Assenze rischiano di far saltare il Consiglio ma l’opposizione resta in aula, è polemica

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Clima politico rovente a San Salvo dopo il rimpasto di giunta e la seduta del Consiglio comunale. Tre assenze mettono a rischio la maggioranza in aula. La minoranza di centrosinistra potrebbe far mancare il numero legale e far saltare la seduta, ma decide di non farlo e così scoppia la polemica.

Fabio Travaglini

«Da dieci anni – dichiara Fabio Travaglini, candidato sindaco nel 2022 – lavoriamo per costruire una vera alternativa al all’amministrazione oggi guidata dalla De Nicolis, e continueremo a farlo con trasparenza e responsabilità. Ma diciamo ancora una volta no ai pettegolezzi della politica, a chi trama nell’ombra e a chi tenta continuamente di insinuare dubbi e sospetti. Il centrosinistra di San Salvo che ha ritrovato l’unità, insieme alle liste civiche, non sarà mai la stampella dell’Amministrazione, ma neanche uno strumento per giochi di potere altrui. I problemi della maggioranza sono evidenti: rimpasti di giunta, divisioni interne e un’amministrazione incapace di affrontare le emergenze reali. Un centro che muore, strade dissestate, impianti sportivi abbandonati, lavoro in crisi, servizi sociali carenti. Noi siamo disposti a dialogare solo con chi, deluso da questa amministrazione, vuole davvero cambiare, ma lo faremo alla luce del sole, in Consiglio Comunale e con i cittadini. Non abbiamo tempo per i pettegolezzi, i sotterfugi o per chi tiene il piede in due scarpe».

Da sinistra, Di Ninni, Di Toro e Lippis

Gli assenti giustificati erano Alfonso Di Toro, Nicola Di Ninni e Giancarlo Lippis. Secondo Di Toro e Di Ninni (San Salvo popolare e liberale), Travaglini «sembra più concentrato a giudicare gli altri che a preoccuparsi dei reali problemi della nostra Città. Vogliamo ribadire con forza che, oltre agli impegni politici, ognuno di noi ha una vita, un lavoro e una famiglia, e queste priorità non possono essere messe in discussione da chi dovrebbe occuparsi di altro». «A differenza sua, noi abbiamo sempre portato avanti le nostre idee con coerenza, senza mai cedere a compromessi. È proprio questa indipendenza che ci contraddistingue e che ci permette di agire esclusivamente nell’interesse dei cittadini di San Salvo. Pertanto, non accettiamo lezioni da chi non ha né l’autorevolezza né la credibilità per impartirle. I velati riferimenti all’omertà fatti dal consigliere Travaglini non ci sfiorano minimamente, poiché siamo gli unici consiglieri all’interno della maggioranza ad aver sempre parlato senza alcuna remora, sia nelle apposite riunioni di maggioranza, sia nei Consigli comunali, sia pubblicamente. La nostra indipendenza ci permette di esprimere liberamente le nostre opinioni, senza timori o riserve. Un’indipendenza che, probabilmente, lui può solo osservare in altri». «Il consigliere Travaglini farebbe bene a concentrarsi sui problemi interni alla minoranza, che appare sempre più frammentata e priva di una guida reale, nonostante lui continui a definirsi leader».

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Ma le bordate all’opposizione di centrosinistra arrivano anche dallo stesso versante politico. Il Psi vuole «maggiore trasparenza», esprime «preoccupazione e chiede spiegazioni alla minoranza consilia dopo quanto accaduto durante il Consiglio comunale» dove, «a pochi giorni dal tanto discusso rimpasto di deleghe, la maggioranza, guidata dal sindaco Emanuela De Nicolis, avrebbe rischiato di non raggiungere il numero legale per svolgere la seduta. Tre consiglieri della maggioranza – Di Ninni, Di Toro e Lippis – erano assenti giustificati, mettendo a serio rischio la regolarità della sessione consiliare. Eppure, contro ogni aspettativa, è stata proprio la minoranza, che teoricamente si oppone alla giunta De Nicolis, a garantire la continuità della seduta. Pur non avendo votato a favore dei provvedimenti all’ordine del giorno (eccetto il consigliere Argiró che ha espresso un voto favorevole sul primo punto), i consiglieri di opposizione hanno deciso di rimanere in aula, consentendo così alla maggioranza di mantenere il numero legale necessario per l’approvazione dei punti previsti».

«Ci chiediamo – si legge in una nota dei socialisti – se ci sia un accordo sotto traccia tra la minoranza e la maggioranza che ancora non è stato portato alla luce dei cittadini”.”Se così non fosse, ci sarebbe da chiedersi perché la minoranza abbia scelto di fare un ‘regalo’ alla maggioranza proprio in un momento cruciale, a ridosso di un rimpasto di deleghe che avrebbe dovuto segnare una frattura netta tra le forze di governo e quelle di opposizione».

Osvaldo Menna

Osvaldo Menna, candidato nel 2022 nel polo alternativo al centrosinistra ufficiale, attacca: «Nella seconda lettera aperta per chiedere le dimissioni da consigliere comunale di Gianni Mariotti abbiamo scritto che l’unica voce di opposizione nella nostra città è il circolo dell’Avanti Sandro Pertini. Adesso possiamo dire che avevamo ragione e abbiamo ragione anche perché non solo non abbiamo l’opposizione ma nel consiglio comunale di oggi la maggioranza non aveva i numeri per andare avanti… e allora che si fa? L’opposizione diventa maggioranza. L’opposizione va in soccorso alla maggioranza. Noi non abbiamo parole. I cittadini giudicheranno».



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