Mutilazioni Genitali Femminili: a Roma il progetto Women in love che combatte il crimine contro l’umanità

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In Italia risiedono circa 90 mila donne mutilate, mentre rischiano mutilazioni clandestine circa quattromila bambine l’anno. Grazie alla vendita delle video opere di Benedetta Paravia, artista digitale quotata, e al supporto dei donatori, Angels assiste e opera gratuitamente le vittime di questa violenza che risiedono in Italia, restituendo loro la dignità di donna attraverso un percorso con psicologi specializzati e interventi chirurgici di deinfibulazione, vaginoplastica, ricostruzione clitoridea e chirurgia rigenerativa per le cicatrici con l’impiego di cellule staminali. Gli interventi sono eseguiti dalla professoressa Aurora Almadori.

Alla presenza degli studenti del liceo Gaetano De Sanctis di Roma, con l’insegnante Lucia Moliterni, la giornalista e vice direttrice del Tg1, Maria Rita Grieco, ha aperto i lavori come moderatrice dando parola a Benedetta Paravia, che ha annunciato la seconda serie di video arte dal titolo “Icone di luce” di “Women in love”, il suo progetto artistico-culturale-umanitario che sensibilizza l’opinione pubblica sul tema delle Mutilazioni genitali femminili (clitoridectomia, escissione e infibulazione) per contribuire a porre fine a questo crimine contro l’umanità perpetrato su bambine e giovani donne. “Quella delle Mutilazioni genitali femminili è una pratica che da secoli attanaglia il mondo”, ha detto Paravia.

“Sono 200 milioni oggi le donne mutilate – ha aggiunto – e in Italia ne arrivano sempre di più. Ma c’è ancora tanta omertà intorno alle vittime. Attraverso l’associazione Angels, dal 2008 abbiamo salvato vite umane e curato bambine con interventi chirurgici di ogni tipo e questo ci rende molto fieri”. “Si tratta di un tema che dovrebbe coinvolgere sia giovani, che persone più adulte perché è una vera e propria violazione dei diritti umani e della dignità di bambine e donne. La regione Lazio c’è, abbiamo a disposizione centri mirati a sostenere psicologicamente le vittime di questa pratica”, ha commentato l’assessore alla Cultura della regione Lazio, Simona Renata Baldassarre.

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“Non è tollerabile che questo crimine sommerso venga perpetrato qui, in Italia, in Europa con il nostro sistema giuridico che è il migliore. Occorre parlarne per favorire una sensibilizzazione sul tema, ma anche agire sul fronte pratico”, ha aggiunto il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri. “Alle lesioni fisiche – ha spiegato – si abbinano le lesioni della dignità”. Secondo il presidente della Commissione Cultura alla Camera dei Deputati, Federico Mollicone, “è necessario educare le comunità straniere presenti in Italia e far comprendere loro che la pratica delle Mutilazioni genitali non ha a che fare con la civiltà. Dobbiamo fermare questa follia del relativismo per cui si esaltano le differenze dei popoli stranieri rendendoli inviolabili, senza tutelare i diritti dell’essere umano”, ha concluso.

“In Europa sono migliaia le bambine e donne immigrate che subiscono mutilazioni genitali”, ha detto il Senatore Marco Scurria. “Di fronte a questi usi e costumi che rinnegano la civiltà occidentale, le associazioni devono dialogare con queste comunità e far capire loro che non è possibile vivere così”, ha evidenziato.

“Nel 2024 il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale ha investito quattro milioni di euro nelle iniziative di contrasto a queste pratiche. Quest’anno ribadiremo con forza il nostro impegno nel corso della 69ma sessione della Commissione Status donne che si svolgerà a New York. Il ruolo e la partecipazione di organizzazioni della società civile come Angels è fondamentale per garantire alle ragazze e alle donne di esercitare in modo concreto i propri diritti”, ha detto Beatrice Vecchioni, delegata della Farnesina e capo Ufficio III della direzione generale per la Cooperazione e lo Sviluppo.

“Dobbiamo informare, sensibilizzare, fornire supporto psicologico e medico alle ragazze vittime di questo fenomeno. E l’associazione Angels fa da catalizzatore di tutto questo e noi giornalisti abbiamo la facoltà di veicolare notizie positive come queste” ha affermato Safiria Leccese, giornalista e presentatrice Mediaset. Il progetto “Women in love” (www.womeninlove.it) contro il crimine delle MGF è patrocinato dal ministero della Cultura e dalla città di Venezia. Premiato presso la Camera dei Lords a Londra in ottobre 2022 con il trofeo Orion Star come miglior progetto per l’empowerment femminile ed esposto per la prima volta a palazzo Bembo nel Dicembre dello stesso anno, alla presenza della Giunta comunale di Venezia e del produttore Luca Barbareschi che lo presentò al pubblico internazionale.

Benedetta Paravia, in arte Princess Bee, artista, autrice, produttrice, consulente e filantropa, vive dal 2002 tra l’Italia e gli Emirati dove è cittadina onoraria per essere “pioniera di talento” avendo contribuito positivamente allo sviluppo della società locale e per i progetti in favore delle donne e degli studenti. Paravia (@benedettaparavia) è oggi una delle artiste digitali più quotate al mondo.



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