Aeroporti veneti, il traffico passeggeri accelera: a dicembre raddoppia il dato di crescita

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 


di
Gianni Favero

L’inverno parte bene. E Ryanair conferma il ritorno del quarto aereo a Venezia in primavera

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

«Intercontinentale, intercontinentale e ancora intercontinentale. È questo il nostro mantra». Camillo Bozzolo, direttore sviluppo della divisione aviazione del gruppo Save, società di gestione degli aeroporti veneti, indica così la linea fondamentale verso la crescita del traffico passeggeri sugli scali di Venezia, Treviso, e Verona. Orientamento che oggi ha il suo apice nel volo Venezia-Shanghai, introdotto la scorsa estate, «con coefficienti di riempimento sopra le attese». L’andamento 2024 dell’aerostazione veneziana, nei dati di Assaeroporti appena pubblicati, è riflessa dai quasi 11,6 milioni di passeggeri registrati, +2,3% sull’anno precedente, sotto i tassi registrati da altri aeroporti italiani; il dato è tuttavia in accelerazione a dicembre, quando la crescita in pieno inverno è stata del 4,9%, con 751 mila passeggeri, tra gli scali maggiori che mettono a segno progressioni anche più lusinghiere, ma anche qualche calo.

I dati di Treviso e Verona

Nel caso degli scali veneti, Bozzolo riconduce il dato ad un effetto «prova generale» sulle Olimpiadi invernali 2026: «Veneto e Trentino Alto Adige si stanno promuovendo molto – è la spiegazione più plausibile – e gli sciatori, in particolare americani, preferiscono venire sulle nostre piste, dato il costo elevatissimo che praticare questo sport comporterebbe a casa loro». A dicembre anche Treviso ha registrato 227 mila passeggeri, + 9% in più sullo stesso mese 2023, mentre nell’anno l’incremento non è andato oltre lo 0,5% a 3 milioni di viaggiatori o poco più; e a Verona la crescita raddoppia dal +7,8% generale 2024, con 3,7 milioni, al +16% di dicembre, con 230 mila passeggeri.




















































Le low cost

Sui low cost, mentre per la base di Venezia arriva la conferma che Ryanair tornerà in primavera da 3 a 4 aerei, Il «Canova», pista di elezione delle compagnie low cost, per i limiti di traffico imposti dalla convivenza con l’area abitata a ridosso, non può aumentare ancora il proprio volume operativo se non con la maggiore capienza (una quarantina di posti in più) dei Boeing 737 Max 10, aerei che entreranno a breve nella flotta di Ryanair. «Più in là vedremo. Forse nuove tecnologie di costruzione – auspica Bozzolo – porteranno a contenere l’impatto sonoro e magari se ne potrà riparlare». A rispondere adeguatamente alle attese, intanto, è anche il «Catullo», scalo in fase di restyling. Il sistema Save nel 2024 ha superato i 18,3 milioni di passeggeri, rispettando le previsioni dopo aver superato i 16 nei primi dieci mesi dell’anno.

I collegamenti con il Nord America

È una progressione attesa anche nell’anno in corso, al termine del quale la società pronostica di aver superato gli 1,5 milioni di biglietti solo per i collegamenti con il Nord America. Chicago, Dallas, Washington e New York sono gli aeroporti con cui i collegamenti saranno potenziati grazie ai servizi di United, Delta e American Airlines, mentre continua il rapporto con Qatar Airlines e vedrà un rafforzamento il collegamento con la Cina. «L’Asia non ha ancora recuperato del tutto i livelli 2019, ultimo anno prima del Covid – aggiunge ancora il direttore commerciale Save – ma non siamo lontani».

Le low cost valgono il 40 per cento del traffico

Collegamenti internazionali a lungo raggio, insomma, che inducono una parallela progressione della connettività, cioè delle opportunità offerte da Venezia per raggiungere poi altre destinazioni. Tutto questo, relativamente ad altri quadranti del mondo, senza perdere di vista comunque i due voli quotidiani con Madrid, accesso alle principali città sudamericane. Riservando infine uno sguardo complessivo al sistema aeroportuale veneto, le low cost Ryanair, Wizzair ed Easyjet valgono da sole il 40% del traffico, in un contesto in cui le compagnie di questo segmento sono quelle a registrare le dinamiche maggiori, mentre il mercato italiano è ancora maggioritario con il 54%.

Iscriviti alla newsletter del Corriere del Veneto

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

3 febbraio 2025

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 



Source link

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link