Il Cai Pordenone compie 100 anni: il programma degli eventi

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Il Cai di Pordenone compie 100 anni.

Nel 2025 si celebrano, con un intero anno di eventi, manifestazioni ed iniziative, i 100 anni del CAI Pordenone, fondato il 9 gennaio 1925 da un centinaio di soci diretti dal primo Presidente Rino Polon. La sezione di Pordenone del Club Alpino Italiano celebra un secolo di storia e passione per la montagna, mentre guarda avanti per costruire un futuro responsabile ed inclusivo.

“Il Centenario diventa un’occasione concreta per mostrare come il rispetto per le montagne e l’ambiente possa trasformarsi in un’occasione di confronto sulla storia del territorio, ma anche sulle strategie più efficaci per la sua tutela, al fine di preservarlo per le giovani generazioni”, spiega il Presidente Alleris Pizzut.

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Il titolo del Progetto Centenario 2025, “100 anni di montagne. Per un futuro sostenibile”, racchiude l’essenza e il messaggio che CAI Pordenone vuole trasmettere al pubblico: quello di promuovere la consapevolezza ambientale e il rispetto per le Terre Alte attraverso eventi educativi, culturali e sportivi, coinvolgendo attivamente la comunità locale e le nuove generazioni.

Allo stesso tempo il progetto mira a sensibilizzare il pubblico sull’importanza della tutela dell’ecosistema montano e a trasmettere ai più giovani i valori che il CAI Pordenone sostiene da un secolo: la sostenibilità, l’amore per la natura e la promozione di uno stile di vita sano e attivo. Il sottotitolo, “Natura, persone, passioni: un percorso che continua”, identifica con chiarezza la storia dell’associazione, così come la sua visione futura.

Il concept che ha guidato i volontari CAI – che in sinergia hanno lavorato intorno al Progetto Centenario – è l’esplorazione del legame tra la comunità urbana di Pordenone e l’ambiente montano, mettendo in risalto la connessione tra persone e natura. I temi scelti per i festeggiamenti di quest’anno sono “l’ambiente e le problematiche della montagna” e “i giovani e la scuola” nel loro rapporto con la montagna stessa. Le iniziative e gli eventi che CAI Pordenone proporrà nell’arco di tutto il 2025 riguarderanno le attività in quota, fedeli alla specificità delle attività del Club Alpino, come l’alpinismo, l’escursionismo e la speleologia, ma coinvolgeranno anche la città di Pordenone per creare un “ponte” tra la città e la montagna.

Gli eventi.

Numerose le attività programmate, alcune ancora in fase di definizione, che vedranno il coinvolgimento e la collaborazione di molte realtà, enti ed istituzioni del territorio. Fra le prime iniziative già nel mese di gennaio, il Concorso fotografico “Obiettivo montagna”. Aperto a tutti, soci CAI e non, con un focus particolare sui giovani, il contest ha come obiettivo quello di riflettere sui cambiamenti della vita in montagna negli ultimi 100 anni. Partendo da una selezione di 16 fotografie dell’archivio CAI Pordenone viene richiesto ai partecipanti di scegliere una o più foto e di realizzare degli scatti che rispecchino lo stesso soggetto, ma attualizzato al 2025.

Mirando a mettere a confronto la montagna di ieri e di oggi, il concorso rappresenta un’occasione per sensibilizzare il grande pubblico sul valore storico, culturale e ambientale della montagna, riflettendo sui cambiamenti avvenuti e sull’importanza di custodirla per le generazioni future. Il Concorso sarà rivolto in particolare ai ragazzi dei Centri Giovani di Pordenone, ai ragazzi delle scuole (Liceo Artistico Galvani, Istituto Vendramini) e ai ragazzi del gruppo di Alpinismo Giovanile Pordenone-Maniago: le foto vincitrici, affiancate a quelle storiche, saranno riunite in una mostra allestita a Pordenone a partire da ottobre 2025.

Sempre a gennaio sarà presentata anche l’iniziativa escursionistico-alpinistica “100 anni di cime nel pordenonese”, promossa dalla Commissione Escursionismo e rivolta ai i soci del Club Alpino Italiano e dei Club Alpini membri del Club Arc Alpin. L’obiettivo è quello di salire nel corso del 2025 cento cime situate nell’area montana e pedemontana identificata dalla ex-provincia di Pordenone.

