“Per il futuro investiremo sulla cultura e sulla riqualificazione urbana, per una città più bella e accogliente”

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Il sindaco Andrea Biancani ha aperto la cerimonia per il passaggio di consegne ad Agrigento, Capitale italiana della cultura 2025.

«Abbiamo avuto una grande opportunità che i cittadini hanno compreso e di cui vanno orgogliosi. Per il futuro investiremo sulla cultura e sulla riqualificazione urbana, per una città più bella e accogliente», ha sottolineato il primo cittadino davanti alla platea dell’Auditorium Scavolini, ricordando anche i grandi personaggi illustri che hanno segnato la cifra culturale della città e ringraziando tutti i volontari che hanno sostenuto Pesaro nell’anno da Capitale.

«Un pensiero speciale al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha inaugurato questo incredibile anno, dimostrando la vicinanza delle più alte Istituzioni a questo territorio e il sostegno per la sfida che abbiamo affrontato», ha ricordato il sindaco che ha poi salutato e ringraziato il Sottosegretario di Stato per la Cultura, l’Onorevole Gianmarco Mazzi, «che oggi apre insieme a tutti noi un nuovo capitolo per la nostra città». Ringraziamenti riservati anche il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e a tutte le autorità civili, militari e religiose presenti.

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«Tra le tante figure che vedo oggi qui presenti – continua Biancani -, non posso esimermi dal ringraziare il mio predecessore, l’ex sindaco Matteo Ricci – attualmente europarlamentare – che ha lavorato per anni affinché la nostra città potesse ottenere questo prestigioso riconoscimento». Sentita riconoscenza anche per

l’assessore alla Cultura Daniele Vimini e ai team della Fondazione Pescheria e di Pesaro 2024, «ai dipendenti del Comune e a tutti i volontari del progetto VolontarX, che ha coinvolto più di 500 persone; alla Protezione Civile comunale e alle tante e instancabili associazioni che hanno lavorato con noi, supportandoci nel costruire eventi ed esperienze per tutta la città. Alla Giunta, al Consiglio comunale e alla Commissione Cultura. E con loro ringrazio anche tutti voi cittadini che avete deciso di essere qui oggi».

L’ultimo saluto e ringraziamento è stato riservato al patron Valter Scavolini – e alla sua famiglia -, per aver «restituito alla città, assieme agli enormi sforzi di tutta l’Amministrazione comunale, questo meraviglioso tempio – l’Auditorium Scavolini – che ci vede oggi riuniti».

Per l’occasione, il sindaco Biancani ha fatto un bilancio di questo anno da Capitale: «Non è stato solo un titolo, ma una grande opportunità che la nostra città ha colto, ha percepito e ha compreso nella sua profondità. È stato un evento che, data la sua rilevanza, all’inizio, aveva suscitato qualche perplessità tra i cittadini e operatori del settore, come spesso accade con tutte le grandi imprese. La domanda che ci si poneva più spesso era: “ma saremo pronti?” E oggi, guardando i numeri, i dati, il flusso dei visitatori, possiamo dire con certezza che la sfida è stata ampiamente vinta. Abbiamo registrato più di 110 mila presenze negli oltre 1000 eventi dell’anno. I visitatori dei musei sono più che raddoppiati, arrivando a sfiorare le 85 mila presenze annue. Tra le principali novità, abbiamo attivato tre tipologie di tour tematizzati, per un totale di oltre 250 appuntamenti in meno di sei mesi, affiancanti dall’apertura ai visitatori di luoghi simbolici come Rocca Costanza- chiusa da anni – e il Teatro Rossini. Oltre alla continua valorizzazione dei Mosaici bizantini in Duomo che proseguirà quest’anno anche con un progetto innovativo supportato della tecnologia avanzata».

Attraverso i 35 punti del dossier di Pesaro 2024, con “50×50: Capitali al quadrato”, tutti i Comuni della provincia sono diventati protagonisti per una settimana alla volta e, anche in questo caso, «abbiamo raggiunto numeri oltre ogni più rosea aspettativa: quasi 600 eventi che hanno coinvolto più di 1.500 enti e partner, registrando un aumento di flussi turistici del 30% nei periodi di bassa stagione e del 15% durante il resto dell’anno». Ma questo è stato solo l’inizio di un viaggio che proseguirà con appuntamenti culturali importanti e di caratura internazionale «come l’ormai già affermato Rossini Opera Festival, presente anche in questa nuova stagione 2025, e che tornerà a svolgersi completamente in centro storico – annuncia Biancani -. Ma ci attende anche la data Zero del Palajova; il tour di Lorenzo Jovanotti che il 4, 5 e 6 marzo partirà proprio da Pesaro, e come lui, sempre più artisti hanno deciso di avviare i loro tour dalla nostra città; come i Maneskin ma anche Claudio Baglioni e Renato Zero».

