Chiara Rubbiani, la lady anti truffe: l’impegno con Federconsumatori dalla parte dei cittadini

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Chiara Rubbiani, alla guida di Federconsumatori Arezzo in difesa dei cittadini.

– Qual è il percorso che l’ha portata a presiedere Federconsumatori Arezzo?

La mia esperienza in Federconsumatori inizia nel 2003 ad Arezzo. Ho collaborato come volontaria alla crescita dell’associazione aretina occupandomi di progetti, di formazione ai temi del consumo per cittadini e studenti in collaborazione con la Camera di Commercio di Arezzo e, naturalmente, occupandomi di assistenza e tutela ai consumatori. Nel 2012 ho iniziato una collaborazione con Federconsumatori Toscana dedicandomi prevalentemente del settore bancario, impegno questo che mi ha consentito poi di avere le giuste conoscenze e l’esperienza per occuparmi nel 2015 del crack di Banca Etruria. Nel 2018 durante la presidenza di Pietro Ferrari terminata a giugno 2021 ho svolto la funzione di vice presidente e, nel 2021 sono stata eletta dal Direttivo provinciale a presidente di Federconsumatori Arezzo; incarico poi confermato per ulteriori quattro anni nel Congresso del 2023.

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– Di cosa vi occupate?

Federconsumatori Arezzo è un’associazione di promozione sociale impegnata su tutte le materie legate al consumo di beni comuni e di servizi privati e di pubblica utilità. Quindi si occupa di assistenza e tutela verso tutte le persone e le famiglie che hanno subìto una qualsiasi ingiustizia.

Ci siamo occupati dei casi Parmalat e Cirio ma emblematico per Arezzo è stato il cosiddetto ‘caso Banca Etruria’ che ha impegnato l’Associazione per ben 6 anni nella difesa dei diritti dei risparmiatori e che si è conclusa con il rimborso del 95% del valore delle obbligazioni azzerate e del 30% del valore delle azioni.

– Come ci si rivolge a Federconsumatori?

I cittadini che hanno necessità di assistenza e tutela possono rivolgersi ad una delle sedi presenti nel territorio della provincia di Arezzo telefonando per un appuntamento oppure recandosi di persona. Gli uffici Federconsumatori sono presenti ad Arezzo, San Giovanni Valdarno, Montevarchi, Sansepolcro e Camucia.

I giorni di apertura, gli orari, gli indirizzi e i numeri di telefono possono essere reperiti collegandosi al nostro sito. Il primo appuntamento per esaminare la pratica, verificare la documentazione e ricevere una prima consulenza è gratuito poiché Federconsumatori aderisce al progetto Rete Toscana Sportelli Infoconsumo che fa parte del programma generale della Regione finanziato dal Mimit. Le consulenze saranno rese da operatori esperti.

Ricevuta la consulenza il consumatore può decidere se aprire o meno il contenzioso con la controparte. Nel caso decida di aprirlo sarà richiesta l’adesione all’Associazione e un contributo per la gestione della pratica. Essendo Federconsumatori un’associazione senza scopo di lucro, il valore del contributo non supererà mai i costi vivi sostenuti per la gestione della pratica.

– Quali sono i temi che in questi anni hanno più impegnato l’associazione in difesa di lavoratori e pensionati?

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Come detto Federconsumatori è una Aps che svolge attività di interesse generale a beneficio dei propri iscritti o di terzi; non ha scopi di lucro e persegue finalità civiche e di utilità sociale.

Negli ultimi anni, a parte la triste parentesi del crack di Banca Etruria, ci siamo occupati di altre vertenze a carattere individuale ma che hanno finito per diventare vertenze collettive. Ricordo la battaglia contro l’aumento unilaterale del deposito cauzionale deciso da Nuove Acque che dopo gli incontri avuti da Federconsumatori con Ato 2, cioè con l’Autorità Idrica Toscana di Ambito è stato ridimensionato e ridotto da quattro a tre mensilità; la battaglia per le contestazioni e le ingiunzioni di pagamento Tari. Di recente ci stiamo occupando di gestire i rapporti di numerosi cittadini con l’Azienda Sanitaria Sud-Est per i ticket non pagati, connessi, però, secondo loro all’esenzione.

L’esercizio di questa tutela è molto impegnativo poiché per ogni singola contestazione occorre risalire alle singole posizione reddituali o lavorative delle persone, nell’anno in cui è stata fornita la prestazione, e non sempre, visti gli anni trascorsi, i documenti necessari sono reperibili.

Infine con la totale liberalizzazione del mercato dell’energia, siamo particolarmente impegnati a contrastare il caos determinato da alcune società di vendita di gas e di energia elettrica che truffano i cittadini con contratti di fornitura non richiesti.

– Quali sono le truffe più comuni che vengono denunciate dai cittadini e come intervenite?

In questo ultimo periodo le truffe più frequenti sulle quali ci viene chiesto di intervenire sono quelle su Internet. Prevalentemente per materiale ordinato, pagato e mai consegnato. Ribadiamo per questo la massima prudenza quando si tratta di siti sconosciuti o non accreditati.

Altre truffe particolarmente diffuse purtroppo sono le frodi bancarie, smishing, vishing, etc. Ricordiamo ai cittadini di non rispondere a sms, non cliccare su link anche se sembrano provenire dalla propria banca e nel caso di contattare immediatamente i numeri verdi del servizio clienti. Queste truffe purtroppo si stanno intensificando anche a causa della progressiva massiccia digitalizzazione di tutte le operazioni bancarie e a causa della desertificazione degli sportelli bancari.

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Questo combinato disposto espone le persone più fragili per età e per non conoscenza degli strumenti informatici, al rischio di vedersi svuotato il conto corrente. Inoltre, mettiamo nuovamente sull’avviso gli utenti che ricevono telefonate di presunte aziende di vendita di gas e energia elettrica. Molto spesso si tratta di call center che operando scorrettamente cercano di carpire i dati personali per somministrare un contratto non richiesto.

Mai fornire i propri dati a sconosciuti. C’è infatti il forte rischio di accorgersi dell’attivazione di un contratto non richiesto solo perché alle persone viene staccata la fornitura da un gestore a loro sconosciuto. Malauguratamente a fronte della quasi completa liberalizzazione del mercato energetico non ha corrisposto una adeguata campagna di informazione da parte di Arera, l’autorità garante del settore, circa i rischi che si corrono nel mercato energetico liberalizzato.

– Prossimi impegni?

Federconsumatori dedicherà il proprio impegno a realizzare un ciclo di conferenze e di incontri con la popolazione per sensibilizzare le persone sulle insidie del mercato del consumo e sulle truffe più ricorrenti alle quali possono andare incontro. Per la nostra associazione, infatti, è fondamentale l’informazione e la prevenzione.



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