Francia, ragazzo di 14 anni accoltellato durante una rapina: Elias morto per un cellulare

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
PARIGI – Venerdì sera Elias, 14 anni, era appena uscito assieme a un amico dall’allenamento di calcio presso lo stadio Jules-Noël, nel XIV arrondissement di Parigi, quando due ragazzi gli hanno chiesto di consegnare loro il suo telefono cellulare.

Elias si è rifiutato, ma uno degli aggressori lo ha colpito con una coltellata alla spalla e i due sono fuggiti. Nonostante i primi soccorsi prestati dall’amico sul posto, Elias è morto sabato mattina, intorno a mezzogiorno, all’ospedale Necker di Parigi, dopo diversi arresti cardiaci provocati dall’emorragia interna.

Elias, nato nel febbraio del 2010, frequentava l’ultimo anno della scuola media al Collège Montaigne, nel centro di Parigi, ed era un giovane calciatore promettente della squadra PO Football. Grazie alle informazioni fornite dall’amico che era con lui, la polizia è riuscita a identificare i due sospetti, che sono stati rapidamente arrestati e posti in custodia cautelare. I due ragazzi, di 16 e 17 anni, risiedono nella stessa zona, all’estremo limite di Parigi, e risultano già noti alla giustizia. Entrambi erano sotto controllo giudiziario per reati di furto con violenza commessi nell’ottobre scorso e avevano il divieto di entrare in contatto l’uno con l’altro. Uno dei due ha confessato di essere l’autore della coltellata mortale.

La tragedia ha riacceso il dibattito pubblico sulla criminalità minorile. Il prefetto di polizia di Parigi, Laurent Nuñez, ha evidenziato lunedì 27 gennaio ai microfoni di Rtl una «crescente violenza tra i minorenni», e ha anche confermato che i due ragazzi erano conosciuti dalle forze dell’ordine perché avevano già commesso atti simili. Tanto che i poliziotti sono andati a cercarli quasi a colpo sicuro.

Sébastien Chenu, vicepresidente del Rassemblement National, ha invocato una riforma della giustizia minorile: «Bisogna rivedere il principio dell’attenuante per i minorenni e riconsiderare la maggiore età penale». Chenu ha inoltre proposto di rendere più severe le pene per le aggressioni fisiche: «Se tocchi qualcuno fisicamente, devi finire in prigione».

L’omicidio di Elias si inserisce in un quadro allarmante di violenza crescente in Francia. Alcuni recenti casi di cronaca nera sottolineano la gravità della situazione. Tra questi, il brutale assassinio di Philippine Le Noir de Carlan, 19 anni, violentata e uccisa da un marocchino in soggiorno irregolare appena uscita dall’università, il cui corpo è stato ritrovato nel Bois de Boulogne a Parigi nel settembre scorso.

Anche la vicenda di Lola Daviet, 12 anni, trovata morta in un baule nell’ottobre 2022, ha scosso profondamente l’opinione pubblica. La principale sospettata, Dahbia Benkired, algerina che era stata già colpita da provvedimento di espulsione, è attualmente in carcere con l’accusa di omicidio aggravato da atti di tortura e violenza sessuale su minore.
Un altro caso recente è quello di Thomas Perotto, 16 anni, accoltellato a morte nel novembre 2023 a Crépol, nella Drôme. L’autore del delitto, Chaïd Akabli, è stato arrestato mentre stava per fuggire in Nord Africa attraverso la Spagna dopo l’omicidio.

L’identità dei due aggressori non è nota. L’avvocato Babacar Niang, che difende il ragazzo sospettato di essere l’autore della coltellata mortale, ha detto che il suo assistito ha confessato l’omicidio. Secondo il rapporto «Insicurezza e delinquenza 2023» del Ministero dell’Interno francese pubblicato nell’estate 2024, tutti gli indicatori relativi alla criminalità sono in aumento.