A gennaio 2025 prenderà avvio anche la rassegna cinematografica “Sentiero Cinema”. Dalla ultradecennale collaborazione con l’Associazione Culturale Cinemazero è nata l’idea di proporre una proiezione al mese di lungometraggi incentrati su tematiche riguardanti le Terre Alte. Con il fine di coinvolgere la platea dei più giovani, saranno proposte opere che parlano dell’impatto del riscaldamento globale sull’ambiente montano e le sfide adattive che questo pone all’essere umano, soprattutto alle future generazioni.

Ogni proiezione rappresenterà idealmente una tappa di un lungo cammino di conoscenza che, utilizzando la narrazione cinematografica, si fa portatore di spunti di riflessione su varie tematiche. A maggio e a novembre saranno proposti – come da ultradecennale tradizione – i due cicli di sei incontri con i protagonisti di documentari relativi alla montagna nei sui aspetti antropologici e culturali, sportivi e naturalistici, che vedranno la collaborazione – tra gli altri – della Fondazione Dolomiti Unesco e il Parco delle Dolomiti Friulane.

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Ancora in ambito culturale, è ormai consolidata la partnership tra il Cai Pordenone e l’ente teatrale cittadino: il Teatro Verdi, infatti, condivide con il Club Alpino italiano uno dei suoi progetti di punta di questi anni, l’articolato Progetto Montagna, che si è ulteriormente consolidato nella costituzione del primo Montagna Teatro Festival. Tra appuntamenti teatrali, in quota e nelle sale del Verdi, importanti eventi concertistici, teatrekking, gli incontri con esperti di R_Evolution Green, le attività condivise tra il Teatro e il CAI sono nate per proporre riflessioni sulle gravi problematiche di cui soffrono le Terre Alte e stimolare la sensibilità sulla salvaguardia della natura, sulla valorizzazione dell’ambiente, sulle conseguenze del cambiamento climatico in atto a livello globale e sul drammatico fenomeno dello spopolamento e abbandono della vita in quota. Nell’anno del Centenario del CAI Pordenone saranno proposte specifiche iniziative ideate ad hoc.

Per celebrare non solo la storia del CAI Pordenone ma anche il suo impegno nella promozione dei valori legati alla montagna, in primavera verrà inaugurata una mostra fotografico-documentale “diffusa”, allestita in diverse sale espositive cittadine, dove troveranno collocazione fotografie provenienti dall’archivio CAI Pordenone e alcuni cimeli appartenenti alla sezione, nell’intento di raccontare iconograficamente la storia dell’associazione intrecciandola con temi come la tutela dell’ambiente montano, la relazione tra uomo e montagna nel tempo, l’evoluzione del modo di vivere e frequentare la montagna. Contestualmente saranno organizzati incontri divulgativi su tali tematiche.

Nella tarda primavera verrà inaugurata un’iniziativa che ha l’intento di raccontare lo stretto legame tra la sezione CAI di Pordenone e il contesto cittadino. Di concerto con l’amministrazione comunale, l’associazione presenterà un percorso urbano che toccherà i luoghi più significativi della città, denominato “Sentiero CAI in città”.

A rendere particolare questo sentiero saranno i segnavia che ricalcheranno l’iconica segnaletica bianco-rossa utilizzata dal Club Alpino Italiano per i sentieri di montagna, nel tentativo di avvicinare, anche visivamente, la montagna alla pianura. Percorrere l’itinerario in modo lento e sostenibile, come nella filosofia propria del sodalizio, consentirà di scoprire e apprezzare la città anche dal punto di vista naturalistico.

Ad arricchire il percorso – attualmente ancora allo studio – saranno dei totem/pannelli informativi in cui verranno descritti flora e fauna dei luoghi. Un vero e proprio sentiero “parlante” utile per evidenti scopi di promozione turistica e sportiva ma anche a fini didattici. In un’ottica di inclusività, i testi dei pannelli saranno proposti anche in lingua inglese e – particolarmente rilevante – in linguaggio Braille, per offrire la possibilità a ciechi e ipovedenti di percorrerlo, almeno per un tratto, anche utilizzando un corrimano in corda fissato su pali. A tal fine si è stretta una collaborazione con U.I.C.I., l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS-APS Pordenone.