Per il 2025, grazie al nuovo Auditorium Scavolini e alla Vitrifrigo Arena, saranno ospitati eventi e concerti internazionali, prevedendo, grandi convention che porteranno «oltre 70mila persone e potenziali turisti in città. I numeri, dunque, parlano chiaro. Pesaro ha visto crescere l’interesse non solo tra i visitatori italiani, ma anche di quelli internazionali e la cultura è stata la chiave giusta. Cultura – precisa Biancani -, non solamente riferita alla sfera artistica, ma che ha saputo includere anche il concetto di solidarietà, con progetti di inclusione sociale, ambientale e sportiva. Non è un caso che domani, alle 18 al Teatro Sperimentale, dedicheremo una serata speciale alla Cultura della Pace».

Il sindaco Biancani ha così ricordato il momento di riflessione alla presenza di Franco Vaccari, presidente di Rondine Cittadella della Pace, e di alcuni studenti provenienti da paesi colpiti da guerre che condivideranno le loro storie. A seguire, in anteprima regionale, verrà proiettato “Liliana”; l’ultimo docufilm sulla senatrice a vita Liliana Segre, simbolo vivente della Shoah e cittadina onoraria di Pesaro.

«Liliana ci ricorderà l’importanza di custodire la memoria per promuovere la cultura della pace in ogni angolo del nostro mondo. Un concetto che abbiamo vissuto a pieno anche ospitando, il 31 dicembre scorso, la 57esima edizione della Marcia Nazionale per la Pace, voluta da Monsignor Sandro Salvucci e ripresa nell’Angelus anche da Papa Francesco – ha sottolineato il sindaco -. Questi ospiti e appuntamenti non sono casuali, ma si inseriscono in un percorso che un anno fa ha visto Pesaro dedicare la sua candidatura a Kharkiv, la città ucraina profondamente ferita dalla guerra, che, come noi, è una città creativa UNESCO per la musica».

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Tuttavia, mentre si festeggiano i traguardi raggiunti, è già tempo di guardare già al futuro per un ulteriore salto di qualità, ed è per questo che «stiamo costruendo il nuovo programma culturale, che si concentrerà sulla qualità degli eventi, puntando su quelli che riescono ad attrarre e a coinvolgere il pubblico. Una delle priorità sarà quella di intensificare la promozione turistica a livello nazionale, auspicando per questo nel pieno supporto della Regione Marche, per far conoscere Pesaro e il nostro territorio in tutta Italia, in modo da consolidare il nostro status di capitale culturale. Saranno confermati i grandi eventi che hanno segnato la nostra tradizione – elenca Biancani -: il già citato Rossini Opera Festival, la Mostra del Nuovo Cinema, il KUM! Festival, progettato da Massimo Recalcati, Hangarthfest, laMezzanotte bianca dei Bambini, il GAD, l’Angolo della Poesia, la Corean Week e prevediamo, per questa nuova stagione, anche un grande evento che sappia mettere al centro i diritti delle donne e le pari opportunità per contrastare la violenza di genere insieme all’associazione Percorso Donna».

L’obiettivo sarà anche quello di sostenere le realtà culturali locali, con un bando, per finanziare i progetti che nasceranno nel cuore dei quartieri, che hanno contribuito al raggiungimento di questo incredibile risultato. Ma oltre a tutto questo, una delle sfide più importanti sarà quella di completare i cantieri che coinvolgono gli edifici culturali della città, con circa 50 milioni di euro di investimenti. «Progetti che ridisegneranno il volto di Pesaro, con la nuova sede dell’Universitànel cuore della città, la riqualificazione della Biblioteca Oliveriana, dei Musei Civici, la collezione di Loreno Sguanci, la realizzazione del Museo della Moto e della Bicicletta e tanto altro ancora».

Biancani, durante il suo discorso di apertura, ha voluto ricordare anche i personaggi illustri che ci hanno lasciato quest’anno e che hanno contribuito a scrivere la storia della nostra città e non solo, tra questi: «Il grande Maestro Giuliano Vangi, a cui abbiamo dedicato l’esposizione “Verso il museo Vangi” – visitabile, al centro ArtiVisive Pescheria -, con 69 sue opere facenti parti del lascito che comporrà il museo permanente a lui dedicato, a Palazzo Mazzolari Mosca, fatto di 130 tra sculture e disegni. Un ricordo speciale va anche alla memoria di Gianfranco Mariotti, padre del Rossini Opera Festival; all’attore e regista Glauco Mauri, incontrato proprio durante l’ultima sua data al Teatro Rossini e a tutti gli altri grandi artisti che hanno segnato la nostra cifra culturale».

Pesaro oggi apre un nuovo capitolo della sua storia, coltivando il primo seme per quelle che saranno le sfide del domani, con l’obiettivo di continuare ad offrire eventi e arte di qualità ma «anche preparare la candidatura di tutto il territorio di Pesaro e Urbino a Capitale europea della cultura 2033. Un progetto che richiede unità e lavoro di squadra con i comuni della costa e dell’entroterra – precisa Biancani -. Pesaro e i suoi cittadini hanno dimostrato di essere capaci di mettersi in gioco e saper affrontare sfide importanti. E proprio per questo, la nostra visione non si ferma: con il 2025 comincia un nuovo capitolo di crescita, di innovazione culturale e di inclusività. Un cammino che continuerà a fare della nostra città una capitale culturale a 360°».



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