel 2024, formalizzando una richiesta di rinvio a giudizio per peculato.

Oggi in aula sono stati ascoltati quattro volontari del servizio civile provenienti da Ivrea, Chiaverano e Montalto Dora, che tra il 2021 e il 2022 erano stati impiegati nella gestione del parcheggio presso il Lago Sirio. I testimoni hanno descritto le difficoltà tecniche legate al malfunzionamento della sbarra del parcheggio e alla connessione Wi-Fi instabile, che spesso impedivano i pagamenti con il POS. Nei giorni di maggiore affluenza, come durante un raduno benefico organizzato dal gruppo “Clan dei Camperisti” per l’Ucraina, l’area ospitava fino a 80 camper, con tariffe che variavano da 15 euro al giorno (con corrente elettrica) a 5 euro per la sosta delle auto.

LA SBARRA CHE REGOLA L’ACCESSO ALL’AREA E’ SPESSO ROTTA

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I volontari hanno confermato che erano loro a riscuotere i pagamenti in contanti e a rilasciare ricevute manuali, evidenziando come le problematiche tecniche fossero all’ordine del giorno. Secondo l’accusa, Tentarelli avrebbe sfruttato proprio queste difficoltà per bypassare il sistema automatizzato e appropriarsi di parte degli incassi.

Tentarelli si è sempre dichiarato innocente, definendo le accuse “un grosso equivoco”. Secondo il suo legale, Celere Spaziante, i problemi tecnici dell’area parcheggio avrebbero penalizzato economicamente l’intero sistema di gestione, portando a discrepanze nei conti. “Non si capiscono le ragioni di una restituzione parziale del denaro, se davvero Tentarelli fosse colpevole. Le accuse non reggono”, ha dichiarato Spaziante.

Il legale ha inoltre sottolineato come la restituzione delle somme, avvenuta in due tranche, fosse un gesto di collaborazione e non un’ammissione di colpa. 

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La vicenda ha profondamente diviso Chiaverano. Da una parte ci sono i sostenitori di Tentarelli, che vedono in lui una figura vittima di un sistema malfunzionante e di un’accusa politica. Tra questi, l’ex consigliere comunale Erino Mignone, attuale vicesindaco, che all’epoca aveva dichiarato: “Io sto con Tentarelli, sono sicuro che la verità emergerà”. Dall’altra parte, ci sono i critici che ritengono le accuse troppo gravi per essere ignorate e chiedono giustizia per i danni subiti dal Comune.

La prossima udienza, fissata per il 23 gennaio 2025, vedrà la deposizione di Maurizio Fiorentini, che ricostruirà i fatti e spiegherà le motivazioni che lo portarono a denunciare il suo vicesindaco. Nel frattempo, il processo, presieduto dalla giudice Stefania Cugge con i giudici Marianna Tiseo ed Edoardo Scanavino a latere, continua a tenere alta l’attenzione sulla piccola comunità piemontese.

Bisognerà chiarire se Tentarelli sia davvero colpevole di peculato o vittima di un fraintendimento legato alle inefficienze del sistema di gestione del parcheggio. Il processo rappresenta un banco di prova per la giustizia locale e un momento cruciale per la reputazione politica dell’attuale sindaco di Chiaverano. Una cosa è certa: il paese aspetta con ansia la verità.





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