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Sono soltanto due le imprese che hanno partecipato al bando per la costruzione dello Stadio del nuoto presentando le proprie offerte entro il termine delle ore 12 di oggi, giovedì 26 settembre.
Soltanto due quando per la realizzazione di un’opera così importante, tra le più caratterizzanti insieme allo stadio Iacovone e al PalaRicciardi i prossimi Giochi del Mediterraneo, era lecito aspettarsi una maggiore partecipazione.
Probabilmente ad influire negativamente potrebbero essere stati i tempi stretti, appena 16 mesi, entro i quali realizzare l’imponente opera che prevede la realizzazione di due piscine olimpiche da 50 metri, delle quali una coperta, e tutti i servizi a supporto da realizzare nel piazzale retrostante la Torre d’Ayala, in viale Virgilio. Un’opera imponente da 41 milioni di euro.
Tempi ristretti potrebbero portare a sforamenti nell’esecuzione dell’opera e, quindi, a penali nei confronti dell’impresa aggiudicataria. Sicuramente, se la gara fosse stata bandita almeno un anno fa, i concorrenti alla realizzazione dello Stadio del nuoto sarebbero stati molti di più potendo contare su tempi più ampi.
E l’esito che ha riguardato la gara di appalto per lo Stadio del nuoto, con appena due imprese, delle quali una pugliese, fa sorgere preoccupazioni per quello che potrebbe essere il risultato del bando di gara relativo al restyling dello Stadio Iacovone, opera da 59,7 milioni, e molto impattante. Bando che scade, insieme a quello per la costruzione del PalaRicciardi, a mezzogiorno del prossimo 2 ottobre. Non c’è che da incrociare le dita.
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