SPY FINANZA/ I guai che Biden lascia in eredità a Trump

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 


Come nella migliore tradizione delle transizioni di potere, Janet Yellen ha voluto vuotare un pochino il sacco nell’intervista di addio concessa l’altro giorno a Cnbc. Solo un pochino, ovviamente. Perché eccedere nell’esercizio della verità avrebbe del tutto compromesso l’eredita della Bidenomics. E, quindi, anche il suo lavoro di ragioniera degli Stati Uniti.



E cos’ha detto? Che lo stimolo di spesa posto in essere come contrasto al Covid potrebbe aver contribuito un pochino alla fiammata inflazionistica successiva. Bontà sua. Ma la questione qui è più seria. E terribilmente attuale. Perché gli errori di ieri si pagano sempre oggi. Come quando si eccede con il bere per anni. Alla fine arriva il giorno in cui il fegato si arrende. Ebbene, inutile prenderci in giro. Anni e anni di tassi a zero, cui poi si sono unite politiche di sostegno diretto, hanno evitato – come vi ho ripetuto per semestri – un ciclo di default corporate che era nei numeri, prima che nei fatti. E che era necessario, al fine di mantenere in ordine e funzionale il Sistema. Quello vero. Quello macro. Le aziende riuscivano comunque a finanziarsi sul mercato, visto il pivot perenne nella Fed che garantiva liquidità e fiducia a piene mani. Poi ci hanno pensato appunto sostegni e aiuti legati all’emergenza pandemica, veri e propri toccasana per evitare di portare i libri in tribunale. E adesso?

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 



Adesso abbiamo a che fare con questo, ad esempio. Stando a dati ufficiali riportati dal Financial Times nell’ultimo numero del 2024, negli Stati Uniti il tasso di default su carte di credito relativo all’anno che si è appena concluso ha raggiunto il massimo dal 2010. Ovvero, l’economia del soft landing e della Bidenomics che ha visto Janet Yellen al timone delle emissioni con il ciclostile e del rally azionario senza fine garantito dalla supercazzola dell’AI, ha visto il principale mezzo di sopravvivenza dell’americano medio patire uno choc da sovra-indebitamento simile a quello della depressione post-Lehman.



E qui il problema si fa decisamente strutturale. Perché qualche seduta di Borsa che si chiude in rosso, anche pesante, si archivia. Senza eccessivi patemi d’animo. Ma un’intera Amministrazione uscente che vede la sua narrativa sbugiardata, quindi con il forte sospetto di una strutturale manipolazione dei numeri che l’hanno retta, necessita invece qualche coniglio dal cilindro in più. Perché tutto è manipolabile. Ma non il potere d’acquisto. E il debito accumulato su carte revolving e non-revolving negli Usa ha sfondato un nuovo primato nel 2024, qualcosa come 1,17 trilioni di dollari. E chi emette quelle carte nei primi nove mesi di quest’anno ha già dovuto operare write-off su stock di debito ad alto tasso di insolvenza per 46 miliardi di dollari, il 50% in più rispetto al medesimo arco temporale del 2023. Il tutto con un tasso di interesse medio sull’utilizzo di quelle carte salvavita che ha appena toccato il 21,8%, il massimo dal 1994.

Come se questo non bastasse, gli extra-risparmi garantiti dall’alluvione di sostegni del Covid, proprio quelli che Janet Yellen ha appena ammesso aver un po’ dopato il quadro generale, sono totalmente evaporati, riducendo la capacità di spesa degli americani alla spia di riserva. Accesa. Rosso fuoco. In contemporanea con un potenziale ceiling di sostenibilità da indebitamento, perché se i tuoi risparmi disponibili sono a zero e vivi paycheck-by-paycheck per pagare le spese indifferibili (bollette, cibo, affitto/mutuo) e non sei in grado di far fronte a una spesa imprevista di 500 dollari, la politica del calcio al barattolo è finita. Perché il muro è davanti a te. E con ogni probabilità, quella lattina ti rimbalzerebbe sul muso.

Immagino che non serva ricordare come l’economia Usa sia basata ancora oggi al 70% sui consumi personali e non sui servizi o sulle chimere tech, vero? E come si fa, al netto di un potere d’acquisto devastato e inesistente e di un Presidente che starebbe valutando addirittura la proclamazione dello stato di emergenza nazionale per implementare la sua politica di dazi, bypassando bellamente il Congresso? L’unica è una nuova stagione di sostegni e credito facile. Magari per garantire a banche e finanziarie una tale Bonanza di immondizia da riciclare alla Fed che si tramuti in prestiti per Mr. Smith e nuove carte di credito, sul cui plafond nuovo di zecca – e ancorato a tassi di interesse che in un primo momento scenderanno un pochino – spalmare quei debiti pregressi che oggi stanno andando in default.

La ruota sta per ricominciare a girare. Il criceto stia tranquillo. Ma attenzione a questo secondo grafico. Perché la medesima logica legata alle carte di credito sta sviluppandosi anche in campo finanziario: i default su prestiti corporate con ampia base di leverage sono infatti al massimo da quattro anni a questa parte.

Microcredito

per le aziende

 

Ovvero, esattamente come Mister Smith, persino le aziende della Corporate America con il rating di affidabilità creditizia peggiore non riescono più a onorare i prestiti e i debiti contratti nei trimestri di vacche grasse, tassi a zero e sussidi a pioggia. E il ritmo di quei mancati pagamenti è in sintonia con quello del 2020, scoppio della pandemia. Eppure, formalmente usciamo da un anno di soft landing. E siamo entrati nel 2025 con Wall Street che continua a promettere meraviglie.

Capito perché Donald Trump sembra letteralmente posseduto nel suo iper-attivismo ex ante all’insediamento? Capito perché tanto timore per una transizione all’insegna dell’avvelenamento dei pozzi dell’economia? Capito perché i rendimenti dei Treasuries esplodono, nonostante la Fed continui a tagliare i tassi? Ma soprattutto, capito cosa ci aspetta?

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI



Source link

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link