Aumento delle insolvenze in Germania: rischi per l’economia ungherese.
A dicembre 2024, il numero di dichiarazioni di insolvenza in Germania è aumentato del 13,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, secondo i dati preliminari dell’Ufficio Federale di Statistica (Destatis). Su base annua, il 2024 ha registrato un incremento del 16,8% nelle dichiarazioni di fallimento rispetto al 2023. In ottobre, i tribunali fallimentari tedeschi hanno riportato 2.102 dichiarazioni di insolvenza aziendale, un aumento del 35,9% rispetto all’ottobre 2023, con crediti dei creditori stimati a 3,8 miliardi di euro, rispetto agli 1,6 miliardi di euro dell’anno precedente.
Le cause di questo aumento includono alti costi energetici, eccessiva burocrazia, incertezze politiche e una riduzione della spesa dei consumatori. Inoltre, sono scadute le misure straordinarie introdotte durante la pandemia per prevenire un’ondata di fallimenti. È importante notare che le statistiche possono essere influenzate dai ritardi tra la presentazione delle richieste di insolvenza e le decisioni dei tribunali, che possono richiedere fino a tre mesi.
Volker Treier, capo analista della Camera di Commercio e Industria Tedesca (DIHK), ha definito questi dati un “chiaro segnale di allarme”, sottolineando che le insolvenze aziendali hanno raggiunto in ottobre il livello più alto degli ultimi dieci anni. L’agenzia di credito Creditreform stima che nel 2024 circa 22.400 aziende abbiano dichiarato insolvenza in Germania, il numero più alto dal 2015, e prevede che nel 2025 le richieste di fallimento possano avvicinarsi al picco del 2009, quando superarono le 32.000.
Christoph Niering, presidente dell’Associazione Tedesca degli Amministratori dell’Insolvenza (VID), ritiene che l’aumento delle insolvenze rifletta i cambiamenti strutturali in corso nell’economia tedesca, con sconvolgimenti simultanei in diversi settori chiave. Questo trend potrebbe continuare nel 2025, indipendentemente dalle misure adottate dal nuovo governo dopo le elezioni di febbraio. La transizione verso nuove fonti energetiche e l’adattamento ai nuovi mercati risultano particolarmente difficili in aree che hanno investito poco nella sostenibilità negli ultimi decenni, rendendo difficile compensare rapidamente le carenze aziendali.
Questa situazione è preoccupante anche per l’economia ungherese, data la stretta interconnessione con quella tedesca. Un aumento delle insolvenze in Germania potrebbe avere ripercussioni negative sulle aziende ungheresi che dipendono dal mercato tedesco, influenzando negativamente le esportazioni e l’attività economica complessiva.
Il Gruppo Mészáros acquisisce il ristorante Pastrami di Óbuda.
Il Gruppo Mészáros ha ampliato il proprio portafoglio nel settore della ristorazione acquisendo il ristorante Pastrami a Óbuda, Budapest. L’operazione è stata realizzata attraverso la Talentis Group Zrt., che ha ottenuto il 100% della Monyó Holding Kft., proprietaria dell’immobile che ospita il ristorante, e della Pastrami Kft., responsabile della gestione del locale.
Fondato nel 2009, il ristorante Pastrami è noto per la sua offerta gastronomica di alta qualità e per il suo ambiente adatto alle famiglie, caratteristiche che si integrano perfettamente con gli altri ristoranti del Gruppo Mészáros. Tuttavia, negli ultimi anni, il locale ha affrontato difficoltà economiche a causa degli effetti negativi della pandemia di COVID-19 e dell’aumento dei costi energetici dovuto al conflitto in Ucraina, registrando perdite finanziarie.
L’obiettivo principale dell’acquisizione è preservare il marchio Pastrami, modernizzare e sviluppare il ristorante, garantendone un funzionamento stabile e a lungo termine. Il Gruppo Mészáros intende realizzare investimenti che consentano al locale di rinnovarsi sia nelle attrezzature che nell’offerta culinaria, allineandosi alle tendenze attuali del settore. Inoltre, il gruppo conta sul mantenimento del personale esistente, valorizzando le loro competenze professionali per assicurare un’esperienza di alta qualità ai clienti.
Il ristorante prende il nome dal “pastrami”, un sandwich di origine centro-europea reso celebre a New York, che è stato un elemento fisso del menu sin dall’apertura. Con il supporto del nuovo proprietario, il Pastrami mira a superare le sfide economiche recenti e a continuare a contribuire alla cultura gastronomica di Óbuda, offrendo un’esperienza culinaria che combina tradizione e innovazione.
La SZÉP-kártya si espande: ristrutturazioni domestiche tra le nuove possibilità.
Dal 1º gennaio 2025, i titolari della SZÉP-kártya in Ungheria possono utilizzare fino al 50% del saldo per spese di ristrutturazione domestica. Ciò consente acquisti in negozi di mobili, ferramenta e rivenditori di materiali da costruzione. Alcune catene, come OBI, Diego e RS Bútor, hanno già aderito al programma, accettando la SZÉP-kártya come metodo di pagamento. I principali istituti bancari, tra cui OTP, MBH Bank e K&H, hanno avviato collaborazioni con i commercianti per ampliare la rete di accettazione. I titolari possono consultare i siti web delle banche emittenti per verificare l’elenco aggiornato dei punti vendita aderenti e controllare il proprio saldo. È importante notare che l’utilizzo della SZÉP-kártya è limitato all’acquisto di beni specifici, come materiali da costruzione, mobili e articoli per la casa, escludendo servizi di ristrutturazione o prodotti non correlati. Il rispetto di queste limitazioni è responsabilità sia dei consumatori che dei commercianti, e le banche non applicheranno restrizioni tecniche sugli acquisti.
Aumenti del gasolio in Ungheria: la benzina resta stabile.
A partire da sabato 11 gennaio 2025, il prezzo del gasolio in Ungheria aumenterà di 2 fiorini al litro, mentre il costo della benzina rimarrà invariato.
Attualmente, i prezzi medi sono:
– Benzina 95 ottani: 635 HUF/litro
– Gasolio: 651 HUF/litro
Questa tendenza al rialzo dei prezzi dei carburanti è iniziata nel 2024, in seguito all’aumento delle accise deciso dal governo per adeguarsi all’inflazione.
Inoltre, il deprezzamento del fiorino rispetto al dollaro ha contribuito all’aumento dei costi dei carburanti, poiché il petrolio è quotato in dollari sul mercato internazionale.
È importante notare che, nel corso del 2024, il prezzo del gasolio ha costantemente superato quello della benzina, principalmente a causa delle dinamiche dei prezzi sul mercato globale e del rapporto tra domanda e offerta.
Gli automobilisti ungheresi dovranno quindi prepararsi a ulteriori aumenti dei prezzi dei carburanti nel prossimo futuro, influenzati sia dalle politiche fiscali interne che dalle fluttuazioni del mercato internazionale.
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