Il coinvolgimento delle scuole si concretizzerà con varie iniziative. Con il Liceo Artistico Galvani è stato avviato un progetto strutturato che va da uno studio di design volto a proporre degli oggetti con valenza di merchandising per il Centenario, all’accompagnamento degli studenti sul territorio montano in escursioni giornaliere, fino ad una residenza presso il Rifugio Pordenone nella tarda primavera.

Presso l’Istituto Vendramini saranno, invece, organizzati degli incontri tra esperti (CAI e non) ed alunni con l’obiettivo di trasmettere alcune buone pratiche sulla frequentazione della montagna, in sicurezza. e con un atteggiamento responsabile e sostenibile. In collaborazione con l’Università degli Studi di Udine saranno realizzati alcuni workshop con docenti e ricercatori al fine di trasmettere conoscenze sulla biodiversità e sulla tutela della fauna.

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In agosto le attività escursionistiche ed alpinistiche porteranno i Soci del CAI Pordenone al rifugio Quintino Sella e sulla vetta del Monviso, nelle Alpi Cozie. Il Monviso è la montagna simbolo del Club Alpino Italiano, in quanto fu a seguito della sua salita, nell’agosto del 1863, che Quintino Sella decise di fondare anche in Italia un’associazione di alpinisti. L’iniziativa sarà anche l’occasione per celebrare istituzionalmente l’importante ricorrenza del Centenario con alcuni componenti del CAI Centrale e delle Sezioni delle Alpi Occidentali.

Il 7 settembre rappresenterà una giornata centrale per le attività escursionistiche sul territorio montano del pordenonese. In collaborazione con l’Associazione Alpini Pordenone, che nel 2025 celebrerà come il CAI Pordenone i 100 anni dalla sua fondazione, nell’area del Piancavallo saranno organizzate numerose escursioni, adatte per ogni tipo di escursionista, che ripercorreranno sentieri e itinerari storici.

Il 28 settembre, al Rifugio Pordenone, in Val Cimoliana, si terrà la 24ª Festa della Montagna; il tradizionale incontro tra le sette Sezioni CAI della destra Tagliamento, che quest’anno avrà un significato particolare per celebrare l’importante traguardo del Centenario della Sezione di Pordenone.

A settembre, inoltre, da segnalare l’appuntamento a Pordenonelegge con quattro incontri con l’autore. I titoli che saranno presentati saranno aderenti alle tematiche del Progetto Centenario, ponendo in modo particolare l’attenzione verso gli aspetti ambientali delle Terre Alte e il rapporto tra giovani e montagna.

Il cartellone delle iniziative del Centenario culminerà con un grande evento che si terrà nel weekend dell’11 e del 12 ottobre. Il “Sentiero Cai in città” verrà animato per offrire un’esperienza immersiva, un’idea innovativa per avvicinare il pubblico alla montagna in modo coinvolgente e interattivo. Questa “animazione” permetterà di integrare attività educative e ludiche lungo il percorso, rendendo l’esperienza della sua percorrenza accessibile e interessante per persone di tutte le età. Lungo il sentiero ci saranno stazioni realizzate per offrire un’esperienza di edutainment coinvolgendo i partecipanti in attività pratiche, giochi, narrazioni per favorire la sensibilizzazione sul rapporto tra natura e città.

Nello stesso fine settimana verranno anche organizzati due eventi-spettacolo: nella giornata di sabato uno spettacolo rivolto in modo particolare ai giovani e giovanissimi. Protagoniste saranno Sara Segantin, giovane scrittrice e comunicatrice scientifica e Carlotta Sarina (in arte Lotta), musicista, studentessa del Conservatorio di Milano e promotrice di iniziative culturali volte a sensibilizzare gli spettatori sui temi ecologisti anche grazie alla musica, come il tour delle capitali europee con lo spettacolo in musica da lei scritto “Detonazione”.

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Spicca nella giornata di domenica 12 ottobre la presenza del conduttore televisione e giornalista Federico Taddia, protagonista di un talk, assieme ad altri esperti quali, climatologi, divulgatori e i giornalisti e storici dell’alpinismo Luca Calzolari e Roberto Mantovani, che si confronteranno su tematiche legate al riscaldamento globale e alla tutela dell’ambiente.

A dicembre avrà luogo un evento conclusivo simbolico, che si rivolgerà e coinvolgerà tutti i Soci e i Volontari, volto a ripercorrere e attività svolte durante l’anno, e con l’obiettivo di festeggiare il passato per costruire il futuro.



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