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Trento: Biodiversità e apiturismo – notizie

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A oltre sei anni dalla Tempesta Vaia, la forte tempesta
accaduta tra ottobre e novembre 2018 che provocò danni e inondazioni, la
resilienza della natura ha dato vita a fioriture selvatiche di bosco raccolte
dalle api che hanno prodotto “il Miele della Rinascita”, come ha voluto
chiamarlo il gruppo di lavoro impegnato nella ricostruzione delle aree boschive
distrutte e al recupero della biodiversità compromessa. Un miele speciale del
quale Le Città del Miele, la rete dei territori che danno origine e identità ai
mieli italiani, si fanno sostenitori ideali per promuovere e valorizzare il
valore che accompagna la tutela della biodiversità territoriale.

“Il Miele della Rinascita” è stato prodotto e invasettato
dalla Fondazione Edmund Mach di San
Michele all’Adige
come produzione limitata, destinata a promuovere il progetto di recupero LIFE VAIA. È un
miele originato da orti forestali che accompagnano il lavoro di imboschimento
dei boschi danneggiati dall’evento meteorologico estremo. Il lavoro di recupero
è affrontato con un approccio innovativo di misure agroforestali finalizzato
alla preservazione dell’ecosistema, tutela della biodiversità e sviluppo di
filiere produttive, in particolare nell’ambito dell’apicoltura e dei piccoli
frutti per la trasformazione. Il sistema innovativo prevede la realizzazione -
su limitate superfici di terreno – di orti forestali coltivati temporaneamente
da varie specie erbacee e arbustive a valore commerciale (piccoli frutti,
piante alimurgiche e officinali), in grado di garantire un reddito alternativo
alle colture forestali.

L’obiettivo del progetto è puntare a sviluppare e
valorizzare i prodotti e i servizi sostenibili in aree boschive distrutte da
eventi catastrofici, aumentando la resilienza ecologica, economica e sociale
degli ecosistemi forestali e aiutandoli ad affrontare meglio i cambiamenti
climatici.

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Il Miele della
Rinascita
” porta con sé quanto accaduto tra il 26 e il 29 ottobre del 2018,
quando violente piogge e un vento fortissimo di 200 km/ora colpirono un’area
boschiva di oltre 40 mila ettari e abbatterono milioni di alberi,
compromettendo per decenni il futuro dell’economia agro-forestale del
territorio: è il tragico bilancio della Tempesta Vaia.

Da quella distruzione ambientale prese forma il progetto
LIFE VAIA, finalizzato al recupero delle foreste dai danni provocati dai
cambiamenti climatici al patrimonio della biodiversità. Il Progetto, a valenza
europea, è gestito in sinergia da dieci partner: Rigoni di Asiago (capofila),
Veneto Agricoltura, Università di Padova-Dipartimento Territorio e Sistemi
Agro-Forestali (TESAF), Fondazione Edmund Mach, Comuni di Asiago e di Gallio,
Fiera di Longarone Dolomiti, World Biodiversity Association (WBA), Association
Française d’Agroforesterie (Francia), Università di Santiago di Compostela
(Spagna) e Venetian Cluster.

Il progetto si propone di valorizzare e promuovere l’apicoltura di territorio, intesa
anche come sviluppo economico legato all’apiturismo.
I territori offrono accoglienza in ogni stagione, con proposte diversificate in
grado di soddisfare le attese di chi cerca vacanze rigeneranti a contatto con
la natura, alternando l’attività fisica – camminate, escursioni, trekking, sci
e sport invernali, cicloturismo e tanto altro – a momenti di relax e benessere
e alla scoperta dei sapori e delle eccellenze eno-gastronomiche locali.

 

Le Città del Miele
è la rete dei territori che danno origine e identità ai mieli italiani. Fin
dalla sua nascita, nel 2001, collabora a livello regionale e provinciale con il
mondo dell’apicoltura sviluppando un’agenda nazionale di eventi promossi e
sostenuti dalle Città associate. Un impegno che, nell’arco di vent’anni, è
stato fondamentale per la conoscenza dei mieli e che ha consentito a più di 5
milioni e mezzo di consumatori di conoscere, degustare e scoprire la qualità e
la diversità dei numerosi mieli italiani. – https://cittadelmiele.it/

Laura Testa



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